Capitolo Due

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[Luke]

Sono le tre ed ho detto a Michael che sarei stato a casa sua per le quattro ma sono già vestito quindi non ho per niente voglia di stare ad aspettare, tanto sono sicuro che non stia facendo niente, sfigato e senza amici com'è...

Mi metto su una felpa leggera perché nonostante sia già primavera fa ancora freddo e la maglietta dei Nirvana a maniche corte non tiene caldo per niente.

Apro il portone di casa ed esco camminando in fretta anche se sono in largo anticipo, la casa del rosso dista pochi isolati dalla mia così decido che è meglio andare a piedi, gusto per sgranchirmi le gambe. Il vento soffia leggermente e mi scompiglia i capelli, che fastidio, me li ero messo pure apposto!

Arrivo davanti al portone di casa Clifford e mi sento un po' imbarazzato, ma perché dovrei? In fondo io sono molto meglio di loro, la mia famiglia è molto meglio di loro, almeno i miei non hanno cresciuto un figlio gay. Prendo una grande boccata d'aria e suono, ad aprirmi è una donna sulla quarantina dai capelli color mogano  che sfoggia un grande sorriso "Ciao Luke, Mikey mi aveva detto che saresti venuto per il progetto di geografia ma sei un po' in anticipo, puoi pure raggiungerlo su in camera sua" mi sorride nuovamente, non sembra una cattiva madre "Certo, vado" le sorrido anche io imbarazzato. Salgo velocemente le scale e una volta su mi trovo davanti ad un corridoio con quattro stanze, nella prima porta a sinistra c'è appesa una lavagnetta con su scritto "MICHAEL"   con l'indelebile nero, deduco che quella sia la sua stanza così senza farmi troppi problemi apro la apro di scatto  e quello che mi ritrovo davanti è uno spettacolo che non avrei mai voluto vedere, qualcosa di estremamente eccitante. Dio ma che sto dicendo? Io sono etero cazzo. Michael è lì, si è appena fatto la doccia e porta un'asciugamano che gli copre a malapena il dovuto e divento improvvisamente rosso in viso, perché? Avrò visto un sacco di ragazzi così negli spogliatoi di calcio, ma non avevo mai provato nulla. IO SONO ETERO.

"S-scusa " dico uscendo in fretta dalla stanza e chiudendomi la porta dietro, da quanto Luke Hemmings balbetta? Sono proprio ridicolo. Però non faccio altro che pensare al corpo di Michael bagnato e a quel'asciugamanino che lo copriva a malapena, mi sento avvampare e una strana sensazione mi invade. Ma che ho?

Dopo neanche cinque minuti Michael viene ad aprirmi la porta, ora è vestito tutto di nero con un paio di jeans strettissimi, che mettono ben in risalto le sue gambe, e una canottiera dei Blink - 182, non pensavo che piacessero anche a lui. "Puoi entrare ora" mi dice quasi mormorando e a testa bassa, faccio come mi dice e lo oltrepasso dandogli una spallata dirigendomi verso la sua scrivania.
[Michael]

Luke mi da una forte spallata che mi fa barcollare e si siede sulla mia sedia, davanti alla scrivania, sono ancora piuttosto imbarazzato perché prima mi ha visto quasi nudo e non posso fare altro che stare a testa bassa. "Vuoi stare ancora per molto in piedi a fissare il vuoto o hai intenzione di cominciare il lavoro? Prima cominciamo e prima finiamo" il suo tono cattivo mi fa stare male ma di certo non posso ribadire e mi limito ad annuire con la testa e mi siedo vicino a lui. "Hai qualche cartina?" mi chiede "Si ce n'è una dell'Australia là"  sussurro, indicando sotto il mio letto, Luke si alza velocemente e si china per prendere la cartina. La sua maglietta si è un po' alzata e lascia intravedere il suo bellissimo culo da sopra i jeans, dio è così eccitante in quella posizione, se non fosse che è etero e soprattutto mi picchia ci proverei. Luke è veramente un bel ragazzo con quegli occhi color oceano, i capelli biondi come un campo di spighe e quelle labbra, quelle fottutissime stupende labbra.

Il biondo una volta trovata la cartina si alza e nota che stavo fissando qualcosa che non dovevo, mi dice con voce scontrosa "Senti checca, non farti strane idee e non pensare al mio culo, è disgustoso quello che stavi facendo" divento rosso in viso e sento la pelle bruciare, dio che vergogna.

Luke resta a casa mia per un'ora dove copiamo su un grande cartellone tutta la cartina dell'Australia. Abbiamo deciso di trovarci di nuovo la settimana prossima per continuare il lavoro qua a casa mia sempre alla stessa ora. Pensavo che questo progetto sarebbe stato un inferno ma Luke mi ha trattato piuttosto bene e abbiamo fatto anche un po' di conversazione. Anche a lui piacciono le mie stesse band. Non è un cattivo ragazzo.

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Siamo arrivati a cinque voti così ecco il nuovo capitolo, per pubblicare il prossimo aumento, chiedo sei voti, se proprio non li raggiungiamo pubblicherò a cinque ma spero che ce la faremo. Detto questo votate e ditemi che ne pensate della storia.
Ciao ciao ❤

Loser || MukeWhere stories live. Discover now