Capitolo 22

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"Hai già detto ai ragazzi che sei gay?" Chiese Anne a suo figlio parlando al telefono.
"Non sono gay, solo un po'. Beh forse completamente non lo so."
"Gliel'hai detto?"
"No, voglio farlo ma ho paura."
"Di cosa hai paura tesoro?"
"Che pensino che faccio schifo e che non mi accettino."
"Tesoro, quei ragazzi sono le persone più accoglienti che conosco, non smetteranno di essere tuoi amici solo perché ti piace prenderlo nel culo."
"Mamma! Non puoi dire queste cose!"
"Perché no?" Ridacchiò lei al visibile imbarazzo di Harry. "È mio compito imbarazzarti."
"Ma mamma!" Si lamentò Harry.
"Guarda amore, devo andare ma penso che dovresti dirglielo."
"Glielo dirò uno per volta penso."
"Sembra una buona idea. Ti voglio bene tesoro."
"Ti voglio bene anche io mamma, ciao."
Harry posò il telefono, ricadendo nel letto con un sospiro. Voleva dirglielo, ma non sapeva come, o quando. Ed era pietrificato al pensiero della loro reazione.
"Harry! Vuoi una tazza di tè?" Lo chiamò Louis dal piano inferiore.
"Sì per favore!" Rispose lui. Raggiunse Louis al tavolo della colazione, il ginocchio che rimbalzava sù e giù mentre teneva la tazza tra le mani.
"Che succede?" Louis si girò verso di lui.
"Niente, perché?"
"Sembri incredibilmente nervoso."
"Lo sono."
"Perché?"
"Devo dirti una cosa."
"Sei incinto?" Louis ansimò sarcastico.
"Lou, per favore fammelo dire prima che cambi idea."
"Va bene, cosa vuoi dirmi?"
"S-sono gay. Beh almeno un po', non sono etero e mi piacciono i ragazzi ma non mi piacciono le ragazze in quel senso, merda sono gay..."
Harry divagò, gli occhi si spalancarono alla realizzazione.
Louis lo guardò per un secondo prima di scoppiare a ridere.
"Oh dio pensi che sia una cosa stupida vero? Mi dispiace-"
"No, no Haz, ovviamente non penso che sia una cosa stupida. Penso solo che tu debba pensare a qualcosa di un po' più corto quando lo dici a qualcun'altro la prossima volta. Qualcosa di semplice come 'hey, solo perché tu lo sappia, mi piace prenderlo nel culo.' sai, breve ed efficace."
"Non so se mi piaccia prenderlo, sai, lì." Disse Harry guardandolo male. "Non l'ho mai fatto."
"Quindi staresti sopra?"
"Non lo so, non penso, possiamo per favore non parlarne."
"Più tardi voglio riprendere questa conversazione. Ma sono davvero fiero di te Haz."
"Davvero?" Harry alzò lo sguardo con un sorriso.
"Certo, so che deve essere stato difficile da dire, sono davvero davvero davvero fiero di te."
"Grazie mille."
"Da quanto lo sai?"
"Non lo so, beh ho realizzato solo ora che sono completamente gay. Aspetta devo dirlo a mia mamma."
Harry tirò fuori il suo cellulare, scrivendole velocemente un breve 'mamma, sono gay, tipo completamente gay xx'.
"Molto meglio così, breve ma efficace." Louis sbirciò da sopra la spalla del riccio. "Hai intenzione di dirlo presto a Niall, Zayn o Liam?"
"Voglio farlo ma ho paura. Penso di volerlo dire prima a Liam, anche se sono più vicino a Niall perché Niall non sa tenere la bocca chiusa. Cioè so che se lo farebbe accidentalmente scappare o una cosa del genere."
"È decisamente vero. Penso che magari dovresti dirlo a Liam, poi Zayn e Niall."
"Sì." Concordò Harry. Si fecero strada verso il divano, sedendosi vicini.
"Quindi, Harold. Pensi che staresti sotto o sopra?*"
"Louis!"
"Cosa? Ti sto facendo una domanda importante."
"No non lo stai facendo."
"Oh andiamo, non lascerò cadere questo argomento quindi potresti parlarmene."
"Va bene. Probabilmente sotto." Harry seppellì il viso tra le mani.
"Come mai?"
"Non lo so, è solo che non voglio avere il comando. Mi piace quando lo ha qualcun'altro."
"Quali perversioni hai?" Ghignò Louis.
"Ok, no. È troppo. Non c'è alcun motivo per cui tu debba saperlo."
"C'è se ti scopo." Sorrise giocosamente.
"Louis! Hai una ragazza!" Squittì Harry.
"Dimmelo e basta."
"Assolutamente no."
"Scommetto che hai un daddy kink**."
"Gesù Cristo."
"Oh mio dio allora lo hai!"
"Vado a dormire." Harry scese dal divano, lasciando la stanza. "Notte Lou."
"Notte piccolo ragazzo."
Harry si lamentò nel sentirlo, ovviamente Louis lo avrebbe scoperto, e ora lo avrebbe preso in giro fino alla fine.

