Prologo

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PREMESSA

Un'idea, un sogno, un omaggio.

Una di quelle cose, assurde o strane, che si pensano e si cerca di fare per colpire la persona, o le persone, che ci piace. Questo è ciò che si prefiggeva di essere questo racconto.

Ho deciso di pubblicarlo qui, per la curiosità di vedere un eventuale riscontro, per sapere se e dove potrei migliorare, per mettermi in gioco.
Siate clementi.

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Nel regno celeste si stavano affrontando due fazioni: i ribelli, spinti dagli ideali di giustizia ed apertura alla diversità, si contrappongono al re ed alla società tiranna, bigotta ed ipocrita.
Un drappello di persone formatosi grazie agli incontri di alcuni dei nobili del regno, accogliendo il malcontento di parte della popolazione, dei diversi, degli oppressi, impugna le armi contro la guardia del re.

L'impatto tra le due forze avviene in una delle piazze della città;una gigantesca ascia danza tra la folla, quella del capitano delle guardie e che controlla anche l'Esilio, batte con poca difficoltà decide di uomini fino a fronteggiarsi con Nemesi, la figlia indesiderata.


<<Ora hai finalmente una buona scusa per liberarti di me, padre!>>

<<Se tua madre non ti avesse sempre protetta, ti avrei fatta sparire molto tempo fa! Fin dalla nascita sei stata un disonore per la famiglia, non sei nemmeno una vera femmina! Scappare di casa è stata la cosa migliore che potessi fare visto che ti ha portata qui, così finalmente mi libererò di te!>>

Una serie di possenti attacchi fendono l'aria, la ragazza è sempre più in difficoltà cercando di schivarli. Contrattacca usando la sua coppia di makhaira, senza riuscire a danneggiare la pesante armatura.
Lo scontro prosegue quasi alla pari, Nemesi che cerca di tener testa compensando la forza bruta del padre con l'agilità, fino a ritrovarsi col precipizio della piazza alle sue spalle: se non farà attenzione rischierà dicadere giù finendo nel mondo degli umani, senza alcuna possibilità di fare ritorno nel regno celeste!
Un fendente, poi un altro: nonostante la pesantezza, l'ascia si muove veloce, quasi leggiadra. Ora un colpo dal basso verso l'alto, non c'è il tempo per schivarlo! Nemesi incrocia le sue spade davanti a sé per pararlo per quanto possibile, l'ascia scivola veloce in diagonale dal fianco destro verso l'alto lacerando la cintura borchiata e le vesti sottostanti fino alla carne, trovando la difesa delle makhaira a fermare la propria avanza. Il contraccolpo, però, spinge indietro la ragazza che, inesorabilmente, scivola giù.

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