IX. Trasformazioni

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"Scruto laggiù, lontano, l'oceano e osservo l'infinità dell'etere, il formicolio dei mondi, le scintillanti costellazioni, i soli e le lune, le stelle fisse e quelle mobili e veloci; e osservo l'evidenza di forze che s'attraggono e si respingono, le guerre degli elementi, aggregazioni e metamorfosi, e il tutto imprigionato in una legge che non ha inizio e fine. Queste cose io contemplo attraverso la mia finestrina, e dimentico i miei venticinque anni, e tutti i secoli che li hanno preceduti, e tutte le età che li seguiranno. E allora la mia vita, con le sue rivelazioni e i suoi misteri, mi appare come il sospiro di un fanciullo che trema nel vuoto delle eterne profondità e altezze."

-Kahlil Gibran



Appisolarsi sulla spiaggia verso l'ora del tramonto, cullati dall'armoniosa melodia delle onde che si infrangevano contro gli scogli era diventato rassicurante. I raggi del sole, divenuti flebili al suo calare, dipingevano i corpi distesi dei ragazzi di ambra, e regalavano loro un accogliente calore. Qualche volta la pioggia tropicale irrompeva repentinamente sulla sabbia, eppure ciò non li spaventava, anzi era come se li ricaricasse. Iniziavano a danzare non curanti dei loro abiti fradici e dei loro visi che risultavano troppo bagnati e buffi per essere presi sul serio; ed improvvisamente...Il sopraggiungere del buio.

Erano proprio quelli i giorni per cui ci si sentiva grati di essere in vita. Quelli che le persone adulte rammentavano con tanta nostalgia. Perché la giovinezza era a detta loro il periodo più bello; la primavera dell'esistenza, sede delle emozioni più intense, delle esperienze esaltanti e di quelle bizzarre. Niccolò però, non si trovava molto d'accordo con quel luogo comune. In cuor suo sperava che il bello della sua vita non si fosse fermato durante quegli anni, ma che si sarebbe proliferato lungo tutto il suo corso. Secondo lui, tra gli esseri umani vi era una visione distorta dell'invecchiamento. Essi ne erano profondamente spaventati poiché più il tempo passava, più in teoria si sarebbero avvicinati alla morte; inoltre i loro corpi sarebbero mutati e con essi le loro capacità fisiche e mentali. Con ciò, Niccolò credeva che fosse responsabilità dell'individuo impreziosire la propria esistenza, compresa quella più matura. Era quasi convinto che più sarebbe cresciuto, più sarebbe riuscito ad apprezzare la vita, proprio perché i suoi giorni si sarebbero accorciati, e lui, a maggior ragione, ne avrebbe percepito l'importanza. Come gli aveva insegnato la perdita di suo padre, la fine di tutto sarebbe potuta arrivare in qualunque momento, persino durante il periodo della giovinezza; di conseguenza, nel suo immaginario finché vi era vita, vi era anche amore, nonostante l'età che, inevitabilmente sarebbe avanzata. In fondo, credeva che la capacità di rendere piacevoli alcuni momenti dipendesse anche dalla mente di colui che li stesse sperimentando. Dal punto di vista di Connie, quella vacanza era un vero spasso, al contrario di Levi, il quale in certe situazioni si sarebbe voluto sotterrare. Ciò accadeva poiché Connie e Levi erano due individui completamente differenti, con delle storie differenti, con età differenti e cresciuti in dei contesti differenti. Il problema pertanto, non era l'avvenimento in sé, bensì l'interpretazione soggettiva dello stesso.

Sembrava che quelle giornate volassero. Sasha si era abituata a trovare al suo risveglio, due Melonpan posti sul piccolo comodino di fianco al suo letto, che Niccolò provvedeva a prepararle appena alzato solo ed esclusivamente per lei, al fine di contribuire a rendere le sue mattine speciali. Di fatti, difficilmente se le sarebbe dimenticate, in quanto ogni qual volta riprovava il gusto caratteristico di quei dolcetti, se ne innamorava sempre di più.
Allo stesso modo, il rapporto tra i due sembrava consolidarsi ogni momento trascorso insieme. Si sostenevano a vicenda: il cuoco aiutava la liceale a fare luce sul proprio futuro, mentre lei lo aiutava nello spirito. In sua compagnia, Niccolò si sentiva alleggerito e genuinamente felice come mai era stato prima di allora. Presto anche gli altri ragazzi si accorsero del loro legame speciale. Jean aveva captato gli intensi sguardi che si scambiavano i due, già dal il giorno del pranzo a casa di Colt, e sapeva benissimo che Sasha era completamente cotta di lui...Del resto era una delle sue amiche più care. Quando invece lo scoprì "Cupido Hanji", si mise a fare i salti di gioia, era la seconda coppia che si formava in quella vacanza proprio grazie ai suoi ingegnosi piani . Sì, perché anche Pieck e Yelena sembravano molto affiatate. Inizialmente Pokko si rattristì non poco, tuttavia presto comprese che tra loro due si era finalmente instaurata una relazione che entrambe avevano desiderato da molto tempo, pertanto riuscì a farsene una ragione.

MELONPAN メロンパン - Sasha X NiccolòDove le storie prendono vita. Scoprilo ora