Capitolo 39

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Una volta avventurati nella sezione proibita della biblioteca tu e i tre ragazzi procedete lungo il corridoio centrale a piccoli passi, esaminando con cura le etichette di catalogazione in ottone, avvitate e incise sui frontespizi di ogni libreria all'altezza di ogni scaffale
S: "Di preciso cosa stiamo cercando?"
Tu: "Una qualunque informazione sulla Pandorica"
S: "È cosa sarebbe più o meno?"
Se: "Se lo sapessimo, non credi che non saremmo qui a giocare alla caccia al tesoro, capellone"
S: "Mocciosus..."
Ma Remus li interrompe appena in tempo
R: "SIAMO QUI DENTRO DA NE ANCHE 5 MINUTI E VOI AVETE GIÀ INIZIATO A BISTICCIARE COME DUE FEMMINUCCE! Senza offesa t/n"
Tu: "No, hai ragione. Se siamo qui è per un motivo ben preciso e tutti conosciamo la posta che c'è in gioco quindi basta, e pensiamo alle cose importanti"
I due ragazzi non trovano ne anche il coraggio di replicare, così proseguire nella vostra ricerca.
Arrivati alle menomale dedicate alla lettera "P" vi addentrate nel corridoio laterale e vi sfilate il mantello dalla testa lasciandolo scivolare a terra con noncuranza.
Tu: "Sirius puoi prendere il mantello? Se James sapesse come lo stiamo trattando probabilmente ci ammazzerebbe tutti e quattro"
S: "È tu come fai a saperlo?"
Tu: "Ricordi, genitori amici, case vicine, cresciuti assieme fino a quando siamo arrivati ad Hogwarts, quando poi lui deve aver preso un colpo de capoccia e ha iniziato a comportarsi in modo ridicolo?"
S: "Oh, giusto..."
Dice stendendo il grande pezzo di stoffa reggendolo per gli angoli, e ripiegandolo con una cura non gli avevi mai visto"
S: "Comunque potreste perdonarci per la questione della case, eravamo piccoli ed eravamo convinti che casa uguale vita"
Tu: "Vedremo come andranno le cose"
Termini amareggiata voltandoti, ricordarsi di questi ultimi anni non è mai stato piacevole, quindi rendi ad accantonare ogni volta i pensieri che ti sorgono a riguardo.
R: "Ehi, abbiamo trovato qualcosa!"
Esclama Remus dal capo opposto della libreria, sventolando con fatica a mezz'aria un massiccio libro.
Vi fate vicini agli altri due ragazzi che si siedono a terra appoggiando la schiena alle librerie.
Ti viene porto il manoscritto, di cui leggi nella mente le parole della copertina:

LA PANDORICA ATTRAVERSO I SECOLI
Di Pandora Black

S: "Black?! Non ho mai sentito parlare di una Pandora Black"
Se: "E di uno Scorpius Black?"
S: "Ne anche, perché?"
R: "Sei sicuro Sirius?"
S: "Certo, il soggiorno di casa mia è tappezzato con un arazzo raffigurante tutto l'albero genealogico della mia famiglia. Da piccolo spendevo ore a leggere tutti i nomi, potrei recitarli a memoria, ma questi due non li ho mai sentiti nominare"
Tu e Severus vi scambiate uno sguardo di intesa
Tu: "Poi vi spieghiamo meglio"
Fai scorrere le prime pagine fino a giungere in una che riporta le seguenti scritte

INDICE

Il vaso di Pandora..........................................p. 7
Posseditori fino al X secolo..........................p.25
Posseditori tra il X e il XVII secolo.......p.795
La perdita delle tracce.....................p.1390
Informazioni sulla Pandorica....... p.1443

Passi tra le dita gli angoli di carta in basso a destra, fino ad arrivare a quello che riporta il numero 7 e inizi a leggere ad alta voce:

Il vaso di Pandora

Per vendicarsi di Prometeo, figlio di Godric Grifondoro che aveva donato il fuoco ai babbani rubandolo tra le mura di Hogwarts, Scorpius Black decise di usufruire dell'aiuto inconscio di sua figlia Pandora. Ella era bellissima come se fosse stata dipinta da Afrodite stessa, intelligente come Era aveva insegnato le arti manuali e la cui voce era paragonabile solo a quella di Apollo.
Un giorno Scorpius donó un vaso indistruttibile alla figlia ordinandole categoricamente di non aprirlo.
Tra i tanti doni della ragazza, peró, spiccava anche la sua curiosità che la spinse a scoperchiare il vaso, nel quale non trovò del grano, come raccontatole dal padre, ma bensì quel contenitore racchiudeva tutti i mani del mondo, che nel momento dell'apertura vennero riversati all'esterno.
I babbani vennero destinati così ad una vita segnata dalla paura e repulsione per qualunque tipo di magia, arrivando addirittura a detestare e perseguitate quei poteri che li avevano resi grandi grazie al fuoco.
Pandora Black per timore delle conseguenze che avrebbe potuto avere una nuova apertura del vaso, decise di incidervi sopra un avvertimento per i futuri posseditori, che avrebbero dovuto essere degni quanto lei di questo dono maledetto: coraggiosi, intraprendenti, intelligenti e di animo buono; inoltre ribattezzò il vaso come "Pandorica", al fine di non essere succube ad una totale manipolazione del padre, ma difendere quell'oggetto in parte anche suo.
Si narra che solo nel momento in cui i degni eredi di Pandora Black apriranno il vaso, non per curiosità, ma per necessità, da esso verrà scaturita la speranza per un mondo nuovo e migliore.

Dopo aver pronunciato quelle ultime parole nella stanza cala un silenzio assordante fino a quando non viene rotto da urla attonite
S: "CHE COSAA?!"

Spazio autrice
Cosa ne pensate? Scusate se è corto ma la riscrittura del mito di Pandora mi ha rubato non poco tempo, e poi in queste settimane sono piena di cose da studiare e quindi ho veramente poco tempo per scrivere, infatti non so se riuscirò ad aggiornare nuovamente prima della prossima.
Spero mi possiate capire😅

Camilla

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