What's wrong with me?

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A volte non sentite che, non so, non valga la pena vivere la vita? Sempre così monotona, grigia, senza stimoli, con poche emozioni, vuota. Vuota davvero. 
Non guardate alla finestra e vi chiedete: "Perché?"
Non vi fermate mentre camminate e vi domandate che senso ha camminare ancora? Ho cercato di raggiungere correndo quell'orizzonte infinito e intoccabile, provare a vivere così intensamente come ho fatto io, è stato utile se alla fine è come se non avessi ottenuto nulla?
Non vi guardate allo specchio e vi chiedete del perché di questo corpo, perché in questo modo, se cambierà mai, com'era quello di prima, com'era la vostra mente prima?
Non vi sentite mai egoisti? Ma a tal punto di rifiutarvi di vivere senza sentimenti forti, che siano convenienti essere vissuti.
Non sentite mai la necessità di uno scossone?
Non sentite sensazioni contrastanti quando guardate un film? Non siete invidiosi? Loro vivono vite, cose, che voi non vivrete.

Ho il bisogno di recitare, ho il bisogno di altre vite perché una soltanto non mi basta.

Voglio respirare e rendermene conto, voglio sbattere gli occhi ed esserne grato.

Voglio interpretare ruoli diversi per poter finalmente comprendere chi sono io.

Non riesco a vivere la vita senza una colonna sonora, la musica mi aiuta a fare anche un minimo movimento, mi tiene attivo, mi avvisa, mi permette di concentrarmi, il silenzio mi distrugge l'anima, mi fa lacrimare dentro e mi stritola i polmoni. Senza la musica, la mia salvezza, senza lei e la mia immaginazione, non ci sarei nemmeno io. Senza, non potrei parlarvi.

Posso vivere la vita senza amare? Non credo di riuscire a ricambiare, anche s'è spontaneo farlo. Dovrei comprendere prima chi sono, ma forse è più facile amare qualcuno che non si conosce, perché ci si inventa un personaggio da amare. Però, amare chi si conosce fin troppo bene, beh, questo è decisamente complicato, se prima non ci si perdona, non ci si libera di tutti i mali. Tuttavia, se amassi qualcuno di inventato, scapperei solo da me stesso, un'altra volta.

Non lo sopporto, no, non lo sopporto, non tollero più nulla!

Non capisco se sono reale, se esisto sul serio, se tutte le persone con cui parlo esistono, se ciò che la gente dice, lo dice realmente.

Chi sono? Cosa sono?

Sono quello che dicono?

Le parole della gente, spesso, escono dalla loro bocca solo perché devono, ma nessuno ha bisogno di queste; sono sicuro che quando parlano non si capiscono nemmeno loro. Questo posso accettarlo, gli esseri umani sono stolti, ma l'idea che quelle parole siano nella mia testa, no. Non ho paura delle parole degli altri, ho paura di essermele inventate io.

Ho paura di odiarmi davvero.

Ho paura di non essere vero o puro, perché non mi sento tale.

Non mi riconosco.

Non me ne frega un cazzo degli altri, anche se vivo con i loro giudizi attaccati a presso.

Ho paura della mia mente.

Il problema sono io.

Sono io dal momento che non riesco a trovare un concilio tra anima e corpo.

Psychomachy † Suho (ONE SHOT)Where stories live. Discover now