Ogni decisione produce conseguenze buone o cattive che siano. Ci sono cose che possiamo cambiare altre a cui possiamo solo sottometterci. E' questo quello che avviene sull'Isola che non C'è, un luogo dove chi vuole scappare dalle responsabilità del diventare adulto è il benvenuto. Ma se questo luogo di pace e serenità, fosse una prigione mascherata da Luna Park? °°° TRATTO DALLA STORIA: Nessuna via di fuga, una via d'entrata e una d'uscita. Raquel aveva la vista annebbiata. Quello che aveva davanti non era un ragazzo ma un mostro. Un essere che per anni aveva abitato i suoi incubi e che da sempre era alla base delle sue paure «Devin» disse. Lui sorrise beffardo e si appoggiò allo stipite della porta, incrociando le braccia al petto «Ciao Soraya quanto tempo. Allora, ti arrendi con le buone o devo usare la forza». La donna fece un passo verso lo zaino abbandonato sul letto e fece segno alla fata di volarci dentro «Cosa ti fa credere che riuscirai a vincere?» disse mettendosi sulla difensiva. Aveva paura, il terrore la faceva parlare e la guidava verso un'evidente sconfitta «Sapevo che lo avresti detto -le rispose- Ci sono cose che non cambiano mai». .-. Questa storia è totalmente inventata da me ma prende ispirazione dalle varie rivisitazioni del classico di J. M. Barrie. Il Peter Pan di cui racconterò ha l'aspetto fisico dell'originale mentre caratterialmente è simile al personaggio di Once Upon A Time e dei vari film che lo hanno come protagonista. Per quanto riguarda il resto dei personaggi, a partire dai "Bimbi Sperduti" o "Lost Boy" fino ad arrivare agli indiani, come il nostro protagonista sono l'unione sia dell'originale, sia di tutte le varie rivisitazioni che hanno ispirato. Le protagoniste femminili invece, sono esterne alle storie già raccontate. ... SPERO CHE VI PIACCIA E VI AUGURO UNA BUONA LETTURA