Capitolo 12

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//scusate per il cambiamento dei tempi verbali nello scorso capitolo :'//


T/n POV

Toga mi spiega brevemente che quello era un cimelio di sua madre che, prima che morisse le aveva regalato. Le bende erano dovute al fatto che, essendo molto maldestra, si era tagliata con l'oggetto ed essendo ipocondriaca doveva essere sicura che non si infettasse.

T/n:-Pensavo che fosse una cosa...diversa-

Toga:-Pensavi che mi tagliassi vero? Ahah...lo credeva spesso anche mio padre. Ho una rivelazione da farti riguardo al biglietto che hai trovato. Io...tua madre non sa che sei andata via di casa...perchè quel bigliettino l'ho scritto io. Mi avevi detto della tua situazione e volevo aiutarti...insomma...tua madre e mio padre-

T/n:-STA ZITTA! BASTA! Mia mamma è da sola a casa e non sa che me ne sono andata. Lei sarà preoccupata da morire! Oddio-

Presa dalla frenesia prendo il cellulare e cerco velocemente il numero di mia madre. Quando lo trovo provo a chiamarla ma non risponde. Sento una lacrima bagnarmi una guancia.

T/n:-Cosa ho fatto...io..anzi no..tu! Sei tu che mi hai trascinato in questo casino! IO TI..MRGH-

Prendo il mio zaino ed esco di casa. Sono stanca. Vedo le luci di un bar in lontananza e mi dirigo vicino ad esso quasi correndo. Entro e, facendomi strada tra la folla mi avvicino al bancone. Dopo qualche minuto riesco ad ordinare. Dopo cinque birre sento l'alchool farmi effetto. Decido di lasciarmi andare e farmi trasportare dalle note della canzone in sottofondo. Alle due del mattino torno all'appartamento ancora un pò brilla e cerco Toga. Ricordo che aveva accennato a suo padre mentre parlava di mia madre e volevo capire bene cosa stesse succedendo. Al posto di Toga trovo un bigliettino sul tavolo. E che palle con sti bigliettini. Non riuscite a parlami in faccia?. Mi avvicino e leggo.

"Sono andata da mio padre per risolvere la questione. Tua madre c'entra qualcosa. Non so cosa ha fatto, ma è per questo che ti ho fatto scappare di casa. Voleva fare del male. ne sono certa.

Toga"

Sono stanca di parlare per biglietti. Prendo il cellulare e cerco l'agenzia che ha suo padre. Google mi traccia un percorso abbastanza veloce, nel frattempo prendo un appuntamento con il padre di Himiko sotto falso nome, per garantirmi un via per entrare.

Adesso la finiamo.

Toga Himiko x reader (girl x girl)Where stories live. Discover now