CAPITOLO 32

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La serata prosegue in discoteca e, tra sudore, baci e passi di danza, rincasiamo con i piedi che chiedono venia. Ci addormentiamo in men che non si dica.
Le giornate passano con una velocità inimmaginabile e, purtroppo, ci ritroviamo già all'ultimo giorno di vacanza.
«Che facciamo oggi?» Chiedo io a Giulia.
«Non lo so amore, andiamo a pranzo fuori?» Mi risponde lei ed io assecondo la sua richiesta.
Ci prepariamo ed andiamo in un ristorante in riva allo stupendo mare della Grecia. Ci sediamo ad un tavolo che da direttamente sulla spiaggia e ordiniamo.
«Allora...» Comincia lei.
«C'è un matrimonio in arrivo, se non sbaglio.» Continua stampandosi un sorriso da ebete in faccia.
«Lo so, e sono alquanto agitata» Dico sorridendo.
«Io credo che sarebbe fantastico sposarsi a fine Agosto, magari dopo essere state in comune facciamo la cerimonia in spiaggia, che ne dici?» Propone Giulia.
«Ah.. Il comune, mi ero dimenticata di questo dettaglio» Dico io incupendomi un po'.
«Detesto di non poterci sposare in chiesa anche io, ma l'importante è che ci sposiamo» risponde Giulia accarezzandomi la mano che avevo poggiata sul tavolo.
Arrivano le ordinazioni, e mentre mangiamo continuiamo il discorso.
«Andata per agosto in riva al mare?» Dico io sorridente.
«Andata» Risponde Giulia più eccitata di me. Detto ciò, sigilliamo l'accordo con un bacio.
«Dobbiamo cominciare a pensare agli invitati, al locale... Ah e aspetta! Cosa dirà mia madre? E la tua?» Comincio a parlare a vanvera e senza freni, è ciò che mi riesce meglio quando fremo per qualcosa.
«Amore, calma. Abbiamo tempo per pensare a tutto, e tua e mia mamma già sapevano tutto... Mi hanno incitato loro a farti la proposta durante il viaggio» Dice ed io mi tranquillizzo. 

Finito il pranzo torniamo a casa, sistemiamo le valige e torniamo al porto.
Imbarchiamo e dopo due ore la nave parte. Mentre io e Giulia ci accingiamo a riposare, la nave fa una strana oscillazione che mi fa letteralmente pietrificare dalla paura.
«C-cosa è stato?» Dico sobbalzando dal letto col cuore a tremila.
«Non ne ho idea, vado a vedere» Dice lei.
«No, no, no, no, no! Da sola non vai da nessuna parte, vengo anche io» Dico zompando dal letto e infilandomi un paio di pantaloni del pigiama.
Lei mi fa cenno di andare.
Usciamo dalla cabina, e non siamo le uniche ad aver percepito lo strano movimento. Durante il tragitto verso la sala bar, dove ci sono i finestroni, ci troviamo un ragazzo con la faccia letteralmente verde che probabilmente era in procinto di vomitare.
Arriviamo ai finestroni, con le mani giunte in una stretta ferrea per la paura, e chiediamo cosa sta succedendo alla prima persona che crediamo possa saperlo.
«Stiamo attraversando una tempesta. Non era prevista, perdonateci per il disagio.» Dice un ragazzo che ci invita a tornare nelle nostre cabine.
Così facciamo; appena arrivate alla nostra cabina, la numero 27, Giulia si sdraia sul letto, ed io mi rannicchio su di lei stringendola forte.
«Ho paura» Dico io con voce leggermente infantile.
«Amore, non ti preoccupare andrà tutto bene» Mi risponde Giulia accarezzandomi la testa.
Cerco di concentrarmi sul suo profumo, sulla sua voce, sulla sua sofficissima pelle per non pensare ad altro.
Sono in dormiveglia quando un'altra forte oscillazione mi sveglia completamente.
Sono terrorizzata ed anche Giulia lo è.
Non sappiamo che fare; ci affacciamo di nuovo ed il corridoio è pieno di gente che non ha una bella cera, perciò rientriamo e proviamo a pensare ad altro.
Fortunatamente né io né lei soffriamo di mal di mare.
«Come ti piacerebbe chiamare i tuoi figli?» Dice lei cercando di distrarmi.
«Mi piace il nome Cleo, ed anche Damiano» Dico io.
«A me piace Stella, Stella e Elia» Dice, ed io sorrido.
«Sono degli splendidi nomi» Affermo sorridendo.
Il tempo passa e noi continuiamo a parlare finché non ci troviamo sdraiate sul letto, l'una abbracciata all'altra.
Quasi immediatamente mi addormento, per poi risvegliarmi il giorno dopo a mezz'ora di distanza dall'Italia.
«Te l'avevo detto che sarebbe andato tutto bene» Dice Giulia, venendomi a baciare.

La Sorella Del Mio Migliore AmicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora