2.

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Harry aveva acconsentito ad accompagnare Charlie alla mostra.

L'esposizione era situata nel museo di Black Angel City e c'erano già uomini di qualsiasi razza ed età che affollavano l'ingresso.

Harry si guardò attorno, interessato.

C'erano dei quadri molto particolari appesi alle pareti bianco latte e camerieri vestiti con degli smoking neri che passavano con dei grandi vassoi su cui erano sistemati dei flûte di champagne tra gli uomini che ammiravano le opere.

Quando giunsero a loro, Harry afferrò un bicchiere mentre Charlie lo copiava.

"A me non sembra molto una mostra per cani, questa..." Disse Harry guardandosi attorno.

"Perché non è qui che la fanno.." rispose il rosso portandosi il bicchiere alle labbra.

"In che senso?" Chiese Harry, confuso.

"Bisogna proseguire..." Disse l'uomo indicando la stanza adiacente.

Harry annui.

"Fammi strada..." gli disse.

La seconda stanza aveva quadri più colorati ma era sempre una mostra.

Harry si guardò attorno.

“Charlie… sei sicuro che sia il posto giusto per un’esibizione di cani?”

“Da quando sei così impaziente?” Lo prese in giro Charlie entrando in un’altra stanza.

Harry sollevò lo sguardo e il suo cuore perse un battito.

Al centro della sala, su una piattaforma bianca rialzata, un giovane dai capelli biondo platino, completamente nudo, era esposto come un’opera d’arte.

Gli uomini presenti stavano mormorando qualcosa mentre facevano tintinnare i bicchieri con lo champagne.

Harry sentiva provenire dei gemiti dal ragazzo, che aveva la bocca occupata da una gagball rossa legata con delle cinghie nere dietro la testa, il corpo era leggermente inclinato in avanti e le sue braccia erano legate con delle corde dietro la schiena.

Harry stava osservando affascinato il giovane quando la piattaforma prese a muoversi all’improvviso, roteando lentamente.

Harry sussultò quando si rese conto di cosa era il leggero ronzio che aveva sentito mettendo piede nella stanza.

Un dildo nero, attaccato ad una macchina sistemata dietro il giovane, entrava ed usciva dal suo ano, violandolo sotto gli sguardi attenti dei pervertiti presenti.

Ogni volta che la macchina penetrava completamente il giovane, questo mugolava qualcosa, facendo ridere i presenti.

Harry spostò lo sguardo verso il suo volto.

Era molto giovane, doveva essere intorno ai vent’anni, massimo ventuno.

Le guance erano rosso fuoco e il sudore gli imperlava la fronte e gli incollava i capelli.

Il suo mento era bagnato per via della saliva che non riusciva a deglutire, andando a lucidare il petto.

Il corpo era magro e bianco come il latte.

Ad un tratto, con la coda dell'occhio, Harry vide un uomo abbassarsi e prendere un piccolo telecomando nero.

Lo puntò contro il giovane e la macchina che lo scopava prese a muoversi ancora più velocemente.

Il ragazzo singhiozzò e la pedana prese a muoversi facendo un giro.

Si fermò mostrando a tutti l’ano abusato del giovane.

~Drarry~ I'm a Slave For youWhere stories live. Discover now