Nine

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"Tavolo diciannove," disse Jisung, mettendosi al passo accanto a Hyunjin. "Siamo assegnati al tavolo diciannove."

Hyunjin e Jisung erano al matrimonio, indossavano i loro abiti e cercavano di restare uniti. Entrambi conoscevano Seungmin, ed entrambi conoscevano leggermente Felix, ma Jisung conosceva gli sposi meglio di Hyunjin. Hyunjin, dopotutto, era solo un +1.

Raggiunsero il loro tavolo, scivolando in due posti vuoti uno accanto all'altro. Hyunjin mise il telefono a faccia in giù accanto ad un piatto vuoto. La sedia accanto a lui non era occupata, ma una giacca pendeva su uno dei braccioli. Hyunjin accarezzò impulsivamente il tessuto. Morbido. Si sedette nello stesso momento in cui Jisung si voltò per salutare una vecchia conoscenza e dovette soffrire per un doloroso e imbarazzante momento di stare da solo.

Jisung si sistemò sulla sedia. "Quindi faranno il pranzo, poi la cerimonia, poi il ricevimento. Siamo necessari solo fino alla fine della cerimonia, a meno che non vogliamo restare più a lungo."

"Va bene," disse Hyunjin. "Quante persone ci sono qui?"

"Per quanto ne so, tutti quelli a cui hanno stretto la mano, e poi tutti i loro più uno. Penso che ci siano cinquanta tavoli, o qualcosa del genere." Il ginocchio di Jisung sobbalzò, quasi colpendo il tavolo.

Hyunjin riposò gli occhi per un momento. Quando li riaprì, qualcuno gli diede un colpetto sulla spalla.

"Hyunjin..?"

Hyunjin si voltò di scatto. "M-Minho?!"

Era lui. Proprio come Hyunjin lo ricordava - capelli che cadevano leggermente da un lato e pesantemente dall'altro, naso leggermente inclinato, sopracciglia folte, labbra come petali di fiori e occhi che erano in qualche modo caldi e freddi allo stesso tempo. Hyunjin non era più innamorato di Minho, perché quattro anni erano un tempo infinitamente lungo, ma era più che colto di sprovvista.

Minho sorrise, sbilenco. "Ehi, uh-"

"Mi stai ignorando?" sbottò Hyunjin. Sentí il piede di Jisung sbattere il suo sotto il tavolo. Respira. Calmati. Hyunjin inalò tremante. "Almeno ti... Ricordi..?"

Minho ebbe l'arguzia di essere un pò imbarazzato. "Io, uh, si. Quando mi hai chiamato, mi sono davvero agitato, e da allora sono stato imbarazzato a rispondere."

Hyunjin non era sicuro di come reagire, il che era una risposta valida alla sua situazione emotivamente faticosa. "Va bene" disse. "Va bene."

Spostando la giacca da parte, Minho si sedette accanto a Hyunjin. Cominciarono a chiacchierare: di cosa non importava. Le loro vite. Come stavano andando. Era come se non ci fosse un intervallo di quattro anni nella loro conoscenza; i due tornarono in sincronia come potevano fare solo i veri amici o amanti.

Erano amici. Entrambi sapevano che non c'era modo di tornare a quello che erano stati, ma a loro andava bene. Naturalmente non ne hanno parlato - no, sarebbe imbarazzante. Inoltre, Jisung era letteralmente lí, a mangiare la sua insalata, quindi l'argomento era dieci volte piú imbarazzante.

Anche Hyunjin e Jisung decisero di restare per il ricevimento. Il primo girava principalmente intorno a Minho, che lo presentò ad alcuni dei suoi amici. Una in particolare attirò l'attenzione di Hyunjin: una ragazza carina e spiritosa di nome Sunhi. Minho si trovò molto soddisfatto del modo in cui Sunhi e Hyunjin stavano andando d'accordo, e lasciò i due soli.

Il ricevimento finí prima che qualcuno potesse dire che fosse cominciato (o almeno cosi sembrò), e Hyunjin si trovò a preparare una tazza di caffè alle dieci di sera. Sorrise a Jisung, che sistemò alcuni cavoletti di Bruxelles avanzati che erano stati costretti a portare a casa.

"Io e Minho" disse Hyunjin, senza preoccuparsi del fatto che Jisung non prestasse attenzione, "stiamo bene, credo. Mi sta bene essere amici."

Jisung borbottò qualcosa che assomigliava ad "Oh, è meraviglioso" e svenne per la stanchezza, la sua testa emise uno sgradevole rumore martellante mentre rimbalzò sul tavolo.

Hyunjin trascorse tutto il tempo nella sala d'attesa dell'ospedale pensando a Minho. E a quanto era grato di poter ricongiungersi al piú grande.

Oh, e si preoccupò molto per Jisung. Ma il dottore disse che Jisung sarebbe stato bene, cosí Hyunjin lasció che la sua mente vagasse.

VOICE MAIL | Hyunho/MinjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora