Tooth Fairy

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Anche le storielle per bambini a volte possono diventare il loro peggiore incubo, soprattutto se sei a Riverdale. Mentre stavo raggiungendo casa mia a bordo della mia motocicletta, non riuscivo a togliermi dalla testa l'articolo che avevo letto da Pop's. Ripensai alle vecchie storie che mio padre mi raccontava da piccolo per spaventarmi, ricordavo il nome di Tooth Fairy. Si dice che non si sappia molto sul suo aspetto, molti testimoni hanno rivelato di averlo visto, ma ognuno di loro aveva dato dei dettagli confusi, l'unica cosa che sembrava combaciare è che l'individuo sembrava avere le sembianze di un rettiliano. Ma non lasciamoci ingannare dalle dicerie che si sentono solo per attirare la stampa e per guadagnare, Tooth Fairy non è altro che uno psicopatico, proprio come lo era il macellaio di Riverdale e come lo era anche Black Hood. Molte leggende metropolitane che narrano l'esistenza di Tooth Fairy, comprendono la scomparsa di bambini in circostanze misteriose e macabre. Infatti, dopo la sparizione dei bambini, tutto ciò che i loro genitori hanno trovato di loro sono piccoli pezzi di ossa, ovvero denti. Mentre raggiungevo la mia dimora e il vento sferzava i miei capelli, pensai di aggiungere questa vecchia storiella nell'articolo del giornalino della scuola, in modo che tutti potessero fare attenzione a questa nuova minaccia giunta a Riverdale. Una volta tornato a casa, mi tolsi i vestiti di dosso e infilai un pigiama. Non avevo intenzione di dormire, ma almeno volevo stare comodo per iniziare la scrittura, quindi presi il mio portatile e mi sedetti sul letto digitando le prime righe di quel che sarebbe stato l'inizio di un nuovo giro di macabri omicidi.

"Prendi spunto dai classici del Thriller" mi avevano ripetuto i miei colleghi di lavoro.
"A cosa serve prendere spunto da uno scrittore che narra opere di fantasia, se io ho per le mani una vicenda che sta accadendo realmente? " pensai, mentre scrissi rigo dopo rigo. Scrissi per ore interminabili, non accorgendomi del fattore tempo, e dando una rapida occhiata all'orologio mi resi conto di aver passato l'intera nottata davanti al portatile. Sbadigliai e lo chiusi, ripensando al da farsi. Non avevo tante informazioni su questo nuovo penny wise dei denti, ma sapevo da dove iniziare. Feci una doccia veloce e lavai i denti, indossando una maglia grigia con sopra una grossa S e mi diressi alla centrale di polizia, sperando di trovare lo sceriffo Keller.

"Jughead, sei tornato a Riverdale! Cosa ti porta qui da me?" disse lo sceriffo facendo cenno con la mano di sedermi.
Accolsi la richiesta e intrecciai le dita.

"Sceriffo Keller, sono qui per parlare di Tooth Fairy."

L'espressione dello sceriffo cambiò, si fece preoccupata e tetra.

"Purtroppo non sappiamo molto. Cinque bambini scomparsi, e l'unico indizio sono dei denti lasciati sotto i loro cuscini dal killer."

"E perché mai dovrebbe fare una cosa del genere?" chiesi.

"Non saprei, quello che penso è che il killer si diverta a giocare con noi della polizia. Come se ci stesse mettendo alla prova."
"Oppure sono una sua firma."
Lo sceriffo annuì.
"Ho alcune foto scattate da persone di diverse città. Ma quella che mi ha colpito di più, è stata scattata a Greendale non molto tempo fa." disse lo sceriffo aprendo il cassetto della sua scrivania, da dove estrasse una busta e ne estrasse una foto.
Presi la foto osservandoneni dettagli con molta cura. La foto mostrava un essere alto, aveva il naso ripiegato come il becco di un'aquila e i capelli lunghi e annodati. La cosa che mi colpì fu la strana postura, ingobbita e gli occhi rosso sangue.

"Sceriffo, sicuro non siano dei fotomontaggi?"

Lo sceriffo parve dubbioso però poi si piegò in avanti poggiando un dito sulla foto.

"Si, abbiamo chiamato degli esperti per verificarne l'autenticità. I bordi non hanno incanalature di ritagli, e i colori non hanno sbalzi. Senz'altro è una foto originale. Tutto ciò che ti ho mostrato è top secret, non mi è permesso mostrare queste cose a nessuno, infatti ogni centrale di polizia nei dintorni di Greendale e le altre cittadine conservano copie di queste foto in caso di altri avvistamenti. "

" Si, capisco bene sceriffo. C'è qualcosa che posso fare per lei? "

Lo sceriffo fece un mezzo sorriso.

" Sei rimasto il solito Jughead amante del mistero, sapevo me lo avresti chiesto. Si, avevo intenzione di affidarmi anche a te, in criminologia hai ottenuto il massimo dei voti no? "

" Già" pensai, prima che la mia vita cadesse in un baratro oscuro e senza uscita, ero un ottimo criminologo. Mi limito ad annuire.

" Beh, mi dica cosa posso fare. "
Uscii dalla centrale, e rimasi stranito dalla richiesta alquanto particolare dello sceriffo Keller. Avremmo dovuto andare a Greendale a notte fonda, dove tutto sembra iniziato. Una volta tornato a casa, preparai uno zaino con una torcia e delle provviste, insieme ad una pistola. Lo sceriffo mi diede il permesso di portarne una. Lo sceriffo mi venne a prendere verso mezzanotte e chiudendo la portiera dell'auto mi guardò.

"Hai portato un'arma?"
Annuii e mentre la macchina partí, guardai fuori dal finestrino mentre ci addentravamo a Greendale. L'aria si fece umida, e la nebbia si infittiva sempre di più come il vapore in una sauna. Passammo davanti ad una struttura, le luci erano ancora accese in quella enorme casa.

"Onoranze funebri Spellman." lessi sul cartello.
Lo sceriffo diede una rapida occhiata alla struttura.

"Si, è gestita da Zelda e Hilda Spellman, delle gran belle persone devo dire."

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⏰ Last updated: Jun 22, 2021 ⏰

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