"Non siamo fatti per tenere tutto sotto controllo" Il controllo delle proprie emozioni è per pochi, e anche quei pochi fanno difficoltà ogni tanto. E se esistesse un modo, o meglio qualcuno, in grado di controllarle? Sicuramente Ava sarebbe in prima fila per stringergli la mano e farci un patto. Ava si ritrova a dover gestire troppe emozioni contemporaneamente prima tra tutte la vincita di una borsa di studio per accedere all'esclusiva scuola Richbrook, una scuola a cui solo una persona, non interna al giro, può fare domanda all'anno. C'è chi sostiene che la Richbrook sia la scuola dei sogni di ogni diciottenne che vuole poi entrare in società, c'è chi invece sostiene che può essere una punizione entrarci. Poi c'è Ava che ha fatto una promessa che vuole mantenere. Appena arrivata inciampa senza volerlo in uno degli sguardi più desiderati da tutte ragazze della scuola: Akay. Ritrovarsi una persona come Akay sul proprio percorso è come la Richbrook, o il più grande desiderio o la propria punizione, ma sono tutte voci né smentite né confermate dal diretto interessato. La prima stretta di mano con il suo tutor non inizia nel migliore dei modi ma quel contatto incuriosisce e attira l'attenzione di tanti altri sguardi. *** «Dicono che ho il super potere di non sbagliarmi mai nel capire l'essenza delle persone» mi guarda stringendomi la mano. Gli sorrido timida «Se io avessi una capacità del genere forse avrei evitato di dirlo ad alta voce, non si svelano i propri punti di forza...» «Vedila come un mio volere dare un vantaggio a chi parte già in svantaggio. Benvenuta alla Richbrook». ***
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