Il Labirinto di Spine 2 - Capitolo 15 - Parte 3

50 5 14
                                    

Più dolce sarebbe
la morte, se il mio
sguardo avesse
come ultimo
orizzonte 
il tuo volto.

(William Shakespeare)

L'unica certezza
della vita è la morte.

(Jace Vanderbilt)

Non ci saranno
altri oceani in grado
di trascinarmi via
a parte i tuoi occhi,
che si sono prosciugati
per colpa mia.

(Raven Walker)

25 dicembre

Lei mi ha detto ti amo e io ci ho creduto. Di nuovo.
Ma questa mattina mi sono svegliato abbracciato al cuscino e non alla donna che amo. Di lei mi rimane uno stupido "Mi dispiace" scritto col rossetto sullo specchio. Come se due insulse parole potessero cancellare ciò che ci ha avvicinati questa notte, ciò che ci siamo detti, ciò che abbiamo provato e condiviso.
Nonostante tutto ha scelto ancora lui. Che influenza ha su di lei quell'avvocatuccio sfigato? Non lo capisco proprio.
Non so perchè sono ancora qui. Dovrei andarmene per sempre. Dimenticarla. Odiarla perfino. Eppure sento di meritarmi una spiegazione, anche se mi fará male. Mi deve guardare negli occhi e dirmi che è finita perché io non ci credo. Non dopo questa notte.
Scuoto la testa infastidito.
La mia coscienza pulsa, come il dopo sbronza, incessantemente sulle mie tempie.
"Sveglia Jace.
É finita da tempo ma non lo vuoi accettare. Sei troppo assuefatto da lei per renderti conto della triste realtá.
Lei gioca con te e tu come un cretino abbocchi ogni volta. Eravate pure ubriachi!"
Odio avere ragione da solo. Ok. È ora di mettere la parola fine a questo capitolo della mia vita. Da oggi ricomincio a vivere e a ragionare. Basta alcol e droghe. Oggi sarò maledettamente sobrio. Ingurgito il rimedio disgustoso che mi ha suggerito Emily al telefono, sentendomi immediatamente peggio. Cerco di non vomitare la sbobba centrifugata che mi ha fatto fare, nella quale ci sono pure due uova crude, che spero non mi facciano venire la salmonella. Doccia rilassante e poi con estrema tranquillità mi preparo.

