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Mi ero appena svegliata, guardai subito fuori dalla finestra per vedere il tempo. Era una giornata "brutta" per la maggior parte della gente, perchè stava piovendo, ma io a differenza di altri amo la pioggia.

Che palle, un'altra giornata di scuola, pensavo.

Mi raccolsi i capelli in uno chignon (non mi truccai, non mi truccavo mai non mi piaceva) e misi i leggins ,la felpa viola e le vans, presi lo zaino , uscii di casa e mi incamminai verso la scuola.

Ero seduta sul solito muretto grigio ad aspettare Axl, il mio migliore amico.

Axl era un ragazzo con i capelli lunghi e rossi, magro e occhi azzurro-grigi. Come carattere (sotto alcuni aspetti) , era molto simile al mio, motivo per cui a volte litigavamo. Lui era dolce, attento, e se ti deve dire una cosa, te la dice senza farsi problemi, se qualcosa non gli va bene non esita ad aprire la bocca.

Presi l'iphone vedendo che non arrivava e gli inviai un messaggio sperando che mi rispondesse.

"Ei ma dove diamine sei?"

Rimisi il cellulare in tasca in attesa della risposta, intanto che aspettavo mi accesi una sigaretta.

Sento il cellulare suonare e rispondo, era Axl.

"Pronto?"
"Piccola sto arrivando, mi hanno fermato per strada ,dovevo prendere della roba"
"Ok, fai presto"
"Arrivo"

Buttai giù subito, quella mattina ero di mal umore, più del solito. Presi le cuffiette e le attaccai all iphone. Mi misi ad ascoltare il mio Michael che,come sempre mi portava nel mondo dei sogni e mi faceva sentire bene.

Ero così presa dalla musica che non mi accorsi della presenza di Axl.

"Ehi, ciao"

Mi coprì con le sue braccia. Lo abbracciai anchio.

"Ciao"
"Che hai? Sei triste piccola?"
"No" mentii.

"Io ti conosco, non mi puoi mentire"

Disse togliendomi la sigaretta dalla bocca e facendo un tiro.

"So cosa ti fará tornare di buon umore, forchiamo"
"Va bene" risposi sorridendo leggermente.

"Dove andiamo?" Chiesi.

"Al nostro parco"
"Perfetto"

Mi sorrise. Il tuo sorriso era molto bello. Poteva farmi cambiare la giornata.

Arrivammo al parco (era vicino alla scuola) e ci sedemmo ai piedi del nostro albero, dove le avevamo passate tutte, insieme.

*Flashback*
Ero seduta ai piedi dell'albero da sola, completamente sola, stavo piangendo dopo la litigata con Axl. Stava letteralmente diluviando, e io ero fradicia da capo a piedi. Piangevo forte, lì nessuno poteva sentire niente, non potevano sentire il dolore denro me. In lontananza, vedo una figura di quello che mi sembrava un ragazzo, farsi spazio tra la nebbia. Quello che potei vedere del ragazzo era che aveva una sigaretta in bocca. Si dirigeva verso di me, inutile dire che mi stavo spaventando a morte. Egli arrivò davanti a me e mi alzai di scatto, avevo gli occhi ancora gonfi dal pianto . Potei riconoscere il ragazzo, era Axl. "Che ci fai qui?" Gli urlai. "Scusa" disse lui. "Non mi servono a un cazzo le tue scuse!" Gli urlai nuovamente. "Vaffanculo" mi rispose. Si avvicinò a me baciandomi dolcemente e ad un tratto la pioggia dentro di me finì. E anche quella fuori. "Axl? Che vuol dire questo?" Chiesi confusa. "Niente" Ci sedemmo . Aprì le sue braccia e mi ci buttai dentro, era la mia ancora.

BLACK ANGEL \\ MJWhere stories live. Discover now