Mystic Falls 4 Ottobre 2009

4.2K 209 19
                                    

Le mie emozioni stanno implodendo.

Dopo anni di torpore, tornare qui mi sta divorando.

Mystic Falls.
Mio fratello.

Katherine.

Elena.

E' come se tutto mi si mescolasse dentro creando una reazione chimica distruttiva.

Devo sfogare le emozioni.

Trasformarle in qualcosa che distrugga qualcuno che non sia io.

Detesto questa città.

Ha distrutto la mia vita.
Ha ucciso il mio amore.

E ha ucciso me e tutto quello che sarei potuto diventare.
Prigioniera di convenzioni da benpensanti pretendeva che combattessi una guerra che rendeva onore degli assassini.

E io non volevo uccidere altri ragazzi come me per proteggere gli interessi di pochi vigliacchi.

E invece no, qui tutti pretendevano che mettessi una giubba rossa da confederato, per difendere l'onore di schiavisti che bramavano potere e non giustizia.

Mio padre per primo.

E la vergogna che ha provato a riversare su di me era solo il riflesso della sua incapacità di amarmi capirmi e accettarmi davvero.

E con quella stessa presunzione ha ucciso Katherine.

Ed eccola Mystic Falls, una città ricostruita sulle ceneri della sua ipocrisia.

Dove il Consiglio ha ucciso i vampiri e poi si è impossessato delle loro ricchezze.

La storia fatta dai vincitori.
Una città ereditata da codardi.

E il primo è mio fratello che si aggira per il mondo con aria candida e cuore puro, gesti galanti e toni da eroe.

Mi rinchiude e mi giudica e si comporta come se dovesse salvare il mondo suo malgrado.

Come se non avesse mai ucciso nessuno lui.

Come se nostro padre non fosse stato la nostra prima vittima.
Nostra si, perché se non lo avesse ucciso lui l'avrei fatto io.

E io amo Stefan.

Lo amo perché l'odio che nutro per la sua ipocrisia e il nostro passato è l'unico vero legame che mi resta con la mia umanità.

Persino in cella, odiare lui era l'unica cosa che mi permetteva di non spegnere tutto.

E lo odio perché a volte mi sembra di sentire il calco delle sue braccia sulle mie spalle e il fiato corto di felicità e sollievo con cui mi aggrediva quando tornavo dal fronte.

La felicità istintiva che sentivo io ogni giorno dietro un fucile, quando pensavo che era lui che proteggevo ogni volta che uccidevo un ragazzo come me.

Che era l'unico per amore del quale ero disposto a sporcarmi l'anima del sangue di altri e forse anche del mio.

Diventiamo animali in guerra facendo l'odio dall'amore che ci rende umani.

E quando adesso sento salire quell'amore so che è la parte umana che non potrò spegnere mai.

Lo odio perché non potrò odiarlo mai.

E perché quando ieri Logan Fell stava per ucciderlo l'istinto di proteggerlo è stato incontrollabile.

E poi c'è l'amore che mi scoppia dentro.

C'è Katherine e c'è Elena.

Parlare di Katherine ad Elena è la peggiore perversione che ho deciso di concedermi.
Sentire ogni singolo battito del suo cuore quando è con Stefan e poi quando è con me. 

Vederla ridere, farla sognare, ascoltarla respirare.

Entrare nella sua vita come un soffio di vento ma regalarle tutto il peso dell'amore per un'altra.

E si sente speciale quando la guardo.
Lo sento dal suo cuore che accelera.
E lo vedo nella luce dei suoi occhi.

E non lo sa che i miei occhi reagiscono a una donna che non è lei.

O forse che lei regala ai miei occhi una donna più bella e viva di quella che pensano di amare.

Oh Elena.

Come vorrei dirti la verità.

Avvicinarmi abbastanza da lasciare che il tuo odore mi sveli chi sei davvero.

Se sei solo l'involucro di un amore lontano 145 anni o sei il dubbio di non aver amato mai?
Provare ad avvicinarmi abbastanza da regalarci quel brivido che ci permetta di riconoscerci.

E sei una ragazza che non ha visto nulla.

Che si lascia incantare da una frase qualsiasi.

'Non si riduce sempre tutto all'amore per una donna'

E ti imbarazzi, mi sorridi.

Per un attimo i tuoi occhi scivolano verso lo sguardo della ragazza del bosco.
Solo il tempo di ricordarti che mio fratello è in giardino e sta ballando con un'altra.

Come fai Elena a non ricordare il mio sguardo e a reagire come se lo conoscessi da sempre?

Siamo due idioti incompiuti che si conoscono da sempre senza essersi incontrati mai.

E vorrei dirti chi sono, cosa sono, rendere vera ogni nostra parola e invece non tocca a me.

A me resta il fingere di essere l'idiota che hai schiaffeggiato.

Perché la verità non è mia questa volta.

La mia verità è quella che mi aspetta in quella cripta.
La mia verità è quella che devo a me stesso dopo tanto.

E' il mio dolore sospeso da troppo tempo in un limbo in cui ho rinchiuso anche l'amore per Stefan.

E quando tutto questo torna a tormentarmi l'alternativa alla pazzia è spegnere tutto o tormentare gli altri.

E allora infierisco su questa città, causa eredità e conseguenza dei miei errori e delle mie miserie.

Ma se lo facessi per vendetta dovrei mettere un dolore all'inizio della cattiveria e c'è già troppo dolore in me. 

Per questo uccido e torturo e perseguito Vicky Donovan, perché non ha nulla a che fare con quella sofferenza.

E' solo una vittima qualsiasi.

Un motivo per divertirmi.
Il sadismo della coscienza.

Devo lasciare pezzi della mia cattiveria per avere sempre intorno qualcosa che mi ricordi quello che sono e quello che non voglio diventare.

Ogni cattiveria fatta a Vicky Donovan o a Caroline Forbes va a riempire gli spiragli di umanità aperte dal calco delle braccia di Stefan o delle mie mani che accarezzano Elena.

Devo trovare Katherine.

Liberare Katherine.
Riavere Katherine.

La verità e la pace.

E manca poco.

d.

Il diario di DamonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora