Secondo Capitolo

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Lucas

-Buongiorno, signore. Come sta quest'oggi? La trovo bene-
-Non fare domande e pensa a guidare- gli risposi, mentre prendevo posto sui sedili posteriori della mia Rolls Royce nera.

-Perché ci sei tu e non William , oggi?- chiesi, con tono autorevole. Gli occhi puntati sullo specchietto retrovisore, per guardare quelli dell'autista.
-Non sono autorizzato ha darle questa informazione, signore- rispose senza distogliere lo sguardo dalla strada.
Michael era uno degli autista che lavoravano per la mia famiglia, fin da quando ero bambino, e a causa di questo avevano la tendenza a non rispettare la mi autorità nei loro confronti.
-E' tutto a posto signore?- mi chiese. Neanche mi degnai di rispondergli.
-E' in pensiero per l'inizio dell'accademia? Inizia domani, giusto?- la mia risposta si limitò ad un cenno con la testa. Spostai lo sguardo sulla strada oltre il finestrino, una lunga via contornata da file di alberi, mi tornarono alla mente ricordi del passato.

Era l'ultima settimana di agosto. Avevo appena fatto ritorno a casa dopo un'estate trascorsa a girare in città, tra alcol e marijuana, tra donne e libri. Quella fu' l'estate dei miei diciotto anni, volevo divertirmi e così è stato. Decisamente troppo.
Mio padre mi aveva mandato a chiamare, così mi presentai al suo ufficio di casa.
Bussai alla porta tre volte prima di udire il suo "Avanti". Avevo i suoi occhi puntati addosso mentre percorrevo i tre metri fino la poltrona su cui mi sedetti.

-Hai idea di quanto la tua estate mi sia costata?- chiese, prima di fare un lungo tiro dalla sua pipa.
I suoi occhi verdi erano fissi sui miei, senza alcuna emozione, solo rabbia.
Ho sempre avuto un pessimo rapporto con mio padre, in parte perché non mi ha mai dimostrato alcun tipo di affetto, neanche al funerale di sua moglie, mia madre.
Allungai una mano per prendere il pacchetto di sigarette, dopodiché ne misi una tra le labbra e l'accesi.
Notai il suo sguardo disgustato mentre il fumo si espandeva nella stanza. Non approvava il mio vizio delle sigarette, nonostante me lo portassi dietro da anni ma essendo diventato maggiorenne non poteva aprire bocca a riguardo

-Ho preso una decisione sulla tua carriera scolastica- disse, alzandosi in piedi.
-Quale carriera? Diciotto anni li ho compiuti a maggio, padre- replicai
-Ma non hai un diploma, né hai frequentato l'ultimo anno. Per questo, ho deciso di iscriverti alla Bright Academy- camminava per la stanza con entrambe le mani dietro la schiena.
-Non ho alcuna intenzione di- non mi diede il tempo di terminare la frase che percepì la sua mano sbattere forte sulla mia guancia. Mi aveva dato uno schiaffo.

In diciotto anni della mia vita, mio padre mi aveva dato solamente due schiaffi, e quello era il terzo. Ciò mi fece capire quanto fosse arrabbiato e deluso.
-Ti ho già iscritto. Inizierai tra una settimana, precisamente il primo del mese di settembre. Non ho intenzione di corrompere nessun docente per farti avere dei voti alti. Ti dovrai impegnare Lucas, e soprattutto studiare. Se verrai bocciato un'altra volta e non otterrai il diploma sarai diseredato e le tue quote dell'azienda andranno a tua sorella. -
Tornò a sedersi alla scrivania, fissandomi negli occhi con sguardo severo.

-Sono stato chiaro, Lucas?-

Tornai alla realtà quando mi arrivarono alle orecchie decine di clacson e urla, davanti a me diverse auto procedevano lungo la strada senza far caso alle persone che attraversavano senza neanche alzare lo sguardo da terra. Mi trovavo aYork.
-Fermati qui!- ordinai. Una volta sceso dall'auto mi resi conto che stava iniziando a piovere. Dovevo sbrigarmi!
Camminai lungo il muro di una casa finché non giunsi in una via della città che mi piaceva particolarmente. Un caffè ed una libreria erano affiancati. Le due cose che preferisco.

Accadde quando spostai lo sguardo sulla strada, che la vidi attraversare lentamente facendosi spazio tra le persone a gomitate. Era diretta verso la libreria nella quale ero solito andare una volta a settimana, e vi entrò.
Ad essere sincero, non so cosa mi prese, fu come l'istinto, qualcosa che mi spinse a seguirla all'interno della libreria. 

DesiderioWhere stories live. Discover now