Capitolo V - Non starai scappando...

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Klaus, non contento del costante senso di instabilità che prova quando pensa alla città in suo potere, inizia a riorganizzare i suoi piani, a cominciare dalla fazione dei vampiri del quartiere che prima erano fedeli a Marcel.

Li riunisce in un piccolo locale bar dove sa che spesso passano il tempo e per arrivare ad un accordo con il vampiro Diego restituisce il loro amico Thierry, che fino a quel momento aveva tenuto prigioniero. Arrivati ad un equilibrio, sebbene lui stesso sappia quanto sia fragile, affida un compito a Diego per agire contro le streghe. A fine riunione, l'unico che rimane lì nella sala un po' scarna è Marcel, seduto davanti al bancone; fino a quel momento era rimasto in disparte e silenzioso con lo sguardo spento e chiaramente ancora arrabbiato e distrutto per la morte della giovane Davina. L'ibrido spezza quella tensione con fare serio, non sa bene cosa aspettarsi a questo punto dal vampiro in questione ≪Marcel... speravo ti unissi anche tu a Diego≫.

L'altro però non ha intenzione di stare al gioco del Mikaelson, qualsiasi esso sia; svia il discorso freddamente, senza guardarlo, perchè ora l'unica cosa che gli interessa è un'altra persona che vuole proteggere ≪Dov'è Frida?≫ chiede senza mezzi termini versandosi da bere da solo senza aspettare il barista, anche lui vampiro.

Il sorriso di circostanza di Klaus sparisce immediatamente e il suo corpo si irrigidisce come ormai accade ogni volta che l'argomento del discorso diventano improvvisamente la psicologa e Marcel ≪Dove tu non la troverai≫ chiude il discorso con tono che non ammette repliche.

≪La tieni segregata in quella casa eh... ma non preoccuparti ci starà per poco. Non si merita certo questo e tu non meriti la sua compagnia.≫ ribatte Marcel a denti stretti usando apposta parole velenose, fregandosene di quanto sia visibile sul suo volto l'amara emozione della gelosia.

Klaus si trattiene a stento dal saltargli al collo ed allo stesso tempo è combattuto nel cercare di non farsi vedere più di tanto interessato, neanche lui sa veramente cosa prova per quella ragazza ≪Questo non ti riguarda.≫ mormora freddamente guardandolo minacciosamente, un pugno leggermente stretto.

Marcel da parte sua invece ghigna, soddisfatto dell' indiretta confessione dell'altro che così gli ha confermato i suoi sospetti su dove si trovi la giovane ≪Vedremo cosa ne penserà lei.≫ sparisce davanti ai suoi occhi a velocità da vampiro diretto verso la villa.

L'ibrido rimane momentaneamente bloccato, troppo confuso dalla conversazione appena avuta da non poter immaginare che il suo ex figlioccio si stia dirigendo alla villa; ordina un altro drink prima di lasciare il locale e camminare lungo la via del quartiere nella speranza di schiarirsi le idee.

Frida nel frattempo, sempre più sconsolata e nervosa a causa della reclusione forzata, disegna qualche bozza sul suo blocchetto sospirando di tanto in tanto, così concentrata sul lavoro da sobbalzare spaventata quando la porta si spalanca violente...

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Frida nel frattempo, sempre più sconsolata e nervosa a causa della reclusione forzata, disegna qualche bozza sul suo blocchetto sospirando di tanto in tanto, così concentrata sul lavoro da sobbalzare spaventata quando la porta si spalanca violentemente sbattendo contro il muro, da cui si stacca un po' di intonaco ≪Ma... Marcel?!≫ esclama stupita portandosi una mano sul petto palpitante, per poco non le veniva un infarto.

Souls of BloodWhere stories live. Discover now