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Se l'inizio non è più l'inizio

"Prova a risolvere questi due esercizi, se ci riuscirai, Phi andrà a casa."

Sono diventato tutor di un folto gruppo di studenti delle scuole superiori, che vengono a studiare ogni sabato, al locale.

Gli amici di Ongsa sono carini, ma piuttosto testardi.

"Caffè per l'insegnante Phi Soon", dice una voce dietro di me; poi il proprietario di quella voce mi si siede accanto, poggiando una tazza sul tavolo, con un grande sorriso stampato in faccia.

"Questa volta il cuore è il più bello che io abbia mai fatto", mi dice soddisfatto, riferendosi al disegno che ha realizzato con la schiuma da latte sul caffè.

"Dovresti passare più tempo a studiare che a perdere tempo con il caffè," lo rimprovero con le sopracciglia inarcate, ma lui si limita a guardarmi seriamente.

"Perché mi stai guardando in quel modo?"

"È mio legittimo diritto vedere ciò che voglio vedere".

"Vuoi dire la mia faccia?"

"Sì".

"Pazzo".

"Il caffè si raffredderà, tutor".

Scuoto un po' la testa prima di  prendere la tazza per iniziare a bere.

Questo caffè non ha un sapore amaro come la prima volta che l'ho assaggiato, forse perché ora non ci sono più le mie lacrime all'interno.

"Ti mancherà il mio caffè?"

Poggio la tazza sul tavolo con le mani tremanti.

"In realtà, non lavoro più qui, ma perché mi sembra che ci stiamo separando?"

"Ongsa".

"Hmm".

"Non sprecare il tuo cuore, okay? Non dovresti provare questi sentimenti per una persona di cui conosci solo il suo nome," gli spiego con un sorriso dolce, sperando di essere abbastanza forte da dimostrargli che non me ne pento.

Devo dirgli addio, anche se questo significa molto per me.

"Vorrei saperne di più su di te."

"No".

"Perché?"

Sospiro, mentre lui continua a chiedere, e guardo il suo viso. Lui continua a fissarmi intensamente.

"Ho quasi dieci anni più di te."

"È per questo?"

"Sei molto giovane, non capiresti", dico sforandogli delicatamente la punta del naso.

Ongsa mi guarda e poi alza la mano per toccarmi la guancia in risposta.

"Non mi interessa l'età".

"Quando avevo diciotto anni amavo anch'io senza farci caso, crescendo, capirai che il mondo è pieno di condizioni che non si possono evitare."

"Non voglio affatto crescere."

Batto le palpebre lentamente, cercando di respingere le lacrime che minacciano di sgorgare dopo la sua ultima frase.

Mi sento come se avesse ragione, perché crescendo potrebbe farsi male, potrebbe non essere felice.

Hai mai inventato scenari nella tua testa con la tua cotta, ma in fondo sai che questo non accadrà mai e lo immagini ancora? Sembra folle non è vero, ma, per favore...

Zero Assoluto [Traduzione Italiana]Where stories live. Discover now