15. Ignoto

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Eve il giorno seguente si svegliò di pessimo umore. Qualsiasi cosa le dicessero rispondeva male, con un grugnito o con un'occhiataccia.
Erano andati come ogni giorno a fare le Task, quella volta però non si erano divisi, constatando che fosse pericoloso con l'avanzare del gioco, ed era il turno di quelle di Miles.
Quando Sid le faceva una battutina o qualcuno le chiedeva qualcosa, lei si infastidiva e non la smetteva più di sbuffare rumorosamente.
Era preoccupata per Chris, non l'aveva degnata neanche di uno sguardo ed era andata via con quello Steve; la cosa le puzzava parecchio.
La stava forse minacciando? Le stava facendo del male? No, probabilmente non avrebbe avuto senso una cosa del genere, ma lei non riusciva a darsi pace.
Miles sembrava un po' più silenzioso del solito; quel giorno non aveva rimproverato nessuno e non aveva degnato neanche uno sguardo ad Echo o ad Eve, parlava solo ogni tanto con Sid, a monosillabi.
Si era stancato di quella situazione, doveva assolutamente agire, ma non sapeva ancora bene come muoversi.
-Sta notte lasceremo Sid ed Eve.- disse all'orecchio di Echo che lo guardò perplessa.
Miles dettava ordini, faceva quello che voleva lui senza neanche chiederle un parere, fregandosene.
-mi spieghi per quale ragione...-  Echo venne interrotta dall'arrivo di Sid che si stava lamentando con Eve.
Eve era imbronciata, appoggiata al sedile di Communication, di fronte al computer, dando le spalle a tutti mentre Miles faceva la sua task.
Guardava Sid come se volesse prenderlo a pugni e l'avrebbe anche probabilmente fatto se solo avesse avuto meno autocontrollo.
-Ma si può sapere cosa hai!?- esclamò lui infastidito girandole bruscamente la sedia per guardarla in faccia. Lei sembrò indignata, si rigirò verso i computer ma lui prese con entrambe le mani il busto del sedile e lo rigirò tenendolo fermo.
-Mi potresti lasciare un po' in pace? Grazie.- rispose lei, evitando il contatto visivo.
Lui scosse la testa e la fissò in attesa che lei continuasse a parlare.
-Sono solo preoccupata, tutto qui. State tranquilli.- disse poi rivolgendosi a tutti in tono calmo, alzando le spalle.
Sid sembrò infastidirsi ancora di più con quelle sue parole ed Eve alzò un sopracciglio.
- Cosa?- gli chiese.
- Cosa ti preoccupa?-
A quella domanda Eve parve innervosirsi. Miles ed Echo si scambiarono un'occhiata più divertita che preoccupata.
-Che domanda sarebbe?- chiese lei spazientita.
-Mi preoccupa la mia salvezza precaria, il fatto che da un momento all'altro potrei essere uccisa o buttata fuori. Ma soprattutto mi preoccupa Chris.- Si alzò dalla sedia, fronteggiando Sid che era rimasto in silenzio a guardarla contrariato.
-Perchè dovrebbe preoccuparti Chris? Ha fatto la sua scelta, non è più un problema tuo.- Intervenne Miles, che aveva appena finito di svolgere la sua task e osservava la scena vagamente divertito.
La freddezza di Miles e la scarsa importanza che dava alle altre persone lo contraddistingueva in ogni momento della giornata, sempre e comunque.
-Perchè è con Steve.- Pronunciò quel nome con ribrezzo, come se odiasse quella parola. Steve non le andava per niente a genio.
-Conosci forse il suo passato?- chiese Miles alzando un sopracciglio, forse non avrebbe dovuto dirlo.
-C'è qualcosa del suo passato che dovrei sapere?- la sua espressione del viso cambiò improvvisamente, lasciando lo spazio ancora una volta al nervosismo.
-Niente che ti riguardi, non starebbe a me raccontare queste cose- Fece spallucce lui. Eve invece sembrava incuriosita, come se avesse bisogno di avere quelle informazioni.
-Ha rischiato la prigione.- Prese la parola Sid, freddamente. Sembrava che se la fosse presa per chissà quale ragione con Eve.
-Prigione!?- Eve impallidì. E avevano lasciato Chris, così indifesa e ingenua insieme a un avanzo di galera?
-Come sarebbe a dire?- rise Echo. Poi, appena vide che tutti la stavano guardando storto, smise di ridere. -Ah eravate seri?- domandò poi.
-Al posto di scontare la pena lì, gli avevano proposto di venire qui e lui ha accettato senza pensarci due volte.-
Miles fece una specie di smorfia di disprezzo, mista a noncuranza.
Eve lo guardava attonita; avevano lasciato Chris nelle mani di un criminale a piede libero.
-Cosa aveva fatto per meritare la prigione?- chiese Eve, cercando di rimanere razionale.
Miles si limitò ad alzare le spalle disinteressato e Sid lo imitò.
-Voi siete tutti sei pazzi.- commentò Eve.
Momentaneamente il discorso finì lì, nessuno ebbe voglia di continuare a parlare, tantomeno Eve che tornò a guardare il computer con fare svogliato, alla ricerca di qualcosa di interessante da poter guardare.

Among us (IN REVISIONE) Onde histórias criam vida. Descubra agora