NUOVA APPARIZIONE

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JULIETTE:Aspetta ho sentito qualcosa.

Lentamente mi avvicinai verso il provenire delle voci,esattamente provenivano da un punto preciso del bosco vicino alla villa dei Mickaelson,più mi avvicinavo e più sentivo parlare.
"Bene,bene,adesso voglio che mi ascoltate per bene cari Stefan e Damon"

La mia espressione sul viso cambiò all'istante,dietro di me Kai che mi seguì mi chiese che avessi.

JULIETTE:Stefan e Damon,sono là dentro,sono in pericolo devo entrare.

Quello che la mia testa in questo momento pensava è al fatto di non aver riconosciuto la voce di quella donna,non ho mai sentito la sua voce.

KAI:Tesoro,ti senti bene?

Non risposi,stavo cercando di capire che fare e come.

KAI:Juliette..

JULIETTE:Shhhh,non urlare,vado ok?

Dissi dirigendomi più avanti per raggiungere il punto.

KAI:Aspetta,dove vai da sola,vengo anch'io.

JULIETTE:No Kai..è pericoloso.
KAI:Lo so,anche per te lo è.

JULIETTE:Ok andiamo.

Eccoci arrivati,eravamo praticamente in una specie di cantina sotterranea che apparteneva alla famiglia di Tayler anticamente,questo posto nasconde una quantità di sotterranei incredibile.
Scendiamo le scale e arriviamo davanti ad una porta di ferro,sto per aprirla con la forza quando Kai mi ferma dal braccio.

KAI:La apro io.

JULIETTE:Sbrigati però.

KAI:Fatto.

Entriamo subito e davanti stavolta c'è una barriera di muro e dietro essa dei colpi,presa dalla paura tiro velocemente la barriera buttandola giù e davanti vedo Stefan e Damon appesi al tetto della stanza tramite delle catene.
Avanzo verso loro e Kai mi segue.

JULIETTE:State bene?

Non rispondono,sembrano piuttosto spaventati e preoccupati.

JULIETTE:Che c'è?vi slego..

X:Come sei cresciuta..

Una voce proveniente da dietro di me e dal buio avanza.
Mi giro subito e non posso credere a ciò che ho davanti agli occhi.

JULIETTE:È uno scherzo?
domando girandomi verso Damon e Stefan che anche stavolta non parlano.

X:Nessuno scherzo..

KAI:Juliette,chi è questa donna?

JULIETTE:Mamma?

Domando incredula,sento che le mie gambe tremano più del dovuto,è impossibile che lei sia viva,è praticamente morta sotto i miei occhi.

𝗙𝗟𝗔𝗦𝗛𝗕𝗔𝗖𝗞

Sono nella mia stanza che sto giocando con una biglia che ho rubato a Stefan,lo so che si arrabbierà tantissimo ma lo sa che gli voglio tanto bene.
Sono attratta dal colore di questa biglia un rosso sangue forte,che riflette dentro la mia stanza.
Ad un certo punto,sento delle grida provenire dal piano di sotto,è mio padre.

JULIETTE:Padre! Perché urlavi?

GIUSEPPE:Chiama subito Damon e Stefan,tua madre non sta bene.

Corsi subito al piano di sopra con le lacrime agli occhi,non sapevo cosa avesse ma odio pensare che stia poco bene,soprattutto dalle urla che ci furono prima non sono sicura sia qualcosa da niente.

IL NOSTRO DESTINO/KAI PARKER Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora