Capitolo 3 - Paura

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-Si riprenderà.- rispose Deaton allo sguardo preoccupato di Stiles -È forte e ha avuto il buon senso di farsi un laccio emostatico, l'infezione si è propagata più lentamente.-
Il ragazzo tornò a sedersi su una delle poltrone della clinica e, mentre aspettava l'arrivo di tutta la combriccola, si ritrovò a pensare a ciò che Derek gli aveva detto: "ho bisogno di qualcuno con la tua intelligenza, ho bisogno di te."
Si grattò nervosamente la testa e ricontrollò per la trentesima volta il telefono: nessuna chiamata e nessun messaggio.
Andiamo Scott, dove sei? Pensò in ansia.
Aveva paura, lo ammise tranquillamente a sè stesso, paura che Derek in realtà non potesse farcela.
Si ricordava bene quella sera, lui che vedeva il suo stesso corpo che prendeva ordini da uno stupido demone.
Lui rinchiuso nella sua stessa mente, avvolto nelle stesse bende che si era messo nel tempo, pieno del silenzio che lo riempiva.
Aveva paura di poter fare di nuovo del male, di ritornare nella sua mente e di rivedere il buio.
La paura del buio non è paura stupida o così gli aveva detto Deaton, la paura del buio è la paura di non sapere cosa c'è dopo l'ostacolo.
"Saltare da una cima di una montagna con un letto di nuvole sotto", così l'aveva descritta, ma lui preferiva vederla in un altro modo: camminare in un tunnel buio, vedere la luce in fondo al tunnel e non riuscire a raggiungerla, con milioni di ronzii di voci, camminare in questa oscurità con la sola luce della torcia e avere intorno un mare di nero.
Stiles si mangiò un'unghia a sangue prima che Derek iniziasse a respirare regolarmente.
All'inizio si sentì una specie di roco sospiro e poi lentamente i polmoni si liberarono, il ragazzo fece un respiro di sollievo.
Cosa avrebbe fatto se Derek fosse morto?
E così, dal nulla, la domanda arrivò spontanea: e se lui fosse stato sul punto di morire, Derek cosa avrebbe fatto?
Il cervello prese a lavorare freneticamente, ma non fece in tempo ad elaborare una teoria perchè Lydia, Scott, Kira, Malia e Liam entrarono nella clinica.
Stiles si alzò di scatto, -Respira, si riprenderà.- rispose allo sguardo del migliore amico, Scott annuì sollevato.
Deaton li guardò per qualche secondo contrariato, -Forse dovrei scrivere "CHIUSO" in un'altra lingua?- si chiese ironico, Scott sorrise e gli diede una pacca sulla schiena.
Derek mugolò qualcosa nel sonno, troppo piano persino per le orecchie dei lupi mannari, Liam sospirò.
-Non credete che ci sia sotto qualcosa?- chiese lentamente rivolto al resto del gruppo.
-Tipo? Oh, ma certo! Si è sparato da solo un colpo mortale allo strozzalupo.- esclamò acido Stiles.
Perchè lo difendi, Stiles, perchè? Si chiese involontariamente.
Liam lo guardò per qualche secondo, -Beh, io non c'ero, ma... insomma da quello che mi avete raccontato Derek se n'è andato subito dopo che il Nogitsune è "morto".- disse mimando il segno delle virgolette -E ora ritorna all'improvviso, non vi sembra sospetto?-
Stiles aprì e chiuse la bocca un paio di volte per poi pensare che forse, dopo tutto, il piccolo Beta non avesse del tutto torto.
-Derek ci ha già detto il motivo del suo ritorno.- rispose Scott perentorio, Liam lo guardò per qualche secondo con le sopracciglia inarcate, poi annuì lentamente.
-Cos'ha detto?- chiese Lydia curiosa, Stiles si voltò verso la ragazza e la osservò soppesandola: i lunghi capelli rossi raccolti in una grande treccia spinata, gli occhi chiari che osservavano curiosi tutto ciò che li circondava, la bocca carnosa e rosea semi aperta.
-Ha detto che cerca qualcuno, l'altra parte di sè.- le rispose il ragazzo di malavoglia, Deaton si voltò improvvisamente e si avvicinò a Stiles.
-Hai detto proprio: l'altra parte di lui?- chiese preoccupato, il ragazzo annuì sorpreso.
-Ne sai qualcosa Doc?- chiese Scott rivolto al veterinario, lui annuì pensieroso.
-È una cosa complicata... L'altra parte di sè stessi è qualcosa che va oltre il semplice amore.-
-Un attimo, stai dicendo che è amore? Per... Derek?- chiese stupita Malia, Deaton annuì.
-È una parte del proprio cuore che viene involontariamente donato alla persona che si ama, un pezzo della propria anima, una parte di sè stessi. La persona amata si sente completa e dona lei stessa una parte di sè all'altra persona. Come vi ho detto è complicato.-
-Perchè?-
-Perché come in tutte le belle storie c'è un lato oscuro: se una delle due persone è avvolta dal dolore o dall'oscurità o da qualsiasi cosa possa ostacolare l'amore, l'altra persona sentirà un vuoto dentro di se e l'istinto la porterà a cercare l'amato.- Deaton si interruppe per qualche secondo osservando Derek steso sul tavolo grigio e freddo -È qualcosa che non si può controllare, le persone non sanno a chi donano la loro parte di anima perchè è una cosa involontaria.-
-Allora è impossibile aiutarlo.- disse Stiles con la voce tremante, Scott gli si avvicinò e gli diede una pacca sulla spalla.
-È possibile invece! Se le persone si incontrano c'è un modo... devo solo... Scott, per favore, passami quel libro di cuoio.- borbottò Deaton, il ragazzo gli passò velocemente il pesante tomo e sollevò una nuvola di polvere.
Deaton scorse febbrilmente le pagine fino ad arrivare alla 394 e lì si fermò per leggere:
Capitolo 25
L'altra parte di sè stessi.

