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Quando squilla il citofono Marti si alza in fretta e furia per andare ad aprire, sa già che è Gio, lui lo sa sempre quando è Gio che suona, sente la sua presenza perchè le loro anime sono legate.

Gli ha mandato un messaggio piuttosto lapidario e il professor Garau, appena terminato l'orario di ricevimento, era corso subito da lui.

"Vieni a questo indirizzo, io e Niccolò ci siamo lasciati"

Aperta la porta Gio lo saluta uscendo dall'ascensore, in casa non c'è nessuno come al solito, si siedono sul divano del salotto di Simona e Angelo.

"Marti ma che cazzo succede? Come vi siete lasciati?"

L'amico non si è neanche tolto la cravatta che già vuole sapere tutto, in realtà Martino non sa neanche come dirglielo perchè non capisce niente neppure lui, prende una sigaretta e ne porge una anche a Gio.

"Ieri...siamo andati dalla Dottoressa e lui ha detto che voleva finirla qui, lei ci ha consigliato di andare a vivere per un periodo separati per poi rincontrarci... poi lui qua sotto, in macchina, mi ha detto che ha trovato un preservativo, che sa che io ho scopato con Carlo e che devo stare con lui"

"Con lui Carlo?"

La voce di Gio è quasi divertita, Marti non si aspettava questa reazione, lo guarda di sottecchi.

"Sì, dice che mi ha solo fatto soffrire in tutti questi anni"

"E immagino che tu con Carlo non ci abbia scopato"

Martino lo guarda alzando le sopracciglia.

"Secondo te?"

Gio butta fuori il fumo mentre si sbottona la camicia per lasciare scoperto un po' di petto, dice che quel modo di vestire lo soffoca.

"Beh zì il problema mi sembra minimo, vai da Niccolò e gli dici che non è vero un cazzo di quello che pensa"

Martino si rabbuia, si guarda la punta delle babucce mentre la sigaretta gli si consuma fra le dita.

"Marti? Che c'hai?"

L'uomo dagli occhi azzurri si avvicina all'amico di sempre mettendogli una mano dietro al collo.

"Gio, non lo so è che... Gio io sono stanco di tutta sta situazione del cazzo, la vita è già abbastanza una merda così e ci manca solo Niccolò con le sue paranoie"

Gio cruccia la fronte, è confuso, ma che cazzo sta dicendo Martino?

"Ma quindi volete divorziare?"

"Forse sì, perchè no, in fondo quindici anni sono abbastanza no? E' Niccolò che mi ha mollato con sta scusa patetica, chissà qual è la verità, io... io mi sono rotto il cazzo delle sue paranoie, del fatto che vada in depressione da un momento all'altro... stasera esco con Carlo, andiamo a mangiare insieme e poi vediamo... posso sempre accontentare Niccolò se è questo che vuole"

Marti si porta la sigaretta alle labbra e inspira tutto il fumo che può, è incazzato a morte con Niccolò, davvero a morte per tutta sta sofferenza insensata.

All'improvviso la mano di Gio si ritrae, tutto il corpo di Gio si ritrae, va a finire dall'altro lato del divano, si allontana in un moto di stizza, Marti alza gli occhi e quello che incontra lo lascia a dir poco stupito.

La faccetta tonda di Gio, che non era cambiata molto da quando aveva vent'anni, solo qualche rughetta, è contratta in una maschera di pura rabbia, i suoi occhioni azzurri sono ridotti a due fessure.

"Martino"

E Marti neanche si ricorda l'ultima volta che Gio lo ha chiamato col suo nome intero, forse non lo ha mai fatto.

Mille minutiTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang