Incontro Di Poteri (Percy Jackson & Harry Potter Crossover)

Lo Smistamento

I sette eroi, insieme ai tre maghi, fecero il loro ingresso nella Sala Grande. Annabeth era affascinata dall'architettura dell'immenso castello e non smise un momento di blaterare cose riguardanti la struttura.
Piper si torturava le mani dal nervosismo mentre Jason cercava di tranquillizzarla, Leo faceva battute e Reyna rideva compiaciuta. Intanto Hazel e Frank parlavano di come avrebbe potuto essere la nuova scuola e si guardavano in giro curiosi.
I ragazzi poterono osservare che su un palchetto rialzato era depositata una sedia dove sopra giaceva un cappello di seta logoro e rattoppato da mago. Ad un certo punto la professoressa McGranitt strotolo' una pergamena e cominciò a leggere i nomi degli studenti. Ogni studente, quando veniva chiamato, si sedeva sulla sedia e gli veniva posizionato il cappello sul capo. Esso, dopo poco, urlava il nome della casata a cui il suddetto studente avrebbe dovuto appartenere. Dopo poco fu il turno di Annabeth. La giovane si andò a sedere e la professoressa le mise il cappello sulla testa. Il cappello, dopo una buona manciata di secondi, annunciò il verdetto: Corvonero!
Ovviamente, la figlia di Atena era finita nella casa degli intelligenti.
Anche Piper venne smistata nella stessa casa di Annabeth.
Successivamente Leo, Percy, Jason e Reyna vennero smistati nella casata di Grifondoro mentre Hazel e Frank nella casa di Tassorosso.
La figlia di Ares, invece, venne smistata nella casa di Serpeverde.
Appena terminata la cerimonia dello smistamento tutti gli studenti si sedettero ognuno ai tavoli della propria casa con i propri nuovi compagni.
Subito comparve magicamente la cena sulle tavolate e i ragazzi si affrettarono a rimpinzarsi di ogni tipo di leccornia.
Finita la cena i Prefetti di ogni casa, accompagnarono gli alunni ai dormitori e appena i semidei si misero in letto, crollarono in un sono profondo.
Non sapevano cosa avrebbero dovuto affrontare, penso' il figlio di Poseidone, ma perché preoccuparsi del futuro invece che pensare al presente? E il presente era farsi una bella dormita in un letto comodo e caldo. Le luci si spensero, non si udì più nessuna voce e il castello piombò nell'oscurità della notte solo con spiragli di luce lunare che filtrava dalle finestre delle stanze.