«Nonna mi racconti come hai conosciuto il nonno?» «È una storia noiosa, tesoro.» «Ma voglio che tu me la racconti!» Non potevo raccontare alla mia nipotina che suo nonno non è altro che un uomo che i miei genitori mi hanno costretta a sposare dopo il mio periodo di ribellione. «Ti racconterò un'altra storia, se ci tieni tanto.» «Di cosa parla? Di chi si tratta?» «Riguarda me ed un caro amico...» Potevo sentire un senso di nostalgia avvolgermi e le lacrime prepararsi a scendere lungo il mio viso. Nonostante fossero passati tanti, troppi anni dall'ultima volta in cui ci siamo guardati negli occhi, non ho mai smesso di cercarlo, di pensare a come la mia vita sarebbe potuta essere diversa avendolo al mio fianco, migliore. «Lo conosco?» «Questo lo scoprirai alla fine della storia.» Sorrisi alla curiosità di questa adorabile bambina e ricordai per un istante che anch'io ero così. «Scrivevo tanto all'epoca, era l'unica cosa che potevo fare liberamente, senza sentirmi in colpa, senza essere giudicata...» Raccontavo alla mia nipotina seduta sul divano di fronte a me impaziente di saperne di più, mi guardava con occhi attenti, quelli di chi ha fame di sapere. «Davvero nonna? Mi farai mai leggere qualcosa?» Sorrideva impaziente. «Certo mia cara.» Risposi dolcemente, lei non sa, ma il libro che tanto ama, non è altro che il mio diario. «Iniziò tutto con il mio primo giorno nella nuova scuola...» ••••••••• Vi racconto di questa storia, la storia di come ci siamo conosciuti e di come già so che ci perderemo, o forse no.