"Sono impazzito per lei"

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Oggi riprendevano le lezioni di Difesa con mio fratello.

Ci stava spiegando come evocare un patronus.
Alcuni ci stavano riuscendo, come Ginny, Ron, Luna, Hermione.
Altri come me, Neville ecc. Non ci riuscivano.

"Andromeda concentrati, devi pensare ad un momento bello e felice della tua vita" disse.

Così iniziai a pensare a tutti i miei momenti con i miei amici.
Le risate, le battute, tutto.

"Expecto Patronum" dissi con calma e il mio patronus iniziò a gironzolare per la stanza.
Era un orso.

Ron iniziò ad urlare perchè gli stava camminando intorno e gli faceva paura, così iniziai a ridere.

Ad un certo punto la stanza iniziò a tremare, i lampadari si spensero, il vetro si ruppe e rumori assordanti provenivano da fuori, come se qualcuno stesse abbattendo il muro.  Tutti noi eravamo spaventati e preoccupati.
Harry si affacciò ad una crepa sul muro quando la Pantera Rosa urlò: "Bombarda Maxima" e il muro si distrusse in mille pezzi.

Tutti noi eravamo scioccati quando Draco prese Cho.
Era stata lei a dire tutto alla Umbridge.
Lanciai uno sguardo mortale a Draco che gli provocò una risatina.
Lui non sapeva niente di tutto questo.

Una volta uscita dalla stanza entrai in sala comune sperando che nessuno mi avrebbe cominciato di dire cose sulle lezioni.
Ma ovviamente mi sbagliavo.

"Oh ma guarda chi c'è, una soldatessa dell'esercito di Silente" disse Pansy ridendo.
Non risposi e cercai di andarmene.
"Che fai non rispondi perchè hai paura?" Chiese mettendosi davanti a me e sbarrabdomi la strada.
"Lasciami stare Parkinson" dissi con voce aspra.
"Credo fossi diversa Andromeda, ma.mi sbagliavo" disse Astoria.
"Tu che vuoi?" Chiesi fredda.

"Lasciatela andare, ADESSO" disse urlando Draco con Blaise al suo fianco.
"Oh ciao Draco. Allora non hai niente da dire?" Chiese Pansy aspettandosi che Draco le desse ragione.
"Non posso dire di essere felice, ma la vita è sua e fa quelle che gli pare, ora lasciala in pace" disse il biondino.
"Vieni andiamo" disse Blaise prendendomi per mano, traciandomi via mentre lanciava sguardi mortali ad Astoria.
"E se vi mettete contro di lei vi mettete contro noi due" disse infine Blaise, chiedendo la porta alle nostre spalle.

Entrai in camera e loro due sedevano in silenzio sul letto di Draco.
"Grazie ragazzi" dissi gentilmente.
"Tutto per te" disse Blaise.
Gli feci un sorriso.
"Perchè stavate facendo delle cose di nascosto?" Chiese Draco aspro.
"Avevi detto che potevo fare quello che mi pareva nella mia vita" gli risposi.
"Andromeda, ho solo chiesto e tu mi dovresti rispondere se non vuoi apparire come una ragazza maleducata" disse cercando di mantenere la rabbia.
"Perchè la Umbridge, o meglio conosciuta come Pantera Rosa, mi ha altamente scocciato, non sa spiegare un bel tubo, allora abbiamo fatto delle lezioni "private" per conto nostro perchè, senza offesa...mio fratello è molto più in gamba di lei".
"Beh non ha torto" disse Blaise ridendo.
"Lei è una di noi, la Umbridge è una di noi, sono preoccupato che siccome sei tra i Sepeverde possa farti del male e voglio che nessuno ti faccia del male, perchè io...ci tengo a te" disse provocandomi un sorriso in volto.
"Qualunque cosa accadrà non mi interessa minimamente, l'importante è che almeno due persone mi supportano" dissi.
"Awww sempre bimba" disse Blaise abbraciandomi.
Ricambiai e feci cenno a Draco di unirsi all'abbraccio, cosa che fece.

La Umbridge era diventata la nuova preside di Hogwarts, ed era anche il giorno della mia punizione.

Mentre scrivevo sulla pergamena iniziai a percepire uno strano dolore sulla mano.
La guardai e vidi che stava apparendo una scritta.
Quando apparve del tutto potei leggere la parola "Traditrice".
Questo perchè avevo tradito il mio sangue di Serpeverde.

Quando finimmo tornai in stanza a cercare di nascondere il "marchio".
Entrai e vidi Draco, Blaise e gli altri due stare allungati sui letti come dei morti.

