T: "Lele non so come dirti che siamo solo amici, niente di più e niente di meno" esclamo esasperato, portandomi le mani nei capelli.
L: "Già, un'amica di cui eri innamorato prima di stare con me"
T: "L'hai appena detto anche tu: prima di te. Lo sai che amo solo te"
L: "Lo so che mi ami, ma mi sembra che la storia si stia ripetendo: prima Giulia, ora Martina"
Mi allontano da lui.
T: "Allora è questo il problema: tu non ti fidi di me"
L: "Beh non puoi farmene una colpa. Devo ricordarti cosa è successo con l'altra tua amica?"
T: "Dio Lele, ancora questa storia? Quante volte devo dirti che mi dispiace, che è stato solo un momento di debolezza e che per me non ha significato assolutamente nulla?"
L: "Almeno io ho cercato di metterci una pietra sopra, di andare avanti. Ma ti giuro che non passa un giorno in cui io non vedo ancora e ancora voi due nel nostro letto. Non hai idea di quanto tu mi abbia distrutto Tancredi, ma nonostante tutto ho cercato di giustificarti e di perdonarti perché ti amo. Più di qualsiasi altra cosa, e lo sai. Ma non riesco a rivivere la stessa storia." ammette cominciando a piangere.
T: "Lo so che sono stato un pezzo di merda, ma io amo te"
L: "Non basta l'amore in una relazione, Tancredi. Lo sai una delle cose principali che mi ha fatto innamorare di te? La tranquillità che mi davi e la fiducia che avevo in te soprattutto. Cose che negli ultimi 5 mesi, da quel famoso episodio, non riesco più a trovare in te e tu non riesci più a trasmettermi. Il problema è che io non mi fido più come prima e sono troppo geloso, mentre tu sei semplicemente fatto così: incapace di mantenere un rapporto stabile. E non te ne faccio una colpa, ma ti conosco io e ti conosci tu. Siamo troppo diversi, incompatibili. "
Ora piango anche io.
T: "Mi stai lasciando, Lele?"
Lui non risponde, mi guarda negli occhi e si sfila l'anello che ci unisce e lo poggia sulla scrivania della nostra, ormai vecchia, camera.
T: "Bene" e faccio la stessa cosa io.
T: "Posso baciarti un'ultima volta?" gli chiedo avvicinandomi.
L: "Devi farlo" risponde mettendo le sue mani sulle mie guance.
Tremolante mi avvicino a lui, e faccio scontrare le nostre labbra per l'ultima volta. Non c'è fretta, passione. Solo amore e, purtroppo, un addio.
L: "Ti amo Tancredi, tantissimo" mi dice appoggiando la sua fronte contro la mia.
T: "Anche io Le, anche io " rispondo lasciandogli un bacio in fronte.
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Sono passati due mesi da quel giorno e sono davvero a pezzi. Viviamo nella stessa casa ma è come se fossimo distanti milioni di kilometri. Lui è tornato a dormire con Diego, e io con Gian. Passa la maggior parte delle giornate in camera e quando siamo obbligati a stare nella stessa stanza, per fare i Tik Tok o per i pasti, ci ignoriamo completamente. Diego mi odia, ogni volta che mi vede vorrebbe darmi un cazzotto in faccia, ma viene sempre placato da Gian: basta una sua parola, un suo gesto e lui si calma immediatamente. Onestamente non biasimo Diego, me lo meriterei un bel cazzotto in faccia, anche più di uno in realtà. Perché è colpa mia, ho rovinato tutto, come sempre. Ho distrutto la cosa più bella che mi fosse capitata nella vita. Lui mi ha dato il suo cuore e io non ho saputo trattarlo come merita.
Sono seduto sul divano, a fissare il televisore spento e a pensare a quanto mi manchi Lele, persino le cose che fi fanno arrabbiare di lui.
G: "Tutto bene?"
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