5. Fuga dal Ministero

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VALERY'S pov
È pomeriggio inoltrato. Usciamo dalla stanza degli Interrogatori e finché percorrendo un lungo corridoio di metallo nero come pece penso a Queenie. Chissà dov'è? Se può percepire che siamo in pericolo. Non ha nostre notizie da almeno tre ore se non di più. Spero stia bene e non stiano cercando di intercettare pure lei. Continuando ad avanzare per il corridoio, vedo che conduce a una cella bianchissima, dove un sedia è sospesa magicamente sopra a una vasca quadrata piena di una pozione dalla superficie increspata. Io, Newt e Tina veniamo trascinati dai carnefici in questa stanza dove sulla porta staziona una guardia. Prendono Tina. «Non farlo Bernadette, ti prego.» scongiura alla prima carnefice «Non sentirai niente.» le dice Bernadette finché conduce la mia amica sul bordo della vasca. Vedo chiaramente che il panico sta avendo il sopravvento su di lei. Il suo respiro si fa affannoso, irregolare «Faccia andare me per prima!» propongo cercando di salvare la mora e noto che Newt mi rivolge uno sguardo stupito, come se non volesse credere alle mie parole.

NEWT'S pov
Sto ancora pensando alla fine che avranno previsto per Jacob quando sento Valery e sbarro gli occhi. Sono molto colpito delle coraggiose parole della ragazza dagli occhi grigi, capisco che lo sta facendo per salvare me e la mora. È sempre stata diversa dagli altri, talvolta anche più coraggiosa, come adesso. Quando ne aveva occasione, voleva sempre aiutare in qualche modo per quanto le fosse possibile il prossimo è una delle sue tante qualità che apprezzavo e penso che sia una di quelle che poi mi ha fatto innamorare di lei, ma in questo momento la sua decisione mi fa rabbrividire. NO!!! Val non farlo, ti prego non voglio perderti di nuovo. Se adesso vai là dentro sono certo che non riuscirei più a vivere. Valery, non sopporterei il senso di colpa che avrò se ora tu in quella vasca morissi e soprattutto perché ci sei finita per colpa mia. Ti prego, resta come me! Non reggerei la tua mancanza...per sempre. Non potrei mai portarne il peso.

VALERY'S pov
Il carnefice che mi tiene legata sembra pensarci un po' prima «Se ci tieni tanto.» acconsente con voce dura e lo sguardo del castano si fa sempre più cupo, anche a me fa male so che vado incontro a morte certa ma in questo momento non vedo altro modo per cercare di salvare i miei amici, la donna allora mi posiziona accanto a Tina e con la bacchetta estrae meticolosamente della mia testa tutti i miei bei ricordi, vedo i miei cari con espressioni di preoccupazione nei miei confronti e io per cercare di consolarli mimo un «lo faccio per voi.» con le labbra, la mia ansia si abbassa leggermente e riesco un po' mi tranquillizzarmi, assumo un'espressione distaccata da tutto e mi prendo un po' di tempo cercando di pensare che in questo modo riuscirò a salvare l'uomo che amo almeno stavolta anche se dovrò pagare con la vita. La carnefice getta i miei ricordi nella pozione che si increspa e anima di episodi della mia vita. Chino il capo in direzione della vasca e vedo me da piccola «Valery? Valery? È ora tesoro, andiamo a letto. Sei pronta?» sento mi madre chiamarmi e io mentre vedo quest'immagine «Papà.» sussurro commossa, le lacrime agli occhi. «È bellissimo, no? Non ci vuoi entrare? Eh?» mi incita la carnefice e io ormai persa nei pensieri la assecondo annuendo assente e vengo fatta sedere sulla sedia sospesa. Guardo in basso, ai piedi vorticano immagini felici della mia famiglia, io e Newt che ci incontriamo per la prima volta a Hogwarts accanto al Platano Picchiatore e mi si stringe il cuore della tenerezza di quel piccolo istante. Dopo a un tratto noto che insieme a me, c'è Tina, stiamo entrando in una chiesa dei Secondi Salemiani e saliamo le scale. Vedo la direttrice Mary Lou che in piedi con la cintura in mano a sovrastare Credende, il quale è  visibilmente spaventato a morte. Il ragazzo è rannicchiato in un angolo con il terrore dipinto in viso mentre la donna si presta a schiaffeggiarlo con la corda. La mia amica difronte a tanta violenza con un incantesimo colpisce Mary mentre io accoro dal ragazzo a consolarlo «Va tutto bene.» gli avevo detto, una volta messa la violenta donna ricordo che lo abbracciò pure la mora.

NEWT'S pov
Vedo Val sulla seggiola della morte e non posso far a meno di sentirmi male e terribilmente in colpa nel pensare che sia un po' per causa mia se ora si trova lì, non posso permettere che si sacrifichi per me. Poco fa nella vasca ho visto il giorno in cui ci siamo conosciuti al nostro quinto anno, quel pomeriggio non si cancellerà mai dalla mia memoria perché anche se sono stati pochi piccoli istanti sono riusciti a cambiarmi interamente la vita. Il mio sguardo fisso su di lei che ora sulle labbra si estende un sorriso malinconico finché osserva l'acqua buia incantata. Non riesco a osservarla mentre va verso la morte, devo assolutamente trovare un modo per uscire da questa scomoda situazione e mi viene in mente una cosa, d una rapida occhiata a Pickett il quale capisce quello che voglio fare e così si avvia agilmente e senza far rumore verso le catene ai miei polsi.

Lost on You ||Newt Scamander||Where stories live. Discover now