Amore: Secondo Atto

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Pianti silenti inondano il mio cuore mentre comprendo le verità nascoste che si celano dietro l'amore,
dietro la mia amata
e dietro ogni lacrima versata.

Suvvia, mi dicono,
non esser così pessimista,
non esser vittimista.
Sarà tutto nella mente,
il cuore solitamente
non mente.

Ma io vi dirò egli non solo mente
lo fa spudoratamente.
Ti dice che avrai grandi cose,
mostrandoti emozioni suntuose,
tuttavia è tutto un inganno,
egli è solo un tiranno.

Ti obbliga a compiere il suo volere.
Ti fa credere che sia tuo dovere.
Ti costringe al dolore tuo e della tua amata sostenere.
Dicendoti "ne varrà la pena, io son suo
e il suo è tuo"
ma se poi così non è?
E se poi lo stesso sentimento mon c'è?

è diversa la faccenda da qui.

Ma chi sono io per dire che lì
non è qui?
Io, vittimia di tal sortilegio.
Io, che ho sviluppato una grave forma della sindrome di stoccolma.
Il mio amore è qui in balia delle tempeste,
mentre l'altra metà partecipa alle feste.

Qui, abbandonato.
Da un branco di lupi braccato.
E da un po' illuminato
che da nessuno è ricambiato.

Solo ci si sente in questo lager, dove a subire lo sterminio sono i miei molteplici cuori.
Ogni colpo,
ogni morto,
ha un peso
e da me non è dipeso
se per ella è di peso.

Ogni passo.
Ogni masso.
Ogni lasso
di tempo trascorso pensando sia giusto così.
È questo il peso che i caduti han dovuto subire,
ed è questo il corpo morto che ancor io non son in grado di seppellire.
Sento un dolore al petto.
Sento che tutto questo sia scorretto.

Ma di che mi lamento? In fondo son soltanto un oggetto.

Canto NotturnoWhere stories live. Discover now