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"Principessa! Principessa Petra, dove vi siete cacciata?! Fra meno di un'ora comincerà il ballo organizzato minuziosamente da vostro padre e voi non siete ancora pronta!" le urla di Nanaba risuonarono per tutto il castello, mentre la poverina sfre...

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"Principessa! Principessa Petra, dove vi siete cacciata?! Fra meno di un'ora comincerà il ballo organizzato minuziosamente da vostro padre e voi non siete ancora pronta!" le urla di Nanaba risuonarono per tutto il castello, mentre la poverina sfrecciava lungo il freddo pavimento di marmo in cerca della sua protetta, nascosta chissà dove. La donna si prendeva cura della principessa da ben diciassette anni, praticamente da quando quest'ultima era ancora in fasce; amava il suo lavoro ed era veramente affezionata alla giovane fanciulla, tuttavia quella era incredibilmente ribelle e testarda: nessuno riusciva a domarla, odiava seguire gli ordini del Re e della Regina e reputava terribilmente noiose le lezioni di galateo. Le uniche attività che la intrigavano e che coincidevano con l'educazione di una perfetta sovrana riguardavano l'equitazione, la danza e i libri; nonostante quello, però, rimaneva comunque una vera e propria testa calda.

Nanaba stava quasi per gettare la spugna, poiché erano ormai due ore che cercava Petra senza successo, tuttavia tentò per un'ultima volta il tutto per tutto, aprendo la bocca e implorandola. "Vi prego, principessa, venite fuori, altrimenti vostra madre e vostro padre se la prenderanno con me!"

Quella tattica sembrò funzionare, poiché all'improvviso una splendida ragazza dai capelli color ruggine si palesò, in perfetto equilibrio sulla balaustra della balconata: indossava un corpetto dalle spalline sottili e dei pantaloni attillati da cavallerizza; era splendida, con il tiepido vento che le scuoteva le ciocche chiare e il fuoco della libertà che le bruciava negli occhi dorati. Purtroppo la sua balia non riuscí a godere appieno di quella vista, men che meno del senso di orgoglio che la travolgeva ogni qualvolta pensasse a lei, poiché la preoccupazione prese il sopravvento, per questo motivo esclamò, spaventata "Principessa! Da dove diavolo siete spuntata? Scendete subito da lí, potreste farvi seriamente male!"

"Da dove, dici? Ma naturalmente mi sono arrampicata! Ero in giardino a rotolarmi fra l'erba soffice quando ho sentito le tue urla, cosí mi sono data lo slancio e sono risalita. Semplice, no?" rispose, come se fosse stata la cosa più normale del mondo.

Nanaba rischiava seriamente l'esaurimento nervoso, ne era più che certa. Quella pazza di una ragazzina saltava e si aggrappava da tutte le parti - anche nei posti più improbabili - e se soltanto l'avessero scoperta i suoi genitori sarebbero sicuramente svenuti per lo shock... Insomma, sembrava un uomo! No... nemmeno... Era più un animaletto esotico. La donna si riscosse dai suoi pensieri nocivi per la sua sanità mentale, pregandola ancora una volta di allontanarsi da quel dannato balcone.

Petra ubbidí a malincuore, avvicinandosi alla sua balia e rientrando all'interno del castello. "Mi spieghi ancora una volta perché devo partecipare a questo stupido ballo? Non che non desideri danzare, sia chiaro, tuttavia non capisco il nesso." le chiese confusa, mentre entrambe si dirigevano nella camera della fanciulla.

"Ve l'ho già detto, vostro padre desidera che voi troviate un buon partito da sposare, avete quasi diciott'anni, perciò siete pronta per l'età adulta e il matrimonio." le spiegò pazientemente.

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