Gli stami formano la parte maschile del fiore rendendo in una sola immagine l'armonia degli opposti: animus e anima, yin e yang, spirito e materia, fragilità e vigore. Ho immaginato un continuum ideale e ai suoi estremi ho posto, rispettivamente, i modi della poesia in versi liberi e quelli dei rap più coraggiosi; l'ho fatto più per spirito di provocazione che per rendere un reale contrasto. Nella mia visione dell'arte, gli universi della composizione poetica e quelli della performance rap non sono contrapposti bensì complementari: possono intrecciarsi, mescolarsi, arricchirsi di una sintesi che fa guardare al di là del classico intramontabile o della novità a tutti i costi. La poesia ed il rap possono ancora rivoluzionare; possono tirarsi fuori dagli angoli bui delle librerie così come dai lustrini scintillanti della musica pop. In quest'ottica, il post-rap non è che una proposta di ricerca, l'espressione diretta di un continuo bisogno d'epifania, un percorso sognante che guarda alla primavera. Giulio Nomea Falconieri