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Pov Enea

Gioco con l'accendino stravaccato sulla mia poltrona di pura pelle nera.

Io: Sai Mr.Brown, tutti pensano che il sadico nella mia famiglia sia mio padre, ma in realtà...

Mi alzo prendendo il bidone di benzina.

Io: In realtà sono io.

Lo svuoto tutto sul suo corpo.

M.B: No no! Ti prego!

Io: andiamo, non sono mica Dio.

Metto lo scotch sulla sua bocca, lo guardo ghignando e accendo il falò.

Io: Mi raccomando, ripulite tutto.

I miei uomini annuiscono, esco da quel posto e salgo in moto per poi tornare a casa.

Io: Ciao papà.

P: Ehy Enea, hai fame?

Io: No papà prendo un succo soltanto, ho gli allenamenti.

P: Hai già chiamato il coach?

Annuisco, fingere di essere il solito bravo ragazzo mi riesce bene, alla perfezione direi, ma so anche che lui sa tutto.

Pov Ares

Cade a terra con il viso distrutto.

Gli sputo sopra per poi scendere dal ring, sto continuando ad allenarmi nonostante l'incontro è tra due fottute ore.

L: Ares, devi prepararti.

Io: si andiamo.

L: Ho controllato la lista dei nomi che saranno qui stasera, viene anche Enea.

Me lo aspettavo, quel biondino ha qualcosa in mente, lo si vede dai suoi occhi, da come guarda la gente, da come sembra un angioletto, ma soprattutto lo si vede da come mi guarda, non cerca di sfidarmi, cerca la mia amicizia, il mio aiuto...

Io: Luke esci, devo lavarmi.

Se ne va lasciandomi i pantaloncini puliti e i boxer.

Stasera vincerò, lo so per certo.

Appoggio i palmi delle mani alle piastrelle della doccia, faccio scorrere l'acqua bollente sul mio corpo e i pensieri mi invadono la mente.

La porta del mio spigliatoio si apre.

Io: Luke cosa c'è?

Chiudo l'acqua e metto l'asciugamano in vita, sento una mano piccola sulle mie spalle, ed ecco anche l'altra ma è sulla mia vita.

Scatto prendendo per la gola quella persona sbattendola al muro. È Enea!

Io: Tu che cazzo ci fai qui?!

Sorride.

E: Volevo augurarti buona fortuna per l'incontro.

Io: Ed io ti credo ovviamente.

Mi avvicino al suo viso e lui Sorride.

Io: Se volevi farmi un lavoretto di bocca, avresti potuto chiedere.

Ghigno, i suoi occhi sono sul mio corpo, vagano da tatuaggio a tatuaggio.

E: sei ricoperto d'inchiostro.

Io: Almeno io non sembro sperma, sei così bianco che se dovessi eiaculare su di te, non si noterebbe nemmeno, un po di nero sul tuo corpo starebbe bene.

Fa finta di pensarci e Annuisce.

E: Si vero, ma poi non avresti più voglia di sborrarmi addosso.

AgrodolceWhere stories live. Discover now