Capitolo 1

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Le nuvole si accalcavano nel cielo, lasciando trapelare pochi raggi solari che comunque non bastavano a scaldare quella giornata settembrina, sferzata da un vento crudele. A sentire quelle artigliate di aria gelida, non si sarebbe mai detto che si stavano lasciando alle spalle un'estate afosa: sembrava di essere già alle soglie dei primi giorni d'inverno!

Un paio di occhi grigi, celati dietro ad una delle tante finestre del castello, osservavano l'andirivieni di studenti che si affrettavano verso l'entrata della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Quello sguardo d'acciaio guardava con malinconia ai tempi passati, quando poteva ancora permettersi di schernire i suoi compagni di scuola; ora, l'eco di quelle risate gli rimbombava nelle orecchie come una derisione, a volergli mostrare quanto sciocco fosse stato.

Quell'anno per il Serpeverde non c'era tempo per tali infantilismi. Draco era cresciuto, e insieme alla maturità erano arrivati anche nuovi doveri, che gli facevano frullare nella testa pensieri poco piacevoli. Sulle sue esili e giovani spalle, il ragazzo aveva già preoccupazioni che - fino a solo un anno prima - non avrebbe mai immaginato di poter possedere. Era successo tutto nel giro di una manciata di mesi, senza lasciargli la possibilità di tirarsi indietro; non poteva gettare altra disgrazia sul nome della propria famiglia, già talmente infangato da procurargli imbarazzo. Il suo compito, quell'anno, sarebbe stato di portare nuovo lustro al nome dei Malfoy...

Con gli occhi persi nel vuoto, Draco rammentò la sensazione di gelido terrore che si era impossessata di lui una volta che la bacchetta del Signore Oscuro aveva tracciato sul suo braccio il Marchio Nero. Terrore che ancora lo perseguitava nel sonno sottoforma di incubi, e di giorno con pensieri terribili. Aveva fatto un giuramento, si era inchinato di fronte a Voldemort in persona e si era preso carico di quel compito: non è che non volesse fallire, il fatto era che non poteva fallire.

La sua mente fu presto indirizzata ad altro, non appena il suo sguardo catturò una fulminea saetta dorata che si muoveva più velocemente degli altri studenti. Giusto poco prima dell'entrata, quella si fermò, e solo allora Malfoy comprese perché aveva attirato la sua attenzione: quella fugace visione, altro non era che Hermione Granger. Coi suoi ricciuti capelli castani al vento, era corsa fino ai suoi due migliori amici - quell'odioso di Potter e dall'inconfondibile zazzera rossa di quel Weasley - e lì si era arrestata, buttando le braccia al collo di entrambi i ragazzi.

Il Serpeverde sentì lo stomaco stringersi in una morsa di invidia, nei confronti di quei tre buoni a nulla: a vederli, niente e nessuno turbava le loro menti di coraggiosi Grifondoro. A differenza sua, quei tre erano liberi da ogni male e costrizione; non dovevano riportare il nome dei Malfoy nelle grazie del Signore Oscuro, né tantomeno dovevano compiere un atto spregevole per poter adempiere a quel compito... Malfoy voltò velocemente le spalle alla finestra e - così - anche alla vista del Trio d'Oro che si accingeva a entrare nella scuola insieme a tutti gli altri studenti.

***

Hermione Granger aveva la netta sensazione che uno sguardo la seguisse, mentre percorreva più velocemente che poteva gli ultimi metri che la separavano dai suoi due migliori amici. Però, quando fece vagare lo sguardo attorno a sé - lungo tutto il cortile della scuola, fin su verso le finestre dell'edificio -, la ragazza non notò niente di strano né tantomeno qualcuno che la stesse osservando.

Scrollando il capo come a darsi della sciocca da sola, Hermione tese le orecchie verso quello che stavano dicendo Harry e Ron, mentre insieme a loro entrava nel castello. Fu un sollievo per tutti rintanarsi tra le calde e sicure mura della scuola, al riparo dalle ventate gelide dell'esterno; faceva talmente freddo che gran parte degli studenti di Hogwarts indossava già la sciarpa coi colori caratteristici di ogni casata.

-Ma ci pensate a sopportare le lezioni di Difesa contro le Arti Oscure con Piton?!- stava sibilando a denti stretti Ronald, volgendo in direzione dei due amici uno sguardo che rasentava il puro orrore. -Non c'è peggior supplizio di questo!-

Harry concordò, per poi aggiungere subito dopo: -Anche se non hai mai passato un'intera estate con i Dursley-

D'altro canto, non c'era studente a Hogwarts che non temesse l'inizio di quelle fatidiche lezioni, a parte - ovviamente - tutti coloro appartenenti alla casata di Serpeverde. Da parte sua, Hermione non aveva molto da temere: sebbene Piton non fosse certamente celebre per il suo buon carattere, era sempre andata bene alle sue lezioni (come in tutte le altre, del resto). Con un sospiro carico di magnanimità, fu subito pronta a dir loro che li avrebbe aiutati, almeno per i primi compiti assegnati dal professore, ma qualcosa la fece bloccare sul posto. Dalla lunga scalinata davanti a loro, una figura alta e affusolata si stava dirigendo proprio nella loro direzione. Draco Malfoy stava scendendo con indolenza, quasi fosse annoiato persino da quel comunissimo gesto; vestito completamente di nero, poi, il pallore della sua pelle e dei suoi capelli era accentuato più che mai, conferendogli una vaga aria malaticcia.

Si fermò giusto sull'ultimo scalino, le labbra sottili arricciate in una smorfia o in mezzo sorriso di scherno, non si capiva bene. -Potter... Weasley...- quando i suoi occhi freddi si posarono su di lei, Hermione avvertì distintamente un brivido ghiacciato serpeggiarle lungo tutta la spina dorsale. -Oh, e la Granger ovviamente. Il Trio d'Oro al completo, fantastico!-

Il viso di Ron fu deturpato da una smorfia di disprezzo. -Malfoy, sta sicuro che...- la sua frase fu prontamente interrotta da Hermione, che gli posò delicatamente una mano sul braccio, come ammonimento. -Faremo tardi a cena, se non ci sbrighiamo- disse in direzione di Harry e Ron, senza riuscire a posare lo sguardo sulla figura pallida del Serpeverde. Non aveva idea del perché, ma Malfoy le suscitava sensazioni negative più di prima. Se negli anni precedenti lo aveva considerato un semplice ragazzino viziato e odioso, adesso avvertiva chiaramente un vago senso di pericolo nei suoi confronti. Più lei e i suoi amici gli stavano alla larga, meglio era.

Harry annuì leggermente. -Sì, andiamocene... non ne vale la pena- replicò, gettando un'occhiataccia a Malfoy da dietro le rotonde lenti degli occhiali. Forse anche Harry avvertiva le stesse vibrazioni che aveva captato lei, pensò la giovane Grifondoro, leggermente rinfrancata dal fatto che si stessero velocemente allontanando da Malfoy e da quell'oscuro presagio che l'aveva investita.

É solo uno stupido presentimento, niente di più... Cercò di rasserenarsi, ma quando volse lo sguardo alle proprie spalle e incrociò quello distaccato del ragazzo, Hermione non poté esserne più certa di così: quell'anno, Draco Malfoy aveva qualcosa di diverso.





Ecco qui il primo capitolo revisionato!! Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento. Preferivate la vecchia versione? Forse è leggermente più corto, ma a mio parere è molto meglio della stesura che avevo fatto anni fa. L'ultima parola, però, la lascio a voi :)

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⏰ Last updated: Feb 11, 2021 ⏰

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Perché sei diversa questa sera? (REVISIONATO)Where stories live. Discover now