 Doccia rilassante e poi con estrema tranquillità mi preparo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Finalmente un matrimonio e non un funerale. Vorrei che fosse il mio ma... non si può sempre avere tutto dalla vita. Un passo alla volta. Un passo alla volta.... sbuffo camminando verso il patibolo.
Ho toccato il fondo e ora devo risalire nuotando nel blu spettrale dell'oceano seguendo i deboli raggi che riescono a passare, sfuggendo alle alghe che si impigliano come spine alle mie caviglie per risucchiarmi e farmi perire nel mio Labirinto. Non l'avranno vinta questa volta. Devo lottare per riemergere e riprendere a respirare prima che sia troppo tardi.
Osservo il via vai di persone impegnate con gli ultimi preparativi del matrimonio. 2 ore soltanto. Ce la posso fare! È giunto il momento.
Ci devo sbattere la testa un'ultima volta. Devo vederlo coi miei occhi. Quando camminerà su questa passerella di legno per raggiungere l'enorme Dehor, che stanno ornando con rose bianche e rosse e pronuncerà quel maledetto sì, allora sarà finalmente finita. Raven Walker non potrà più farmi male.
"Illuso! Ma almeno è un inizio."
Mi armo di un sorriso falso che sfoggerò come un trofeo a chiunque mi rivolgerà parola,  me ne starò bravo a guardare l'amore della mia vita unirsi per sempre con un altro e non sentirò niente. Basta stare sulla difensiva ad aspettare le sue scuse. Non le voglio e non mi interessano più. Non farò nemmeno lo stronzo o ci proverò con tutte. Semplicemente assisterò, come chiunque altro invitato, al giorno più bello della vita della mia migliore amica. Mi comporterò in modo maturo. Con lei, ho chiuso. Non crederò mai più a nessuna sua parola. Me ne andrò da qui con un bagaglio di vita che non vorrei e un bambino che mi odierà per sempre per averlo strappato alla madre. Non ce la faccio a dirgli che lei mi ha obbligato a firmare e ha consapevolmente deciso di abbandonarlo. Che razza di madre lo farebbe? Sinceramente non è da Raven ma non mi interessa più sapere le sue motivazioni, le sue scuse o le sue giustificazioni. Ha scelto Paul rinunciando a noi. Va benissimo! Contenta lei!
"Eih! Wow! Ti vedo bene questa mattina."
"Mi sento bene."
"Sul... serio?"
"Certo! Come siamo eleganti."
"Beh si sposa mia sorella. Dovere. Incrocia le dita che Charlotte prenda il Bouquet."
"Non devi ricorrere a questi mezzucci per chiederle di sposarti."
"È troppo presto."
"Chi lo dice? Se è quella giusta non è mai troppo presto."
"Ieri sera ho lasciato un ubriacone depresso e oggi mi trovo un santone so tutto io?"
"Sono sempre stato un pozzo di saggezza."
"Buon giorno Boss."
"Sei stupenda Emily."
"Ti ringrazio."
"Sei bellissima anche tu Charlotte."
"Trovi? Non è troppo rosso il vestito?"
"Sei incantevole. Guarda che effetto fai sul mio stupido amico." rido guardando Alec con la mascella aperta dallo stupore e la bava alla bocca.
"Jace..."
"William devi dirmi qualcosa?"
Si tortura le mani.
"Ecco... so che inizialmente Emily doveva essere la tua accompagnatrice ma..."
"Viste le circostanze direi che è tutta tua. Mettila al tuo tavolo. Io mi siedo anche con Vince e gli altri bambini. Non mi importa."
"Chi sei tu?" mi sorride felice.
"Papino." Vince mi raggiunge piangendo.
"Eih Piccolo, che succede?"
"Non trovo più il farfallino. L'ho perso."
"Ora lo cerco io. Ok?"
Annuisce. "Senti piccolo, mentre la mamma e Paul saranno in viaggio di nozze, che ne dici se vieni a vivere con me a New York?"
E poi ci rimani per sempre?
Mi guardano tutti perplessi e stupiti dalla mia proposta. Nessuno avrebbe immaginato che Raven sarebbe partita senza il piccolo Vince.
"C'è il gelato azzurro?"
"Certo."
"Ok."
"Bene. Rimani con gli zii mentre io cerco il tuo papillon."
"Era là." mi indica una stanza.
Entro scostando delle tende bianche e la vedo. Inutile dire che è stupenda nel suo abito bianco ricamato sul corpino a barchetta e sulla lunga gonna di tulle con lo strascico.
Mi si blocca il respiro ammaliato dall'incanto trascendentale che mi trasmette. Sembra una creatura divina e scommetto che non c'è, in tutto il Paradiso, angelo più bello di lei. Ingoio un fiotto di saliva e sibilo un "Mi dispiace. Io... stavo cercando il papillon di Vince."
"Eccolo." sforza un sorriso teso. Il velo cerca di nascondere i suoi occhi verdi madidi di lacrime, ma io so sempre quando piange, perciò istintivamente la trascino contro il mio petto e l'abbraccio.
Il mio è un gesto senza nessun doppio fine. Le voglio bene e odio vederla così. Tutto qui.
Singhiozza appoggiando la testa sul mio petto.
"Sono andata via ancora... ma..."
"Sshhh. Non importa. Non ne voglio parlare."
"Io ho bisogno di farlo."
"Hai scelto Paul. Va bene. L'accetto. Basta che tu sia felice Nalu."
Lascio la presa dell'abbraccio mettendo il farfallino in tasca.
Le do le spalle e mi incammino verso l'uscita ma lei mi blocca per il polso tirandomi verso di lei.
Rimango ad un soffio dalle sue labbra, nascoste dal velo, che velocemente solleva posandole dolcemente sulle mie. Altro che farfalle nello stomaco! Io sento un Uragano  di emozioni ogni volta ma...
Non ci cascherò ancora. No.
"Santo cielo! Scusate! Cercavo il bagno." farfuglia imbarazzata Emily.
"Di là." sospira frustrata Raven.
"Io devo..."
"Tu sei giá dove devi essere: al mio fianco. Esci con me e sposami."
Scoppio a ridere.
"Sei fatta?"
"Ma cosa devo fare per farmi prendere sul serio da te?"
"Dovevi rimanere accanto a me questa mattina. Avrei voluto svegliarmi accanto a te, ma tu non c'eri. Tu non ci sei mai. Non puoi sempre prenderti tutto e non dare mai niente. Non funziona così l'amore Raven."
"Ti prego Jace. Lo faremo funzionare. Insieme."
Sospiro. Ora che ho capito, che per me sei letale, devo trovare il coraggio per scacciarti dal mio cuore. Tutti i pensieri belli e brutti si attorcigliano sconclusionati nel mio Labirinto. Ti voglio. Ti vorrò sempre, ma non puoi continuare ad entrare e ad uscire dalla mia vita così,  perchè questo tira - molla continuo, questa tua insicurezza su di noi, mi sta uccidendo.
"Jace... ti prego... dimmi a cosa pensi davvero."
Così do voce ai miei pensieri.
"Noi due. Due scrigni contenenti due cuori. Il mio lacerato e morto è ancora chiuso a chiave avvolto da invisibili e letali spine. Il tuo è sempre stato meravigliosamente pieno di vitalità e bellezza. Due cuori così diversi che si sono incontrati e si sono aperti all'amore e alla passione travolgente che ci ha consumati. Due chiavi. La mia è andata persa tempo fa. La tua dovrei restituirla alla corrente dell'oceano per liberararti dalle catene che ti imprigionano ancora a me. Sono stato sciocco a pensare che due creature tanto diverse avrebbero potuto ingannare le leggi divine. Un demone come me non può macchiare la luce della tua anima angelica. Non sarei mai dovuto tornare. Gli inferi non ti appartengono. L'oscurità è solo mia.
Noi due, amore, come Romeo e Giulietta, ci apparteniamo e non ci apparteniamo. Non importa quanto ci amiamo perchè la nostra storia non avrà mai un lieto fine. Nemmeno nei miei sogni. Metterò fine a questo straziante amore prima che non ci sia una fine. Uno dei due deve farlo prima che sia troppo tardi. Sai che è giusto. Il nostro tempo è già stato. Finito. Non doveva più esserci un noi. Ecco perché tra poco ti sposerai e non sarai mia mai più. Non voglio più sfidare la sorte. Non voglio più usare sotterfugi per vederti. Non voglio mai più essere infelice per causa tua."
"Ma cosa diavolo blateri? Sei completamente ubriaco. Se mi lasciassi spiegare..."
"La cosa assurda è che sono perfettamente lucido. Io pensavo di amarti ma mi sono fissato sul ricordo di noi per troppo tempo che mi accorgo che la Nalu che amavo, era un'utopia. Io non ho bisogno di te come tu non ne hai più di me. Tu non hai mai avuto bisogno di me."
"Io respiro solo per te Ragazzo Solitario. Lo vuoi capire? Egoista stupido del cazzo? Sono qui per dirti che..." sbatte i pugni sul mio torace.
Stringo il pugno. Quello che sto per dirle mi fa ancora più male di tutto il veleno che le ho appena scaricato addosso. Ma lo faccio per me, perchè devo andare avanti senza di lei o giuro di impazzire. Fine. Di questo ho bisogno o finirò internato. Abbasso gli occhi. Mentirle senza guardarla, rende tutto più facile.
"Io non ti amo più Raven e lo dimostra il fatto che stamattina, dopo che non ti ho trovata nel letto accanto a me e ho realizzato che non mi ami, ho fatto l'amore con una sexy cameriera dell'hotel."

Il Labirinto di Spine 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora