AKA My little purple disaster

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Questa storia partecipa alla Challenge del superfluo indetta dal gruppo facebook Il Giardino di Efp"

Prompt utilizzati: 12 Tappeto macchiato 34 Detersivo alla lavanda

Beh alla fine forse sono riuscita nel mio intento di fare una raccolta, perché udite udite, questa shottina (una delle più comiche che abbia mai scritto con questi due, io vi metto in guardia) non segue più l'ordine cronologico ma è una specie di spin off del precedente, con un missing moment prima che vadano all'aeroporto.


AKA My little purple disaster

Dopo tutte quelle settimane, ormai è più di un mese, che Jessica è lì fissa a casa di Killgrave, la detective ha capito soprattutto una cosa: lui va estremamente fiero del tappeto orientale che ha in salotto.

Ricorda ancora quando lui le ha fatto fare un tour approfondito dell'intera villa e in quella stanza si sono soffermati per un tempo che lei ha giudicato fin troppo prolungato.

"Proviene dalla città Iraniana di Nain, sai? L'eccellenza in termine di raffinatezza nell'artigianato persiano," le ha detto la prima volta, chinandosi per accarezzare con mano il tessuto pregiato. "È prodotto con una lana di qualità superiore rispetto alla media, presenta anche intarsi in seta soprattutto quelli riguardanti i disegni di cui è composto."

La prima volta Jessica ha preferito ascoltarlo, rimanendo zitta.

"Nella città di Nain la produzione iniziò molto tardi, pressapoco a inizio anni '30, questo significa che ne sono stati prodotti molti pochi esemplari e ancora meno sono stati esportati," le ha spiegato Kevin, raggiungendola in salotto un pomeriggio, mentre lei guardava distrattamente una televendita di coltelli, forse immaginando di poterli usare su di lui.

"E da quando in qua sei questo gran esperto di tappeti?"

Stavolta non ce l'ha fatta a rimanere in silenzio.

"Mia cara, ancora mi conosci così poco?" ha ridacchiato Kevin, scivolando più vicino a lei, sul divano. "Si dà il caso che io sia un grande estimatore di tutto ciò che è bellissimo ed elegante," ha mormorato, accarezzandole la guancia con il polpastrello del suo indice, senza che lei si ritrasse al suo tocco, stranamente. "Ovvio che per la seconda qualità tu sei l'eccezione che conferma la regola!" ha aggiunto subito dopo.

"Invece quando si tratta di essere uno stronzo testa di cazzo tu sei sempre l'emblema vivente!" ha sbottato lei, andandosene.

La terza volta Jessica si è recata in salotto per godere del camino acceso, in una giornata particolarmente fredda di inizio Gennaio.

Lui probabilmente deve aver avuto la sua stessa idea ed è così che hanno finito per incrociarsi, scaldarsi allo stesso fuoco e guardare lo stesso tappeto al centro di quella stanza.

"Sai, Jessica, la qualità di un tappeto Nain è determinata dal numero di 'La' del tappeto: infatti la parola 'La' nella loro lingua vuol dire 'strato'." ha intavolato nuovamente il discorso lui. "I tappeti possono variare da 4 a 12 La, questo ne ha 6, non è affatto male come risultato. Un Nain 6 La ha tre fili in ogni frangia, con una densità di nodi di circa 850.000-1.000.000 nodi per metro quadrato!" l'ha informata, entusiasta.

"Quelli che farei alla tua lingua per impedirti di blaterare ancora su questo fottutissimo tappeto!" ha sbottato Jessica, sempre più convinta che quella sia una nuova forma di tortura escogitata dal sadico persuasore per darle ancora il tormento, ora che non la può più controllare.

"Sai che ti dico, Jess? Fuori ci sono meno dieci gradi ma è nulla confronto al tuo atteggiamento gelido!" ha rimbrottato lui offeso, prendendo il suo cappotto di cachemire per uscire, sotto gli occhi divertiti della ragazza.

Mancano solo due giorni alla partenza concordata per la missione che consiste nel riavvicinare una delle ex vittime di Killgrave alla propria famiglia.
Jessica ne ha approfittato per lavorare un po' alle indagini che ha ancora in corso, questo dopo aver affidato a Kevin un caso di tutto rispetto stavolta.

Ora la detective se ne sta sdraiata sul divano, armeggiando col suo cellulare, cercando di rintracciare dove si possa nascondere un rapinatore e con lui trovare anche la refurtiva.

Sono passate da poco le tre del pomeriggio, ma questo non le impedisce di scolarsi una bottiglia di Amarone di Valpolicella , senza nemmeno utilizzare un bicchiere.

Killgrave non ha poi tutti i torti con le sue frecciatine riguardo l'eleganza della ragazza.

È una delle sue giornate alcoliche, ma ha optato per qualcosa di meno devastante di un superalcolico, tutto sommato sta facendo dei progressi.

Lo sguardo le cade sul tappeto sottostante, quel bellissimo tappeto avorio, con disegni geometrici e floreali.

Best Intentions, Wrong Ways!Where stories live. Discover now