capitolo 14

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Dopo quel bacio io e Cedric non ci siamo più parlati, ogni tanto lo scoprivo a fissarmi ma nulla di che. I suoi amici hanno iniziato a guardarmi male nei corridoii, per non parlare delle Corvonero, che ogni volta in sala Grande a fissarmi come sé fossi l'ultima umana sulla Terra.

Salto temporale

Mi sto dirigendo in sala Grande insieme a Pansy
<<T/n, tutto bene? Mi sembri spaesata>>
<<Eh.. oh sisì tranquilla, è che non ho dormito molto>>
<<Ancora quell'incubo?>>
Annuisco leggermente
<<Su con la vita adesso andiamo a mangiare come degli ippogrifi in calore e vedi che ti passa!!>>dice dandomi delle pacchette sulle spalle.
Rimaniamo in silenzio, quando lei riprende a parlare
<<Domani c'è la prima prova del Torneo>> dice sbuffando
A quelle parole mi congelo sul posto

"Cedric dovrà affrontare la prima prova! E sé non ci riesce e sé rimane ferito!?"

<<T/N!!!!>> mi chiama sventolandomi una mano sulla faccia
<<Sai Pansy, oggi non ho molta fame. Sono molto stanca e perciò torno al dormitorio. Ciao>> dico mentre cammino all'indietro per poi iniziare a correre

Continuo a correre pensando ancora a quell'incubo tremendo, al fatto che potrebbe accadere.

Senza neanche esserci fatto troppo caso sono già arrivata nei sotterranei, passo davanti alla porta della sala comune dei tassorosso. Vedo Cedric è un gruppo dei suoi amici parlare, per poi fermarsi al mio passaggio

"Mi vuole escludere dalla sua vita e va bene non mi interessa"

Sento gli occhi pizzicare e un gran senso di vuoto, quei pochi metri dalla sala comune dei Tassorosso a quella dei Serpeverde mi sembrano metri infiniti.
Mi appoggio alla porta della mia sala comune

"T/n non devi piangere non puoi far vedere agli altri che sei debole!"

Apro la porta e inizio a correre verso il mio dormitorio, spalancò la porta e la chiudo a chiave. Appoggio la fronte su di essa sento una lacrima magnarmi la guancia ma non posso, non posso piangere. Me la levo frettolosamente e mi siedo sul letto.
Chiudo gli occhi cercando di non pensare a niente.

Mi sveglio di soprassalto, non riesco a respirare, rimango seduta per qualche minuto cercando di ristabilizzare il battito, di nuovo quell'incubo, credo che diventerò pazza se continuò così.
Ho saltato tutte le lezioni non avevo voglia di sorbirmi i capitoli noiosi di storia della magia

Decido di alzarmi, lavarmi un attimo la faccia
"Cazzo, sono letteralmente distrutta guarda che occhiaie"

Presi coraggio e uscì dalla camera, aprì la porta della sala comune facendo attenzione a non essere scoperta da Gazza, decisi di fare una passeggiata per i giardini, mi tranquillizza parecchio il vento e soprattutto i fiori. Mi misi a sedere su una panchina fatta di pietra, chiusi gli occhi e feci dei respiri molto profondi

<Ora hai deciso di saltare anche lezione?> disse Cedric sedendosi di fianco a me
rimasi in silenzio senza aprire gli occhi
Cedric mi prese per mano, a quel tocco mi pietrificai e spalancai gli occhi

<Mi spieghi che cos'hai T/n? Mi ignori, non mangi quasi mai, ti alzi tardissimo e fai tardi a lezione quando non le salti e poi non sembri molto informa>
Rimasi comunque in silenzio, guardando davanti a me, Cedric mi lasciò bruscamente la mano, si stava per alzare

<Non riesco a capire> iniziai
<Eh?> disse mentre si girò verso di me
<Sai, sto facendo uno strambo sogno, riguarda il torneo - presi un attimo fiato e poi continuai - non credo che dovresti partecipare, è pericoloso sai, mi sono informata sono morte delle persone>
<Ma questo non significa nulla, io non sono le altre persone e poi dai quanto potrà essere brutto questo sogno, mica muore qualcuno> disse ridacchiando

Iniziai a ridacchiare nervosamente con lui, di certo non potevo dirgli che proprio lui era morto in una prova del torneo

<Già almeno quello>
<Promettimi che mangerai qualcosa sta sera a cena>
<Certo> dissi cercando di non guardarlo negli occhi
Mi prese il viso e mi girò verso di lui, eravamo così vicino riuscivo a sentire il suo respiro sul viso, mi sorrise e poi si alzò

<Grazie per essere stata sincera con me T/n sei davvero sincera come amica>
gli sorrisi e appena lui uscì dal giardino e rientrò dentro i corridoi della scuola, una rabbia incontrastata iniziò a crearsi dentro di me.
Non ero riuscita ad essere sincera con lui e poi cazzo mi ha chiamata amica, ma cosa mi potevo aspettare mica poteva essersi innamorato di me dopo tre settimane che ci conoscevamo.
Cercai in tutti i modi di calmarmi però era inutile la rabbia era troppa da poter reprime, mi alzai di scatto e tirai un pugno contro il muro dietro di me, rimasi lì ferma a guardare le nocche insanguinate e quel caldo liquido rosso scendere sulle mie dita.

Spazio Autrice

ciaoo raga, scusate se in questo lungo periodo di tempo non ho pubblicato più niente solo che ho avuto problemi di salute e non avevo più idee HAHAHQ
spero solo che il capitolo vi piaccia, cercherò da ora in poi di pubblicare più spesso, promesso🫶


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⏰ Letzte Aktualisierung: Feb 06, 2023 ⏰

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