iaaaaahhhhhhhhhhhhh iaaaaahhhhhhhhhhhhh
Un grido aggiacciante esplode nella notte, non si capisce da che parte arrivi nè chi o che cosa l'abbia prodotto.
Dietro l'angolo, accucciata dietro un cassonetto una ragazza terrorizzata.
Ha lo sguardo perso, gli occhi spalancati, accucciata in posizione fetale e tremante ma non di freddo, indossa maglione e cappotto, la borsetta poggiata a terra ai suoi piedi protegge se stessa riparandosi con le braccia.
Sono perplesso.
Mi avvicino con circospezione, ha evidentemente subito un trauma ma non sembra fisico e, con la mia voce più calma e pacata, le chiedo cosa ci sia che non va e se ha bisogno di aiuto.
Non risponde alcunchè, sembra che non mi abbia proprio sentito.
Solo lo sguardo vaga e solo dallo sguardo si capisce che è viva.
Mentre cerco di chiamare soccorsi mi accorgo che si è immobilizzata guardando un punto dall'altro lato della strada. Seguo il suo sguardo. Niente, nessuno.
La guardo, è ancora immobile.
iaaaaahhhhhhhhhhhhh iaaaaahhhhhhhhhhhhh
Un grido aggiacciante esplode dall'altro lato della strada. La ragazza, con il braccio teso, indica un punto preciso.
Seguo con lo sguardo la sua indicazione.
Un cartello, un banalissimo cartello pubblicitario, o almeno così mi pare.
Con lo sguardo salto tra il cartello e la ragazza, tra la ragazza ed il cartello.
Finché lo vedo.
È un essere come non ne avevo mai visti, non somiglia ai soliti demoni che conosco e che vagano nella notte, non somiglia a nessuno dei mostri a me noti.
Anzi, non somiglia a niente del genere ma è agghiacciante la ragazza fa bene a temerli, sempre che sia ancora in tempo.
Sì, ho detto temerli e non temerlo, perché non è un essere solo, sono una moltitudine.
Nemmeno nei miei incubi peggiori, nemmeno nelle descrizioni apocalittiche, nemmeno i più inquietanti film dell'orrore mai prodotti possono, anche solo lontanamente avvicinarsi a tale obrobriosità.
Sono... ho il terrore solo a pronunciarne il nome.
È un'avanzata di... mostri che hanno un unico scopo... rubare il futuro delle persone.
Non sono in grado di descriverli in altro modo: sono politici; e non semplici politici ma quelli della peggior specie: politici italiani.
