It's a mess when you fall in love

Capitolo 29

Pov Remus

La luna piena. Oggi c'è la luna piena.

Ormai dovrei essere abituato a trasformarmi eppure mi sembra sempre così dannatamente strano.

Il mal di testa continua a farsi sentire da stamattina e questo non promette mai nulla di buono. Oggi non sono sceso nemmeno per fare colazione e non ho intenzione di scendere nemmeno adesso per il pranzo nonostante il brontolio continuo alla pancia, che ormai sento da ore.

Il giorno della trasformazione è sempre quello più traumatico ma sono i giorni che vengono dopo a farmi stare più male. I ragazzi sono fantastici a volermi accompagnare nonostante io mi opponga da anni ormai, ma sono anche degli incoscienti. Mi alzo dal letto dove ormai ero da ore e mi guardo allo specchio. La cicatrice sul viso oggi mi sembra più evidente che mai, ormai me ne sono abituato, anzi non ricordo nemmeno più il mio viso senza, ma nelle giornate della luna mi sembra come di vederla sul mio viso per la prima volta.

El molte volte ha cercato di chiedermi come me la fossi fatta ma non sono mai riuscito a dirle nulla. Mi fa paura pensare che potrei perderla nonostante sia consapevole di quanto sia pericoloso per lei stare con uno come me.

S: "lei non ti abbandonerà" come se mi avesse letto nel pensiero il mio amico mi raggiunge vicino allo specchio. Questo ragazzo mi fa paura, riesce a capire quello che penso ancora prima che io gli dica qualcosa. Mi appoggia una mano sulla spalla e in quel momento mi giro verso di lui smettendo di guardarlo dallo specchio.
R: "Chi?" dico facendo finta di non sapere a cosa si riferisce
S: "Sai benissimo di chi parlo." dice lui andandosi a sedere sul bordo del suo letto senza distogliere lo sguardo da me, come se avesse paura che smettendo di guardarmi io possa scappare. E scapperei volentieri da quella conversazione.

R: "Oh" mi limito a dire abbassando la testa e guardando i piedi.
S: "Devi d..."
R: "Dirglielo. Lo so." dico rialzando la testa, leggermente infastidito dalla piega che stava prendendo la conversazione. Ultimamente le nostre conversazioni finivano sempre lì Parlando di El, e di conseguenza del fatto che ancora non sapeva la verità su di me. "Lo so Sir, lo so. Devo dirglielo. Ormai non sai dirmi nient'altro? Finiamo sempre a parlare di questa cosa. Cosa pensi: che più tiri fuori la questione più io sia più sicuro e invogliato a dirglielo? Beh la risposta è: No. Così diventi solo insopportabile" dico portandomi le mani nei capelli.
S: "sei sconvolto per sta sera. Calmati...non sei lucido" dice rimanendo calmo incrociando le braccia al petto.
R: "sei snervante Felpato!" dico sempre più infastidito.

Aveva ragione, non gli avrei mai parlato in quel modo se fossi stato lucido. Ma allo stesso tempo non riuscivo a frenare la lingua "lo so che devo dirlo a El ma tu devi smetterla. Sembra che tu tenga a lei più di quanto tu non tenga a me." vedo i suoi occhi farsi cupi e abbassarsi. Era imbarazzato. "ma tu tieni a lei più di quanto tieni a me no?" dico sprezzante.

Non avrei mai detto quelle cose, ma la sera si avvicinava sempre di più e io ero sempre meno in me. Sempre meno io. "tranquillo amico mio, appena El saprà cosa sono non mi vorrà più vedere, così sarà tutta tua" dico senza smettere di guardarlo

S: "Non sai quello che dici...se solo..."

R: "mi stai dicendo che non muori dalla voglia di saltarle addosso? Non sono stupido, vedo come la guardi"
S: "Rem finiscila! In non guardo El in nessun modo. Non sei lucido cazzo e so benissimo che quello che stai dicendo non lo pensi davvero." dice il riccio davanti me alzandosi in piedi, allontanandosi verso la finestra.

Ha ragione non sono lucido ma devo ammettere che forse quello che ho detto da qualche parte, molto profonda, di me stesso lo penso veramente.

R: "ammettilo che se solo non mi fossi interessato io a lei ci avresti provato senza pensarci due volte! Perchè tu sei così no? Devi sempre avere quello che desideri. Che c'è? Mi hai lasciato El perchè ti facevo pena o semplicemente per fare bella figura dopo aver fatto questo grande sacrificio? Ti svelo un segreto: non ne hai bisogno. Tutti ti amano nonostante tu sia un coglione a cui non importa niente di nessuno, inspiegabilmente tutti ti amano e ti venerano come se fossi un eroe" dico andando verso di lui.