Capitolo 23

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Mi ritrovai disteso sul mio letto completamente nudo, mentre Lele sopra di me continuava a muovere ritmicamente il polso sul mio punto più sensibile.

Mi sforzai di tenere gli occhi aperti il più possibile per guardarlo, ma era una cosa impossibile, dato che le mie palpebre continuavano a sfarfallare mentre dei sonori gemiti fuoriuscivano dalla mie labbra "Si, Tanche. Così" sentire la sua voce di nuovo con quel tono così eccitato non fece altro che eccitarmi di più, e completamente fuori di me portai le mani alle sue guance e lo baciai con foga, mentre muovevo i fianchi per andare incontro alla sua mano che mi stava letteralmente facendo impazzire.

"Sei così fottutamente eccitante.." mi sussurrò sulle labbra mentre continuava a baciarmi, e a quel punto cedetti e non riuscii più a trattenermi.
Arrivai al culmine sussurrando il suo nome e gli morsi il labbro con forza, facendo scappare un gemito anche a lui.

Io lasciai cadere la testa all'indietro sul cuscino e lui mi guardò dall'alto con un sorriso soddisfatto, quasi come se avesse vinto qualcosa, e mi accarezzò i capelli "Sei proprio un Dio" e per quanto mi sentissi in imbarazzo, non riuscii a fare nulla, mi limitai a socchiudere gli occhi e continuai a respirare affannato.
Ero sorpreso e felice allo stesso tempo.
Non mi ero mai sentito in quel modo, nemmeno durante i rapporti sessuali veri e propri.
Come aveva fatto lui a farmi godere in quel modo?

Senza dire nulla continuò ad accarezzarmi i capelli, ed io sentii gli occhi chiudersi sempre di più finchè mi addormentai profondamente.

Quando sentii il suono di una mano che sbatteva sulla porta della mia stanza spalancai gli occhi, e mi ritrovai a pochissimi centimetri di distanza il viso dormiente di Lele.
Ignorando il suono che arrivava dall'altra stanza cominciai a guardare il suo viso, e mi resi conto che se mi fossi avvicinato di un solo centimetro le nostre labbra si sarebbero toccate.

"TANCHE! Te vuoi alzà? So le sei di pomeriggio! E poi mi avevi promesso che avremmo visto il film" Appena sentii la voce di Zoe sussultai e mi diedi un colpo sulla fronte!
Coglione. Coglione. Coglione.

Ero stra sicuro che appena avrebbe scoperto quello che avevo fatto con Lele mi avrebbe preso a legnate, ma cercai di mantenere la calma e le risposi "Dammi il tempo di una doccia e scendo" la sentii sbuffare, ma dopo nemmeno un minuto si allontanò e probabilmente scese al piano di sotto.

Io tirai un sospiro di sollievo con gli occhi socchiusi, quando sentii due labbra piene appoggiarsi sulle mie.
Ma che gli era preso quel giorno?

Lele aveva appena lasciato che le nostre lingue si toccassero, e come se quello non fosse già abbastanza cominciò ad accarezzarmi il fianco lentamente. E per quanto mi sentissi in colpa, non riuscivo minimante a fermarlo o a chiedergli di staccarsi, così gli avvolsi le mani intorno al busto e lasciai che facesse di me ciò che voleva, tanto sicuramente non sarebbe più successo.

Quando ci staccammo lui aveva le labbra rosse e gonfie ed i capelli spettinati, il che lo rendeva più bello di quanto già non fosse "Che voleva Zoe?" Mi chiese accarezzandomi la guancia, ed io continuai a fissarlo indisturbato "Vuole vedere un film" lui strinse la mia mano tra le sue, e mi fece una domanda che fu abbastanza per farmi perdere il controllo "E perché avevi così paura che ci vedesse?"

In quel preciso istante mi staccai da lui con forza e lo spintonai "Tu.. Tu ti sei fidanzato! E poi con Aurora! Con Aurora, Lele? Ti rendi conto che la farai stare male?" Lui sollevò le spalle indisturbato come se quello non fosse un suo problema "Non sarebbero comunque affari tuoi! E poi io non sto facendo stare male nessuno, mia nonna diceva sempre: 'Occhio non vede, cuor non duole' quindi stai tranquillo nano" lo spinsi ancora una volta e lui continuò a fissarmi confuso "Non voglio essere il tuo burattino! E poi Aurora è mia amica!" Lui sembrò perdere la pazienza, e si alzò dal mio letto avvicinandosi alla porta "Non la pensavi così prima" cercai di controbattere, ma la mia testa mi proponeva costantemente i ricordi delle settimane prima, ed io non riuscii a dire nulla oltre ad un semplice "Questa cosa deve finire qui. Subito" e lui sospirò ed uscí dalla mia stanza, mentre io recuperai le prime cose che mi capitavano per vestirmi.

Mi rannicchiai a terra e mi strinsi la testa tra le mani  cercando un modo per riuscire a guardare di nuovo Aurora in faccia, quando la voce della mia migliore amica mi riportò alla realtà "Allora? Lo vediamo sto film o no?" Io la guardai un attimo e mi diedi un colpo sulla fronte "Dammi cinque minuti e sono da te. Giuro" subito mi alzai da terra e corsi in bagno, facendomi quella che considerai la doccia più veloce della mia vita.

Quando scesi in salotto li trovai tutti seduti sul divano, e sospirai infastidito quando notai che l'unico posto libero fosse quello al fianco di Lele.
Ma che cos'era? Un complotto?

Mio malgrado mi sedetti al suo fianco, e senza dire una parola aspettai che il film cominciasse.

Quando sullo schermo lèssi il titolo di "After" per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva.
Ma erano tutti impazziti? Chi aveva tutta sta voglia di storie d'amore tormentate e tutte quelle cazzate li?
Io no. Di certo no.

Provai a mettermi in piedi, ma Lele mi afferrò per il braccio e mi lasciò ricadere al suo fianco, infilandomi subito una mano tra i capelli e in quel momento mi domandai se si ricordasse ancora che, nemmeno un'ora prima, c'eravamo urlati contro a vicenda.

Fatto sta che mi ritrovai con la testa appoggiata alla sua spalla con gli occhi leggermente chiusi, mentre Gian, Valerio, Zoe e Diego discutevano su quanto fosse stupido il protagonista che non avevo ancora ben capito se si chiamasse Harold, Halfons o Hardin.

Io li guardavo da lontano standomene zitto e buono, mentre Lele continuava ad accarezzarmi la testa, ma poi d'una tratto Zoe mise il film in pausa e mi guardò malissimo "Andiamo a prendere la cioccolata calda. Vieni con me" E nonostante non volessi, feci per alzarmi, ma nemmeno quella volta Lele mi lasciò, e mi strinse più forte tra le sue braccia "Valerio: vacci te. Lui si stava un attimo rilassando" quest'ultimo sbuffò e si mise in piedi, allontanandosi poi con Zoe che se avesse potuto, mi avrebbe incendiato solo con gli occhi.

"It will be our secret"~ Tancredi Galli Where stories live. Discover now