Parte 23: Poesia: A te, donna.

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"A te, donna."

Camminava, persa, triste, disperata

Il suo viso era pallido, rosso sotto gli
occhi e sulla punta del naso.

Piangeva e camminava a fatica,

provava a correre ma le gambe erano
dolenti.

Le braccia, ricadevano stanche, ferite,

lungo i fianchi martoriati.

La vista si annebbiava sempre di più,

uno dei due bruciava ed era contornato
da un'accesa sfumatura di viola,

che contrastava il suo colorito quasi cadaverico

Arrivò  in uno spazio vuoto,

illuminato a malapena dai raggi della luna notturna.

Si accovacciò lì, con la schiena al muro,

mentre leggeri singhiozzi lasciavano le sue labbra,

dal quale ricadeva un rivolto
di sangue rosso.

Rosso come il sangue che prima versava
anche dal naso e dalle varie ferite che
ricoprono adesso il suo corpo.

La sua mente vagava nel buio,

nella marea di parolacce che lui stesso le ha rivolto.

Colui che ha promesso lei il mondo.

Le aveva promesso l'amore eterno.

Le aveva promesso tutto.

E ha ricevuto tutto.

Tutte le botte e il dolore che lui ha
saputo dare.

Piangeva.

Urlava.

Si aggrappata alla sua ideologia di vita,

mentre la voglia di farla finita iniziava a
bussare alla sua testa.

Contrasto.

Urla e Silenzio.

Sollievo e Dolore.

Male e Bene.

Apparente felicità e Reale Tristezza.

Uno di loro passava di lì,

uno di quelli che lei aveva iniziato ad

odiare.

Si fermò davanti a lei e si abbassò,

porgendo lei la sua mano.

Lei, lo osservò e provò a scappare,

ma la via dietro di lei era bloccata dal
muro di mattoni.

Osservò,

fissò e guardò il ragazzo negli occhi più
e più volte,

riuscendo a leggere qualcosa in quelle iridi.

A te, donna

io porgo questa mano.

Afferrala e alzati.

Non ti sembra ingiusto che un uomo

debba osservati dall'alto verso il basso?

Donna, non ti senti stanca di piangere?

Donna, chi ti ha fatto ciò?

Donna, perché piangi?

Donna, perché mi odi?

Donna, perché mi compari agli altri?

Donna, perché non ti fidi più di me?

Dio ti ha fatto nascere dalla mia costola,

così che io ti tenga al mio fianco,

perciò alzati e mettiti accanto a me,

non voglio che tu sia un piano più basso
rispetto al mio.

Donna, io ti lodo,

perché mai più grande meraviglia di te è
stata creata.

Donna, io a te rivolgo queste scuse,

perdona chi ti ha fatto ciò e ricomincia
da capo.

A te, donna,

porgo la mia mano.

Mano che non comprometterà la tua
bellezza,

mano che non ti colpirà mai più,

ma che servirà solo a stringere la tua.

Mano su cui io porgo il mio cuore,

so che ne avrai cura. Mi fido di te.

Mano con cui io ti rialzo.

A te, donna, dedico questa giornata.

A te, donna, prometto rispetto tutti i giorni della tua vita.

A te, donna,
da uomo,
prometto di cambiare questa mentalità,

prometto a te di riuscire a farti viver serena,

senza parole di troppo, senza dolore,

senza bugie e senza costruzioni.

Non dovrai mai e poi mai rinunciare ad
un figlio per coronare la tua carriera.

Non dovrai mai e poi mai più dubitare
della parola di un uomo.

A te, donna...

Auguro una vita felice,

ricca di soddisfazioni e di piaceri.

A te, dedico la vita che vorrebbe avere ogni uomo

- MissDragonballizzata

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