"Ma che state facendo? Dai su, animo ragazzi" dissi prendendo la mano a Draco e cercando di farlo alzare.
"Ah finalmente sei tornata" disse Blaise.
"Si ma ora alzatevi" dissi continuando a spingere Draco per farlo alzare.

"Che cos'hai sulla mano?" chiese preoccupato vedendo la scritta.
"Non è niente" risposi.
"No no ora tu mi fai vedere" disse e mi prese la mano.
"È stata la Umbridge vero?" Chiese arrabbiato.
"Preferisco chiamarla Pantera Rosa, ma si" dissi cercando di ironizzare per calmare l'ira di Draco che nel frattempo aveva tirato un calcio al bordo del letto.
"Draco è ok..." dissi cercando di calmarlo.
"Che succede?" Chiese Blaise.
"Non vedi che c'è scritto "Traditrice" idiota" disse Draco rivolgendosi a Blaise.
"È stata la Pantera?" Chiese.
"Certo chi sennò" gli rispose Draco.
"Io la denuncerei" disse Blaise.
"Non l'ha fatto solo a me, anche agli altri-" dissi ma venni interrotta da Draco.
"Ma a me non importa degli altri, a me importa di te" disse e io gli sorrisi.
"Ragazzi vermante, passerà tranquilli" dissi rassicurandoli e credo che abbia funzionato visto che si erano calmati.
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La mattina dopo mi svegliai e mi alzai dal letto.
Come sempre i ragazzi dormivano fino a tardi.
La notte non mi facevano nemmeno dormire perchè russano.
Mi svegliavo sempre prima di loro per prepararmi da sola e con calma in bagno, senza i loro lamenti.

Andai in Sala Grande dove mi sedetti al tavolo per fare colazione.
Dopo alcuni minuti mi raggiunse anche Blaise.

"Buongiorno Meda" disse sedendosi affianco a me.
"Giorno Zabini".
Poi vidi Draco, Tyger e Goyle raggiungerci.
"Che noia tra poco abbiamo gli esami" disse Tyger lamentandosi.
"Buongiorno Andromeda" disse Draco con tono spiritoso mettendosi di fronte a me.
"Buongiorno Draco" risposi con lo stesso tono.

"Draco devo parlarti, possiamo incontrarci dopo le lezioni?" Chiese Pansy.
"Va bene Parkinson, ora vai" rispose il ragazzo e Pansy fila via.
"Non ti piaceva una volta?" Chiesi a bassa voce.
"Sta zitta" disse tirandomi un leggero pugno sulla spalla.
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Draco pov.

Andai dalla Parkinson visto che voleva vedermi.
"Che c'è Parkinson, non ho tutto il giorno" dissi con tono annoiato.
"Allora, la Umbridge mi ha comunicato che noi due siamo i prefetti della nostra casa, cioè che sorvegliano il corridoio di notte ecc. come un punto di riferimento insomma-" disse ma la stoppai.
"So cosa sono i prefetti non ci serve che mi fai da vocabolario" dissi arrabbiato andandomene.

"Non volevo parlarti solo di questo" disse mentre mi tirava indietro con il braccio.
"Che vuoi?".
"Draco a me piaci tanto" disse ma subito mi arrabbiai.
"Ma lo vuoi capire si o no che mi oiace un'altra?".
"Lo so ma-ma io spero che i tuoi sentimenti potessero cambiare" disse.
"No Pansy, io non mi innamoro facilmente e ora che lo sono perfavore, lasciami amare la persone che amo" dissi ma non stavo ragionando con il cervello, stavo dicendo direttamente ciò che mi diceva il cuore.
"E chi è?".
"Non lo vado a dire a te" dissi innervosito alla sua domanda.
"La Potter vero?".
Ci fu silenzio in stanza.
"E anche se fosse? Almeno lei mi capisce" dissi aspramente.
"Quindi ti piace?" Chiese ancora una volta ed ero spazientito.
"È troppo buona per me la Potter, non funzionerebbe mai".
"Ma ti piace?" Chiese ancora una volta.
"BASTA PARKINSON SONO STUFO DI PARLARE CON TE, ADDIO" dissi urlando e andandomene una volta per tutte.

Non ce la facevo più.
Stavo impazzendo.
Andromeda mi faceva impazzire.
Sono impazzito per lei.
Ho fatto di tutto per lei e non ne pento.
Mi manda in tilt quando mi guarda e mi sorride.
Ho bisogno solo di quello nella mia vita.
Di lei.






 

𝐶𝑜𝑙𝑝𝑎 𝑇𝑢𝑎. (Draco Malfoy)Where stories live. Discover now