Do you have some sugar?

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Cascai, letteralmente, dal letto appena guardai fuori dalla finestra. Un esemplare di Harry Styles con il suo stupendo culo di fuori camminava verso la cucina ignaro di avermi quasi morire. Harry era ormai la mia cotta da anni ma non ci eravamo mai parlati. Ci conoscevamo solo di vista essendo che eravamo vicini di casa. Una cosa che non avevo mai capito, però, era perché girava nudo per casa. Non che mi dispiaccia, anzi, ma molte altre persone avrebbero potuto vederlo essendo che non si faceva problemi a lasciare le finestre spalancate. E questa era una mia normale mattinata: io che muoio perché Harry gira per casa nudo, io che sogno una relazione tra me e Harry, io che mi faccio una sega pensando ad Harry... ok questo non si doveva sapere.

Harry
Camminavo verso la cucina nudo, praticamente come sempre, per cucinarmi la colazione. Potevo dire di essere un bravo cuoco essendo che fino a qualche anno prima lavoravo in un forno. Decisi quindi di prepararmi dei semplici muffin quando mi accorsi che non avevo lo zucchero e quello era un bel problema dato che lo zucchero è uno degli ingredienti fondamentali per cucinare dei muffin.

Alla fine però non mi rattristai più di tanto all'idea di non poter cucinare quello che volevo: la mia vicina, Ashley, è un'amante della cucina proprio come me e sicuramente avrà un po' di zucchero da prestarmi, pensai. Presi una tuta e una maglietta a caso buttata disordinatamente sul divano, misi dei boxer e dopo essermi infilato le scarpe uscii di casa. Tutto convinto andai davanti a casa sua ma dopo aver bussato un paio di volte e di non essere stato minimamente calcolato capii che Ashley non era in casa. Mi rimanevano Oscar, il vecchio pelato che abitava proprio affianco a me, e Louis. Avevo sempre odiato Oscar, era sempre triste e con dei cani che facevano casino tutto il santo giorno non permettendomi nemmeno di dormire o semplicemente guardare un film. Per la prima volta sperai che fosse in casa, non volevo andare da Louis. Come sempre però la mia sfortuna persistette dato che appena bussai non sentii nessun cane abbaiare o nessuno sbuffare per poi spegnere la televisione. Bene, mi rimaneva solo Louis dopo averlo evitato per tutti questi anni. Chi è Louis di tanto cattivo? Nessuno. Era solo la mia cotta da due anni a cui sbavavavo dietro ogni giorno.

Dio santo non posso andare a casa sua, non reggerei il suo sguardo. I suoi occhi sono qualcosa di spettacolare, di una tonalità chiara davvero stupenda. Ha delle labbra fine ma bellissime, che sono quasi sempre rosse in contrasto con i suoi occhi ed i capelli: di color caramello, quasi sempre scombinati forse per le ore che passa a rotolarsi nel letto ogni mattina. Il naso è piccolo e alla francese, si abbina perfettamente al resto nel suo viso. Lo guardo in continuazione, o meglio lo spio ma questi sono dettagli, è una visione così bella. Poche volte l'ho sentito parlare quindi posso solo immaginare la sua voce soave. Non è molto alto anzi è proprio basso ma è comunque stupendo e l'idea di avvolgerlo nelle mie braccia facendolo praticamente scomparire dentro per la sua altezza era un sogno.

Arrivai davanti a casa sua, cosa non molto difficile dato che si trovava due passi davanti alla mia, e bussai un po' agitato.
Dopo poco la porta si aprì e trovai un Louis sorridente a guardarmi.
"Ciao uhm... Louis giusto?" Certo, come se non sapessi il suo nome.
"Si, tu sei Harry?" Mi rispose mantenendo il suo magnifico sorriso
"Si" Gli dissi, poi continuai:"senti ti volevo chiedere -feci una piccola pausa- hai un po' di zucchero?"
"Certo, dai entra mentre lo vado a prendere" parlò e poi ritornò a sorridere e cazzo, che sorriso.. sarei potuto morire da un momento all'altro se avesse continuato in quel modo.

Entrai in casa sua e subito mi accorsi che era molto più bella di quanto si potesse intuire da fuori: aveva le pareti bianche che venivano abbellite con alcuni quadri appesi, il salotto era molto grande e aveva due divani anch'essi bianchi che venivano separati da un tappeto grigio con sopra un tavolino in vetro. Davanti a quest'ultimo c'era una televisione enorme poggiata su un mobile che ai lati aveva una piccola libreria che conteneva tutto tranne che libri. Le finestre era bianche, come tutto là dentro, e molto grandi. Avevano le tapparelle mezze abbassate ma nonostante questo la luce entrava illuminando tutta la stanza. Per terra c'era un parquet di un colore chiaro che si abbinava perfettamente con le pareti. In tutto ciò io continuavo a camminare dietro a Lou che mi portava in cucina e rimasi letteralmente spiazzato quando la vidi: una cucina enorme e ,ovviamente, bianca. Aveva un frigo in cui ci si poteva rispecchiare per quanto pulito e tanti piccoli mobiletti che probabilmente contenevano centinaia di snack proprio affianco al frigorifero. Sotto a questi mobili c'era un lavandino e poi seguiva un bancone con delle sedie nere in pelle. Un paradiso.

Do you have some sugar?  -Larry Stylinson OSМесто, где живут истории. Откройте их для себя