4-Che c'è ragazzina non sai sostenere la visione di questi addominali?

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Inspiro.

Espiro.

Busso.

«Avanti», mi prendo un paio di secondi prima di entrare.

Bonnie muovi il culo e affrontalo!

Ma perché ho una coscienza così stronza?!

Scema, io sono te!

TACI!

Entro nell'ufficio di mio padre con un sorriso falso come la banconota da 300 dollari.

«Buongiorno Bonnie, come stai?», domanda senza guardarmi in faccia e continuando a scrivere qualcosa sul computer. È tutto troppo tranquillo, non sa niente.

Forza Bonnie sgancia la bomba «Papà ti prego non ti arrabbiare ma nella serata di sabato ho fatto un casino e sono finita su internet», lui sgrana gli occhi.

«Ti prego dimmi che non ti sei spogliata un'altra volta come al concerto dei Coldplay che hai dato spettacolo»

«Sinceramente non lo so papà, ma sono quasi sicura di aver tenuto la maglietta tutto il tempo. Ti faccio vedere, su Twitter ci sono migliaia di post con il mio nome, non li ho ancora letti quindi non so cosa aspettarmi», lui mi fa un cenno con la testa e io mi avvicino al suo computer entrando sul mio profilo di Twitter. Sgrano gli occhi quando vedo 12843 notifiche «Cazzo», impreco a bassa voce, oggi non poteva iniziare peggio. Scorro i commenti e mi rilasso, non sono negativi, anzi, sono alcuni molto simpatici e altri dolci. Scorrendo sempre di più arrivo ad uno che ha pubblicato il video di dove canto, leggo cosa ha scritto: "Chi l'avrebbe detto che la piccola Argent era così @BonnieAllyArgent", faccio partire il video e mio padre lo osserva ... a metà canzone mi fa sedere sopra le sue ginocchia e mi abbraccia, ha gli occhi lucidi «Hai il talento di tua madre, sei bravissima. Sono anni che non ti sentivo cantare». Ricambio l'abbraccio e al ricordo di mia madre mi scappa qualche lacrima. Insieme scorriamo i post e molti mi fanno i complimenti, molti mi chiedono se faccio parte di quella band, altri se con il ragazzo che suona ho una storia.

"No amico ma ci sono quasi andata a letto", grazie per avermelo ricordato.

Non rispondo a nessuno, quando arrivo a casa scriverò un paio di post.

«Almeno sono vestita», commento dopo un paio di minuti di silenzio imbarazzante. Sento mio padre ridere.

«Meno male, ti ho già visto senza reggiseno su tutti i social e vorrei non ricapitasse, grazie. Ora basta cazzeggiare, domani a casa per la nostra serata?»

«Certo come potrei dimenticarmene», me lo ero dimenticata...

«Bene perché ho una sorpresa per te. Comunque preparami i documenti per oggi pomeriggio, ci vediamo a pranzo»

«Quali documenti?», non ricordo che c'è da fare, ero troppo presa per questo momento padre-figlia e sono quasi andata a letto con Jack che a momenti non ricordo manco come si fa il mio lavoro.

«Alle 14:30 dobbiamo andare al magazzino per provinare i modelli, ti ricordi che tra 3 settimane abbiamo la sfilata maschile che apre l'inizio dell'estate per Abercrombie?!»

«Ah, vero. Ma ci devo venire per forza? Mi piace sbavare dietro i modelli ma sarebbe ancora meglio saltargli al collo ma tu me lo hai proibito!», dico per irritarlo. Il grande capo sbuffa e scuote la testa, come se dicesse 'sei sempre la solita '.

«Bonnie è il tuo lavoro, smettila di frignare! Poi proprio oggi dovevi metterti questa gonna? È cortissima! Poi la maglietta? A sto punto potresti andare il giro nuda che tanto non si noterebbe la differenza», mi ha sempre divertito vedere mio padre perdere le staffe per così poco, anche se a volte è irritante avere tutti questi paletti: non essere sgarbata, non sbavare, non spogliarti in giro, vestiti da donna quando sei a lavoro ... e ora si è aggiunta pure: non usare gonne troppo corte!

The Night of MusicWhere stories live. Discover now