𝒂𝒍𝒍 𝒊𝒕 𝒕𝒐𝒐𝒌

1K 63 95
                                    

[Word count: 2

Oops! Bu görüntü içerik kurallarımıza uymuyor. Yayımlamaya devam etmek için görüntüyü kaldırmayı ya da başka bir görüntü yüklemeyi deneyin.

[Word count: 2.058]

.




Gelida.

La sua mano bruciava come ghiaccio, a contatto con la sua pelle esposta.

I polpastrelli timidi gli sfioravano appena la schiena, con una lentezza straziante, lasciandolo con il fiato fermo in gola e la voglia di avere di più.

Di aver qualcosa che non poteva permettersi di avere.

Non posso, si ripeteva.

Non sapeva neanche lui cosa desiderasse, o cercasse, in realtà. Piacere fisico?

No.

Forse. O almeno, non solo.

Anche non volendo ammettere a se stesso cosa provasse, una cosa era certa: non era solo attrazione fisica. Quella sarebbe stata una strada più comoda, che avrebbe percorso senza pensarci troppo, gustandosi il momento per poi lasciarselo alle spalle. Ma no, era molto più complesso di così.

È sbagliato. È sbagliato. Si ripeteva come un mantra ogni volta che i suoi pensieri ricadevano su quell'adorabile ragazzo, che riempiva i giorni, la mente ed il cuore.

Era inafferrabile, nonostante lo stringesse tra le sue braccia ogni giorno.

Non gli restava solo che sperare. Sperare che non fosse il solo a sentirsi così. Sperare che non lo avrebbero considerato strano. . . sbagliato, come lui considerava se stesso.

D'altronde, come avrebbero fatto gli altri ad accettarlo se lui era il primo a considerarsi un errore, qualcosa da aggiustare? Lui che ogni giorno si domandava perchè le cose non potevano andar diversamente, perchè doveva esser proprio Jisung.

Così non gli rimaneva che metter da parte i suoi sentimenti, imbottigliarli e aspettare che magicamente se né andassero. Ma quella non era prorpio la soluzione migliore, anzi, non era la soluzione a un bel nulla, perchè si sa cosa succede quando ti trattieni per troppo tempo: scoppi.

"Hyung. . ." Al contrario della mano la sua voce era calda, dolce. Un po timorosa, come le dita che, ancora incerte, non osavano poggiarsi sulla sua pelle, come se non avessero il permesso di farlo.

Minho non rispose, restando di spalle.
Jisung tentò di dire qualcosa, qualsiasi cosa, ma la gola era secca, e si ritrovò a boccheggiare a vuoto.
Improvvisamente sentì un sussurro, appena percettibile. Così flebile che avrebbe perso, se non fosse stato per la vicinanza dei loro corpi.

"Toccami" aveva detto.

Una parola appena sospirata.
Una richiesta semplice, che avrebbe innescato una risata in qualsiasi altra situazione, ma che in quel momento sembrava quasi un implorazione.

All it took -minsung one-shot Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin