7. La statua

536 37 4
                                    

Harry tornò dai suoi compagni, e nessuno gli chiese spiegazioni sul comportamento di Malfoy.

I due fratelli Weasley guardavano le scale, gli occhi offuscati dal dolore. La morte di Fred doveva essere molto più dolorosa, ora.

Harry pensò a tutti i caduti. Tutti morti per lui. Pensò con rimpianto al piccolo Teddy Lupin, che come lui sarebbe cresciuto senza genitori.

Ma al contrario di se, Teddy non avrebbe vissuto un'infanzia infelice. Si sarebbe dato da fare per evitarlo. Teddy avrebbe continuato a vivere dalla nonna Tonks fino a quando Harry non fosse stato in grado di badare al bambino.

E poi avrebbe sposato Ginny. Se lei lo avesse accettato.

«Pronti?»

La voce di Hermione lo riscosse dai suoi pensieri. Afferrò la bacchetta e pronunciò l'incantesimo: «Reparo!», e al suo fecero eco tante altre voci.

Solo Hermione pronunciava un incantesimo diverso.

Lentamente, il castello tornò a ricomporsi. Prima che Harry se ne accorgesse, comparvero anche altri maghi, tra cui Horace Lumacorno, George Weasley e Aberforth Silente.

La scuola ritornò alle sue solite sembianze. Alcuni professori, come Lumacorno, Vitiuos e McGranitt, portarono gli studenti ai piani più alti per concludere la "guarigione" del castello.

Harry notò anche tanti piccoli elfi che si davano da fare, portando cibo e bevande ai maghi. Harry pensò a Dobby, e il cuore gli si strinse.

«Abbiamo concluso.» disse Oliver Baston, con orgoglio.

Harry guardò in direzione dei Serpeverde. «Non ancora.» disse.

Chiese aiuto a tutti, e tutti i presenti nel cortile puntarono le bacchette verso un punto preciso. Mormorarono un incantesimo, che impiegò più di cinque minuti e tolse loro molta energia.

Ma guardando il monumento, Harry capì che ne era valsa la pena.

Il monumento era un omaggio all'uomo più grande che avesse mai incontrato, l'uomo dotato di una grande forza d'animo, ma non di umorismo. Un uomo che aveva dato tutto se stesso per portare a termine una missione, un uomo coraggioso che si era visto portare via l'amore della sua vita.

L'uomo che lo aveva protetto, a modo suo.

L'uomo che gli aveva insegnato l'incantesimo che più volte gli aveva salvato la vita.

L'uomo che aveva spesso chiamato vigliacco, e che si era dimostrato tutto fuorché quello.

Severus Piton

«Ora abbiamo finito.» sussurrò Harry.

La ricostruzione di HogwartsWhere stories live. Discover now