Layla alzò gli occhi verso il cielo,bagnato di un grigio sporco, e si sentí allo stesso modo:monotona,inespressiva,statica. Peggio ancora era la sensazione di inesistenza a bloccarle il respiro e a comprimerle quella sensazione di vuoto sporgente tra le costole e il fegato, come se uno dei suoi organi le fosse -non si sa come- stato portato via. Quanti avevano cercato di convincerla che fosse solo una fase passeggera, un periodo di ribellione che sarebbe terminato presto? Molti. Nessuno le aveva creduto. E così quando Layla scomparve, il pentimento e la rabbia non fecero che accrescere il vuoto dello spirito fantasma che di lei rimase, e di cui non fu più pronunciato nome.