13°:"biglietto."

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-"ADRIA!"- gridò qualcuno. Una voce famigliare.

Lei si svegliò e tanto si spaventò che cadde assieme alla sedia per terra
...
O quasi.
Vide chi la chiamò. Era il rosso. Con un'espressione piuttosto irritata.

Venne presa per il braccio ancora una volta.
E rimase in aria, per poi esser tirata verso di lui. Di nuovo. Questa volta però, era molto ben consapevole di quello che stava succedendo.

La voce di Miyu le riecheggiò nelle orecchie.
-"provaci~"- quanto avrebbe voluto azzittirla.
Era...era proprio come se l'era immaginata nel sogno. Lei presa per il braccio da lui. Nonostante il contesto nel sogno non fosse molto chiaro, era abbastanza sicura che fosse proprio come quello, dato che ebbe un forte senso di deja vù.

Lui sospirò non sembrando più arrabbiato.

Sentì il soffio del rosso sul suo orecchio, cosa che le fece venire un piccolo brivido, e diventò leggermente rossa in viso, ma ovviamente non si vedeva per via della mascherina che aveva in indosso. Sì, si era addormentata con la mascherina sul viso. Non aveva alcuna difficoltà nel dormire con essa sul volto.

Sentiva il tepore del rosso su tutto il suo corpo. Era davvero molto piacevole. Desiderava avere quel tepore...ma sia chiaro, NON desiderava il tepore del ragazzo. Voleva solo sentirsi calda. Sentirsi bene. E tra le braccia di lui si sentiva bene.

E poi venne lasciata di nuovo. E ne sentì subito di nuovo l'assenza. Si calmò, e sospirò anche lei.

-"che diavolo facevi addormentata nel tuo ufficio?"- disse lui dandole un colpetto in testa con una sorta di cartella gialla.

-"io-...io stavo scrivendo il rapporto difatti lo avevo quasi finit-"- disse lei rivolgendo lo sguardo dal rosso sul pc della mafia che aveva usato per scrivere...e si accorse di una cosa.

-"io non vedo nessun rapporto qui."- disse il rosso con un accenno di sarcasmo avvicinandosi allo schermo del pc.

Lei fece un sospiro molto pesante che lasciava intuire delusione. Essendo che non sapeva bene in che punto era iniziato il sogno presumeva che l'aveva finito di scrivere. E invece si rivelò il completo contrario.

Lei si stravaccò sul tavolo, tutta stesa.

-"devo consegnare io i rapporti della missione."-

-"eeee....?"- espresse lei con fare piuttosto triste e stanco.

-"quindi devo prendere anche il tuo."-

-"ma non c'è...."-

-"di conseguenza devi scriverlo."-

-"ma ma io lo avevo scritto..."- disse lei iniziando quasi a piagnucolare.

-"dammene prova."- gli rispose lui poggiandosi alla scrivania della ragazza.

-"..."- lei rimase in silenzio senza dire nulla.
Guardò il pc che era aperto sul programma per scrivere, ma non c'era scritta una parola.
Aveva uno sguardo afflitto, e...e si sentiva in colpa. Non aveva svolto il suo dovere.

In quel momento la ragazza notò che il rosso non portava la lunga giacca nera di prima, aveva solo il gilet grigio, e sul collo un collaretto di (presumeva) cuoio nero.

Il rosso emise un sospiro. Era evidentemente anche lui abbastanza stanco. Si guardò intorno nella stanza.
-"allora aspetterò."- disse infine sedendosi su una sedia che era vicino ad uno degli armadietti pieni zeppi di vari farmaci.

-" e-eh? Ne è sicuro Chuuya-San?"- esclamò lei un po' sorpresa. Davvero aveva tempo da perdere dietro a lei?

-"si."- rispose secco lui.
-"dubito tu ci metta troppo. Prima ho potuto notare il modo in cui maneggiavi quel tuo telefono. Ci vuole abbastanza maestria per scrivere così velocemente sul tastierino."- continuò lui tirando fuori dalla tasca del suo gilet un piccolo telefono pieghevole nero e iniziò a digitare chissà cosa.

~𝙽𝚎𝚟𝚎𝚛 𝙶𝚘𝚗𝚗𝚊 𝙵𝚘𝚛𝚐𝚎𝚝 𝚈𝚘𝚞~ // ᴄʜᴜᴜʏᴀ x ᴏᴄDove le storie prendono vita. Scoprilo ora