Bloodborne, riscoprendo l'orrore

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Questo articolo contiene spoiler, se non avete ancora giocato Bloodborne e volete farlo state lontani da codesto capitolo, se dopo questo avviso leggete comunque sedetevi sulla testa di un Succhiacervelli (in parole povere: attaccatevi al cazzo).

Una francesissima Joker.

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Vi siete mai chiesti cosa significhi conoscere?

Vi siete mai chiesti se per la razza umana sia un bene conoscere?

E per chi crede in dio: Vi siete mai chiesti se il mondo sia effettivamente fatto per noi o ci sia qualcosa che noi non comprendiamo?

A 84 anni dalla morte prematura di H.P Lovecraft e a 6 anni dall'uscita di bloodborne ho deciso di parlare di quello che è forse uno dei migliori giochi della storia, nonché del decennio.

Bloodborne è un videogioco molto particolare, stiamo parlando infatti del diretto successore spirituale della serie dei souls.

Quando parlo di questo gioco ammetto di essere poco super partes, perché si tratta di un gioco che conosceva bene quali sono quei punti deboli: Lovecraft, il gotico, lo steampunk, i souls-like, il mondo onirico sono tutti elementi che ho sempre adorato e che in questo gioco si uniscono perfettamente, per creare uno dei giochi più singolari di sempre, capace di essere un degno successore, se non anche migliore della trilogia dei souls.

Ma lasciamo stare le lodi e parliamo del gioco in se.

La trama, il significato della conoscenza e la condizione umana

Prendiamo la mia prima domanda, cosa significa conoscere?

Noi possiamo dividere la nostra mente in due lati, quello logico e razionale e quello istintivo e irrazionale, ma quale di questi due lati è quello che ci permette di conoscere?

Cartesio sosteneva il primo lato, per lui è solo attraverso il dubbio metodico e l'analisi logica e razionale che si possono svelare i segreti del mondo.

Secoli dopo pero, un altro filosofo avrà un'idea diversa di conoscenza, ed era Friedrich Nietzsche; per Nietzsche infatti, la sola razionalità non solo non basta na può anche essere un freno e la vera conoscenza può essere raggiunta solo tramite l'istinto creativo e il gioco.

Abbiamo quindi due strade diverse per cercare la conoscenza, il cervello contro il cuore, la mente contro la carne, la logica contro l'istinto, l'emisfero destro contro quello sinistro.

Da questo scontro inizia la storia di Bloodborne. Ci troviamo a Byrgenwerth, una località rurale situata su un vasto lago, dove uno studioso di nome Willem aveva iniziato a porsi delle domande esistenziali ed era giunto a una conclusione: noi pensiamo sul più basso dei piani esistenziali, abbiamo bisogno di più occhi.

Egli aveva capito che il mondo in cui lui viveva era immenso e che la razza umana era un piccolo atomo in un universo che per la maggior parte sfuggiva alla loro comprensione e sognava dunque di portare la razza umana verso i piani più alti, aveva radunato un folto gruppo di allievi, i quali per trovare un modo di evolvere l'umanità, esplorarono i labirinti sotterranei di Yharnam, una antica città dall'architettura Gotica.

Queste rovine note come "labirinti del calice" erano i residui di un'antica civiltà preumana, gli pthumeriani, i quali nascondevano dei misteriosi segreti andati perduti con loro.

Questi segreti erano collegati coi Grandi esseri, creature divine che trascendono l'umana comprensione e sfuggono alla nostra mente limitata, muovendosi attraverso più piani esistenziali, qui vi è presentato il primo elemento della filosofia lovecraftiana, del quale bloodborne è intriso: la filosofia del cosmicismo.

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⏰ Last updated: Apr 15, 2021 ⏰

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