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Quella calda e soleggiata mattinata d'estate era oscurata dai bui cunicoli della metro che, velocemente sfrecciava di quartiere in quartiere portando centinaia di giapponesi verso le loro destinazioni.

Tra la massa di persone che sfoggiavano i loro abiti più eleganti per il lavoro faceva capolino una bambina vestita di bianco, quasi sommersa e schiacciata da tutto quel nero.

Si muoveva timidamente tra la folla cercando di raggiungere l'uscita di quel veicolo che la conduceva a scuola tutti i giorni e lasciando che il vento forte proveniente dall'uscita le lasciasse svolazzare da una parte all'altra i capelli bicolore.

Portò un piede fuori dalla metro appoggiandolo delicatamente al suolo e prendendo un grosso respiro riassaporando l'aria fresca e pura liberando i suoi polmoni da quella calda e soffocante di pochi secondi prima e rivolgendo, così, il volto verso il cielo terso di quella giornata.

Era puro e leggiadro proprio come la bambina che appena ripresasi iniziò a trotterellare verso la sua scuola media, fortunatamente estremamente vicina alla fermata, godendosi il caldo sole sulle sue guance piene e rosse.

L'entrata dell'istituto era già piena di studenti che rumoreggiavano fra loro e che di avviavano lentamente verso l'ingresso, troppo impegnati nelle loro conversazioni per notare la bambina bicolore che velocemente si precipitò all'interno della scuola.

Poggiò lo zaino a terra togliendosi le scarpe per poi cambiarle con il paio che aveva lasciato nel suo armadietto e riposando il tutto all'interno dell'oggetto precedentemente nominato e ricominciare a correre verso la sua classe.

Yashiro riprese la sua corsa verso la classe ignorando i vari cartelli appesi nei corridoi che lo vietavano chiaramente.
Ne fissò uno di sfuggita, ignorandolo e rivolgendo la sua attenzione alle scale che aveva velocemente salito saltando i gradini due a due.

Superò velocemente le altre classi fino a vedere il grande cartello appeso sopra alla porta di legno segnante 3-B.

Fermò la sua corsa e si piegò leggermente il avanti, appoggiando le braccia sulle gambe piegate riprendendo fiato e tirandosi su le ciocche ribelli sfuggite a causa della corsa.

Rialzò la schiena e dopo aver preso un bel respiro profondo, abbassò la maniglia della porta esclamando a pieni polmoni: «Buongiorno!» e sorridendo con gioia.

La classe sarebbe stata vuota se non fosse stato per un ragazzo seduto sopra ai banchi a appoggiato vicino alla finestra aperta che osservava il cielo con il viso serio.

Yashiro non l'aveva mai visto prima, ne era sicura. Che fosse un ragazzo nuovo? Indossava già la divisa beige della scuola, ma  teneva i capelli marrone scuro coperti da un cappello nero con ricami rossi e oro.

Gli occhi semiaperti erano color miele e grandi, come quelli dei bambini, fissi verso il cielo. Non si era ancora accorto di lei.

«Emh.. ciao» sorride timidamente la ragazza sedendosi sul banco di fianco al ragazzo che sussultò e si girò verso di lei mettendosi seduto e sorridendo calorosamente a sua volta: «Buongiorno! Mi chiamo Hanako, mi sono appena trasferito» le porse la mano che la ragazza prontamente afferrò: «Yashiro Nene,
piacere di conoscerti» rispose timidamente ritornando a concentrarsi sullo zaino e in silenzio tirò fuori le cose disponendole ordinatamente sul banco sotto lo sguardo attento di Hanako che la fissava incuriosito.

Lo sguardo della ragazza cadde sul suo scontrandosi con gli occhi miele del ragazzo, ancora fissi sui suoi e  distolse lo sguardo arrossendo. Sentì il ragazzo sospirare e scendere dal banco per sedersi sulla sedia proprio mente la porta si apriva facendo entrare una massa di ragazzi schiamazzanti che chiacchierando fra loro, appoggiandosi ai banchi al suono della campanella.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 04, 2020 ⏰

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•𝐌𝐲 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐠𝐞 𝐚𝐝𝐝𝐢𝐜𝐭𝐢𝐨𝐧•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora