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Hela sorrise soddisfatta di sé stessa e dei suoi piani minuziosi.

Thor entrò nell'appartamento di Tony, all'ultimo piano, ormai distrutto e stanco da tutta quella faccenda.

Il Dio del Tuono strinse i pugni cosi forte da far diventare le sue nocche bianche non appena i suoi occhi azzurri si scontrarono con quelli verdi della sorella.

Più la vedeva e più si ricordava di come avesse ucciso suo fratello, Loki.

Il Dio dell'Inganno non era mai stato un santo, anzi, è stato praticamente il primo a dichiarare guerra alla Terra, a tentar di ucciderlo, ma da un'anno a questa parte Loki aveva quasi preso coscienza dei suoi mali e stava tentando di riaggiustarli, in primis stava cercando di restaurare un nuovo rapporto con Thor, ma Hela gli aveva privati anche di questo.
L'aveva assassinato a sangue freddo, sotto i suoi occhi.

«Fratello caro! – sei ancora vivo.» affermò la donna ammiccando un sorriso.

«Hai ucciso Loki, distrutto Asgard - non ti permetterò di distruggere anche la Terra.» rispose il biondo facendo dei passi verso Hela.

«La Terra è già distrutta, da quando quella ragazzina col potere di Eris è venuta al mondo. La Terra è già stata segnata, io le do soltanto una mano.» rispose la mora e solo in quel momento Thor notò un uomo in piedi accanto alla dea.

Era molto giovane, non doveva avere più di vent'anni. I corti capelli rossi, bagnati e aderenti al viso pallido e magro. Gli occhi erano cerchiati di un nero pesante, con le pupille perse nel vuoto. La pelle era cosi bianca che sembrava non avesse sangue nelle vene.

Thor controllò meglio, notando che al posto di normali braccia, il ragazzo avesse due enormi pezzi di vibranio attaccati e fra di esse reggeva una lunga e affilata lancia.

Il biondo asgardiano guardò i due suoi nemici, controllando con la coda dell'occhio se nella stanza ce ne fossero altri, cosa molto probabile.

Hela era furba e teneva sembra un asso nella manica.

«Oh tesoro, vuoi davvero distruggere cosi il nostro legame?» una voce femminile attirò l'attenzione di Hela e di Thor.

Il Dio del Tuono si voltò notando una piccola e magra figura entrare nella stanza, come fa una fenice risorta dalle ceneri.

Alex Stroner fece il suo solito ingresso trionfale, stringendo fra le sue mani delle lame affilate. I suoi occhi erano colorati di rosso sangue, tante' che agli dei dei asgardiani lei sembrò Lucifero appena risorto.

 I suoi occhi erano colorati di rosso sangue, tante' che agli dei dei asgardiani lei sembrò Lucifero appena risorto

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«E' qui la festa? Non mi avete invitata, mi ritengo offesa.» affermò la mora ammiccando un sorrisso.

«Oh mia cara, tu sei l'ospite d'onore.» rispose Hela, mentre da dietro di lei apparirono come per magia, altri esseri viscidi con degli affilati artigli.

Endless - Marvel fanfiction.Where stories live. Discover now