Una leggenda narra di un uomo che senza volere donó una parte di anima ad una persona, la respinse e presto i due si allontanarono.
Accadde in un giornata di mezza estate che codesta persona -ignota all'uomo e anche a noi- ritornasse alla sua città di origine senza un preciso motivo, vagó senza meta per finire alla casa dell'uomo.
E allora capì, capì tutto quello che non aveva capito per quegli anni: il vuoto che sentiva, la disperata ricerca di qualcuno senza sapere bene chi, tutte quelle domande riconducevano sempre all'uomo.
Risposte furono date a quelle domande e l'amore fu consumato fino alla morte.
Da questo possiamo dedurre diverse cose:
1. Quelle due persone si incotreranno sempre, fino a quando non capiranno di essere l'uno l'altra parte dell'altro.
2. Quell'amore sarà qualcosa di più potente della stessa magia.
3. I rischi per i due saranno altissimi, se separati gli innamorati sono capaci di fare qualsiasi cosa, anche uccidere.

P.s. Non scappate dall'amore, non scappate dalla felicità. Cercate la luce in quel corridoio buio, cercate l'ancora che vi riporterà in superficie.
Cercate la vita.

Appena Deaton ebbe finito di leggere il gruppo si guardò negli occhi, uno per uno.
Sarebbe stato impossibile.
Proprio in quel momento Derek si lasciò sfuggire un mugolio e tutti poterono sentire perfettamente quelle parole: io lo amo.

Stiles si girò a guardarlo stupito: "Lo"? Questa persona è un "lui"? Si chiese perché fosse tanto stupito e il suo cuore perse qualche battito.
I ragazzi guardarono Derek preoccupati, l'uomo si alzò lentamente dal tavolo e si guardò intorno, il suo sguardo scivoló su tutti fino a fermarsi per qualche secondo in più in quello di Stiles.
E qualcosa avvenne, qualcosa nella testa del ragazzo scattò, troppo lontano per essere preso ma abbastanza vicino da vederne i contorni.
Derek spostò lo sguardo velocemente e lo piantò sul muro, dando le spalle al ragazzo.
L'hai sentito anche tu? L'hai sentita quella scossa che ho sentito io? Gli chiese muto Stiles.
-Cosa avete scoperto?- chiese con voce roca Derek.
-Ora te lo spiego...- gli rispose Scott dandogli un bicchiere d'acqua.

L'altra parte di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora