Capitolo 1:Josephine Rogers.

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La sveglia mi fa alzare di umore nero stamattina quindi decido di spegnerla immediatamente perché non ho intenzione di sentire altro rumore, però oggi è il mio primo giorno di università quindi devo per forza alzarmi da questo letto.
Sento la voce di mia madre che urla dal piano di sotto, si prevede una bella giornata oggi sicuramente!

"Sto scendendo mamma!!"
Metto un jeans ed una maglietta con la scritta Nirvana e scendo subito di corsa per poi andare a sbattere contro qualcuno, diavolo mi gira la testa!

"Scusami piccola."
È Tony, che ci fa a quest'ora in casa?
Assurdo ma vero ho una famiglia piena di supereroi, per essere più precisi Avengers!

Mia madre Natasha Romanoff e mio padre Steve Rogers si sono sposati, è stata una cosa abbastanza imprevedibile per tutti a quanto mi hanno raccontato perché entrambi erano molto affiatati però non pensavano che sarebbero arrivati addirittura a sposarsi.
Dopo qualche anno mia madre è rimasta incinta di me, è stato un parto duro da quanto mi ha detto papà però per fortuna siamo ancora tutte intere.

"Tony come mai c'è tutto questo casino stamattina a casa mia?"

"Noi Avengers stiamo discutendo di alcune cose tesoro, non c'è bisogno che ascolti infondo sono cose da grandi."

"Ho quasi 20 anni Tony, non sono più una bambina lo sai vero?"

Tony mi scompiglia i capelli e poi mi volta le spalle per salire sopra, appena arrivo in cucina noto che ci sono proprio tutti.

"Ciao!"
Alzo la voce per farmi sentire e tutti poi mi sorridono, mio padre viene verso di me e mi accoglie con un caloroso abbraccio del buongiorno.

"Dormito bene?"

"Si se non fosse per quella fastidiosa sveglia sarei ancora a letto, ma oggi è il primo giorno di università quindi.."

"Andrà bene tesoro te lo assicuro, papà ed io abbiamo sperato tanto che ci andassi nonostante il tuo carattere come dire un po'..ribelle ecco."

Alzo gli occhi al cielo perché detesto quando entrambi mi fanno la predica, so badare benissimo a me stessa solo che a volte sembra che non riescano a capirmi.

"Oggi ti accompagnerà Bucky d'accordo?"

Bucky è il migliore amico di mio padre, sta sempre sulle sue infatti non lo conosco così bene da poter dire che sia simpatico abbastanza da entrare nelle mie grazie.

"D'accordo ma sapete che mi verrà sonno durante il viaggio?"

"Perché?"

"Quello non dice una parola da anni secondo me, a stento mangia presumo.."

"Josephine!"
Entrambi i miei genitori alzano la voce pronunciando il mio nome, forse ho detto qualcosa di abbastanza pesante da farli arrabbiare.

"Adesso vado a cambiarmi ok? Non posso di certo andare così."

Torno nella stanza velocemente per cambiarmi, provo a mettere qualcosa di semplice ma anche abbastanza carino quindi opto per un jeans nero ed una camicia nera, poi metto degli stivali e si sono pronta!
Non sono una ragazza che si veste in modo sofisticato, anzi mi piace il look sbarazzino perché sono una tipa abbastanza stravagante.
Quando riapro la porta mi trovo faccia a faccia con Bucky, probabilmente mi sta aspettando da circa 20 minuti però tutto normale no?

"Sei in ritardo."

"Devo andare all'università non a scuola, stai tranquillo arriverò in tempo."

Bucky sbuffa e poi mi lascia passare per uscire di casa, che tipo strano però!
In macchina non dico una parola, sono messa nel posto dietro perché a stare davanti mi viene il voltastomaco non ne ho mai capito il motivo.

"Così primo giorno eh?"

"Già, sono un po' nervosa.."

"Perché?"

"Perché essere la figlia di Steve Rogers non è sempre così facile, da sempre le persone pensano che io sia stata ammessa nelle varie classi solo perché mio padre li ha pagati o qualcosa del genere.."

Vedo l'espressione di Bucky cambiare, mi guarda dallo specchietto in modo strano come se volesse dire qualcosa ma non ci riesce.

"Le persone a volte sono così stupide, ci sono passato anche io quando ero molto più giovane insomma avevo la tua età più o meno quando ero nella guerra insieme a tuo padre.."

"Davvero? Come hai superato tutto?"

"Con il coraggio, non avevo paura di morire insomma tutti prima o poi passiamo a miglior vita però..
Ho sentito la mancanza di tuo padre fin dentro le ossa."

Sospiro e poi cerco di trattenere le lacrime, l'ho giudicato ancora prima di conoscerlo e mi sento così in colpa che vorrei buttarmi da questa macchina in corsa.

"Non avevo intenzione di farti piangere, scusami.."

"È solo che non pensavo che fosse tutto così difficile per te, ti reputavo una persona senza emozioni.."

"Davvero?"

"Si.."
C'è un silenzio imbarazzante fra noi ma poi finalmente arrivo davanti la mia università.

"Sei pronta allora?"
Bucky si gira verso di me e poi mi sorride, penso sia la prima volta che glielo vedo fare.

"Grazie per avermi accompagnato Bucky."

"Non c'è di che, buona giornata!"
Sfreccia via lasciandomi lì da sola davanti a tutte queste persone che non conosco nemmeno quindi la mia ansia sale ancora dipiù solo che però scorgo anche una faccia familiare.

"Peter! Oddio non ci posso credere!"
Peter Parker è il figlio acquisito o qualcosa del genere di Tony, l'ho conosciuto quando era ancora una bambina però lui era un po' più grande di me.

"Oddio ma sei Josephine? Sei cresciuta tantissimo, sei praticamente uguale a tua madre ma hai gli occhi di tuo padre!"

"Sei anche tu in questa università?"

"Si ma sono un po' più avanti, per te e' ancora il primo giorno vero?"

"Si diciamo di sì, sono molto nervosa Peter ed ho paura di svenire da un momento all'altro credimi."

"Nooo! Non dire così dai, vieni ti faccio vedere un po' com'è questo posto."

Entriamo dentro questo enorme palazzo, vedo tantissime persone diverse infatti Peter mi guarda e nota anche lui che sono praticamente sperduta.

"Sembra che tu non sia mai andata a scuola Jos."

"Solo non in questa, cioè è praticamente un altro mondo ma spero anche di trovarmi bene."

"Ma si stai tranquilla, come sei arrivata qui?"

"Mi ha accompagnata un amico di mio padre.."

"Chi?"

"Bucky Barnes lo conosci?"

"Oh sisi ne ho sentito parlare ogni tanto da Tony, non è un tipo molto socievole vero?"

"Lo pensavo anche io però invece è tutt'altra persona se lo conosci bene.."

Mi sento così strana dopo aver parlato con lui, sento che voglio conoscerlo meglio o farci amicizia così che entrambi possiamo sfogarci proprio come stamattina.

"Rogers? Pronto? Sei ancora in questo pianeta?"

"Oh ehm..Sisi!!"

Peter mi trascina nell'aula dove si terrà la mia prima lezione, lo saluto con un bacio sulla guancia ed entro.
Il caos pervade quella stanza, sono tutti praticamente dei liceali infatti sembra ancora di stare nella mia vecchia scuola.
Tutti mi guardano sconvolti come se avessi qualcosa che non va, ma poi capisco da sola che sanno benissimo chi sono.

"Ma sei la figlia di quel pallone gonfiato di Captain America?"

"Oddio ma è uguale a Natasha, pagherei per avere una madre come lei!"

Battute sarcastiche e prive di ironia concludono la mia giornata in quella dannata università, dovrò passarci un bel paio di anni qui dentro.

𝐑𝐨𝐠𝐞𝐫𝐬 |Loki.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora