TWO

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"E sotto sotto tu sei un bandito * come me
Anche se ora fingi che con quello scemo con cui esci sia sul serio
Davvero
Dai almeno Tu"

Marracash- niente canzoni d'amore.

FABIO

Era la mattina seguente, Fabio non aveva chiuso occhio, c'aveva un bordello in testa che si salvi chi può, ma nonostante ciò si preparò come ogni mattina per affrontare un nuovo giorno al Collodi.
Si stava allacciando il casco con la mano sinistra mentre con la destra si teneva al volante, intanto che saliva sul suo "bolide" a due ruote. C'era ancora la bella stagione, si stava bene con solo un giacchino, ma tanto la divisa era già abbastanza impegnativa e non richiedeva strati extra. Mise in moto, la strada per andare a scuola potrebbe farla ad occhi chiusi ormai, però oggi era diverso, aveva un'adrenalina in corpo inspiegabile, anzi, era più che spiegabile.
"Cazzo non ci credo ancora che ieri mi ha baciato, cazzo quella lingua, poi quanto cazzo è bello?! Però è anche un uomo di merda, cioè mi ha trattato come una pezza per gran parte del tempo perché mi ha dovuto baciare proprio ieri! Non ha senso.. cioè ieri il più figo della scuola, che può avere tutte le fighe ai suoi piedi, ha baciato me" stava fantasticando intanto che si era fermato all'ennesimo rosso. Roma era una città bellissima e lui la amava profondamente, ma il traffico era inaffrontabile, anche se quella mattina sembrava tutto un po' più bello e vivibile.
"Forse mi ha sempre trattato così perché aveva paura di destare sospetti, alla fine quei trogloditi di Nic, Vittorio e compagnia bella di certo non si sarebbero astenuti da bullizzare anche lui, però perché decidere così tutto d'un tratto di baciarmi.."
Con questi pensieri che gli affollavano la testa parcheggiava il motorino, e neanche a dirlo mezzo minuto dopo il suo amico Damiano gli marciava incontro.

D:<<Bella Fabiè! Che si dice?>>

F:<<Tutto bene tu? Passato un buon weekend?>>

Gli disse Fabio tutto scattante e irrequieto, era una visione così insolita per Damiano vedere l'amico così che con uno sbuffo e le sopracciglia aggrottate, disse:

D:<<sicuro che va tutto bene, si? Mi sembri un po' sulle spine, non è che mi nascondi qualcosa? Ti hanno dato fastidio ancora quei cojoni?>>

F:<< No Damià, stai calmo, sto un po' in ansia per quella di Filosofia che mi vuole interrogare da una settimana..>>
Mentì spudoratamente, e si impose di darsi una calmata, anche se gli sembrava impossibile, c'aveva un'energia dentro che gli sembrava di tremare, e un caos nello stomaco inspiegabile.

D:<< se se puoi pure evità di preoccuparti che c'hai la media del 9 in tutte le materie, li avessi io i tuoi problemi Fà.. vabbè vado a fumarmi una sigaretta, ci becchiamo dentro alla terza si?>>

F:<<si io vado che faccio un salto al bagno, ci vediamo a matematica!>>

E si diresse verso l'ingresso del Collodi, facendo un ultimo cenno con la mano all'amico intento ad accendersi la sigaretta.
Per quanto provasse a pensare ad altro gli riusciva impossibile, il viso di Brando, il suo sguardo penetrante, erano tutto ciò che vedeva ogni volta che chiudeva gli occhi.
Sentì vibrare il telefono e velocemente lo estrasse dalla tasca dei pantaloni, tra due minuti sarebbe suonata la campanella di inizio delle lezioni e non avrebbe più potuto stare al telefono.

A: hey! Ieri non ti sei più fatto sentire, immagino che fossi stanco, almeno mi hai sognato? ;) io sono tornato a casa tardissimo, Carlo ha insistito per vedere questo film russo in bianco e nero, interessantissimo peccato che durasse 4 ore.. ci vediamo più tardi? Volevo andare a questa mostra di arte contemporanea, ti lascio il link!

NIENTE CANZONI D'AMORE • brabio Onde histórias criam vida. Descubra agora