//

"Harry? Sei sveglio?" Louis diede una sbirciata nella stanza di Harry. La camera era ancora buia, ma Harry non era nel letto. "Hazzaaa?" Si diresse verso le tende, spalancandole, rivelando una figura rannicchiata nell'angolo della stanza.
"Harry? Oh dio, cosa è successo?" Si accovacciò Louis.
"Sto bene, è solo che non riuscivo a dormire la scorsa notte."
"Cosa ci fai qui giù?"
"Non lo so. Sono in qualche modo finito qui."
"Non hai dormito proprio la scorsa notte?"
"Forse un'ora o qualcosa del genere."
"In quel caso devi tornare a letto."
"Non voglio, non riuscirò ad addormentarmi comunque."
"No, devi riposarti. Abbiamo tra letteralmente due giorni il nostro primo concerto."
"Lou, sono un adulto, posso fare quello che voglio."
"E Harry, sono più grande di te, quindi posso dirti cosa fare." Disse Louis con un sorrisetto.
"Non è così che funziona."
"Guarda, tu ti stendi nel letto e io resto con te finché non ti addormenti."
"Va bene. Non riuscirò comunque ad addormentarmi."
"Vedremo. Tempo delle coccole!" Louis aiutò Harry a tirarsi sù dal pavimento prima di infilarlo nel letto.
"Lou, pensi che gli altri ragazzi mi accetteranno?"
"Per essere gay?"
"Sì."
"Certo che lo faranno, Zayn probabilmente ti chiederà se può scoparti, e se non ti accettano, li lasciamo."
"Noi?" Harry sorrise a Louis.
"Sì, certo. Non lascerò nessuno essere omofobo nei tuoi confronti."
"Grazie." Harry affondò maggiormente la testa nel cuscino.
"C'è qualcuno che ti piace al momento?"
"Forse."
"Dimmelo!"
"No, assolutamente no."
"Ma Haz... sono il tuo migliore amico, vero?"
"Sì, ma non te lo dico."
"Va bene."
"Potrei dirtelo ad un certo punto, ma non per ora."
"Va bene, meglio di niente suppongo. Penso che dovresti cercare di dormire ora."
"Devo per forza?"
"Sì, vai a dormire gattino." Sorrise Louis giocosamente.
"Louis! Smettila!" Si agitò Harry. "Scoprirò i tuoi kink e ti prenderò in giro."
"Quindi ammetti davvero che hai un daddy kink?" Harry rimase in silenzio, un rossore si espanse sulle sue guance. "Eccitante." Louis gli fece l'occhiolino.
"Non azzardarti a dirlo a qualcuno."
"Lo prometto."
"Grazie."
"Bene, ora dovresti davvero dormire."
Harry annuì, afferrando un cuscino e rannicchiandosi su di esso.***
"Ti rendi conto che sono proprio qui?" Fece il labbruccio Louis.
"Pensavo che non volessi più che ti coccolassi."
"Perché no?"
"Perché sai che sono gay."
"Lo sai che ciò non cambia niente. Vieni qui."
Harry sorrise, spostando il cuscino e avvicinandosi a Louis.

*sotto o sopra si intende bottom o top😉.
**ehm... cercate questo termine su Google HAHAH, non è traducibile in italiano😂😅.
*** del tipo di abbracciarlo come un orsacchiotto, ecco.

I'm Fine || Larry Stylinson - Italian TranslationWhere stories live. Discover now